A fil di pagina, nuova via di arrampicata a Forzo per Giorda e Turk

Tra etica ed estetica dell'arrampicata, Andrea Giorda e Christian Turk hanno aperto A fil di pagina (140m, 7a+ max, 6b/c obbl.) nuova via sullo spigolo di sinistra della parete Le Pagine di Pietra nel Vallone di Forzo (gruppo del Gran Paradiso).
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Sulla via A Fil di Pagina su Le Pagine di Pietra, Forzo, Gran Paradiso
archivio Andrea Giorda
Cos'è "buono" e "giusto" oppure "cattivo" e "riprovevole" si dice sia compito dell'etica definirlo, o quanto meno di ricercarlo ed indicarlo. Ma quanto ferrei sono i confini dell'etica? Insomma, senza complicarci troppo la vita a voler fare i filosofi quando non lo siamo, parlando di arrampicata ma anche di alpinismo, capita spesso di vedere fronti contrapposti tra etiche che si dicono diverse. Per esempio (prendendone uno a caso di questi fronti di scontro...) quello che ha per oggetto l'uso o meno dello spit e che da decenni occupa le discussioni e le "guerre" verbali, ma non solo, dei climbers e degli alpinisti. Tranquilli però, non vogliamo tediarvi con impossibili analisi o meglio indicazioni su ciò che è bene e male. Invece vogliamo proporvi di aggiungere a quello dell'etica anche il concetto di estetica. O, per dirla come si potrebbe fare al bar, di unire al concetto del ciò che è "buono" anche quello di ciò che è "bello". La domanda è: ci può essere etica senza estetica o viceversa? Qualche filosofo vi potrebbe dire che etica ed estetica sono le due facce della stessa medaglia. Noi vi riportiamo il tentativo di coniugare questi due aspetti applicati alla nuova via aperta e poi liberata da Andrea Giorda e Christian Turk sulla parete de Le Pagine di Pietra a Forzo (gruppo del Gran Paradiso). La via si chiama A Fil di Pagina. Ha difficoltà di 7a+ max e 6b/c obbligatorio. E, come dice Giorda: "lo spit c’è, quando serve, ma non è una scala per i polli". Inoltre è proposta come una: "Via particolarissima, molto estetica, forse unica nel suo genere in zona, che sale il filo di spigolo...". Ai posteri (ovvero ai ripetitori) l'ardua sentenza di dire se la sua bellezza sia sufficientemente "etica". Buona, e si spera bellissima, scalata a tutti!

A FIL DI PAGINA: ETICA ED ESTETICA di Andrea Giorda

Quanto conta per voi l’estetica di una via? Se poco, andate ad un’altra news, se molto avete trovato un piccolo tesoro. Ci eravamo lasciati con la presentazione delle Pagine di Pietra, una via nel Vallone di Forzo tra i monti del Gran Paradiso, che sale una fessura di lunghezza eccezionale, aperta nel 1980 e rieditata lasciandola libera da spit, eccetto la sosta.

Vista la radicale decisione di non mettere protezioni fisse, i gufi pronosticavano l’oblio, invece il vento Trad è sempre più forte e sono spuntati molti sorpresi visitatori, grati di far pratica di protezioni veloci. La scalata Trad non è più una nicchia per kamikaze masochisti, ma un diverso modo di salire le pareti, che si sta diffondendo velocemente a tutti i livelli, anche da noi in Italia.

La riscoperta di questa parete, ha messo in luce per caso uno dei più bei “pezzi di roccia” che mi sia capitato di avere per le mani, come per uno scultore avere un blocco di marmo perfetto, bianco di Carrara, dal quale tirare fuori una statua. Si tratta di una singolare prua di granito sparata nel cielo, che si erge sul filo della pagina sinistra, per 50 metri. Una bella responsabilità metterci le mani! Michelangelo diceva che per fare un capolavoro basta togliere il marmo intorno, facile per lui, non per noi comuni mortali!

E poi, l’estetica va accompagnata all’etica, questi due elementi fanno una via di pregio. Per cui prima di tutto abbiamo dovuto convincerci che fosse scalabile senza bricolature e che fosse di un grado a noi accessibile e nel caso contrario lasciare il lavoro a chi fosse più bravo. Specifico che la Prua richiede protezioni fisse, quindi il rischio di rovinare un simile miracolo della natura era tutto nostro!

Io e Christian abbiamo lavorato sodo, di fino, senza fretta, studiando ogni singolo metro per valorizzare al massimo questo regalo che ci è capitato. Ovviamente la nostra è una interpretazione che non metterà d’accordo tutti. Lo spit c’è, quando serve, ma non è una scala per i polli. I passi obbligatori, per quanto possibile, sono rimasti a marcare il carattere della scalata.

Sabato 28 settembre, come dice il manuale etico dell’apritore, è arrivato finalmente il grande giorno per la rotpunkt della nostra via. Mia moglie Sabrina, toscanaccia di Lucca, legge la mia preoccupazione e sull’uscio mi dice ridendo, mi sa che stavolta “Hai caato fori dal vaso”. Mettete una g tra le due a e avete capito, è una espressione toscana un po’ grezza per dire che “hai fatto il passo più lungo della gamba”.

Una ragione in più per non tornare sconfitti! Dar ragione alla moglie! Con Christian abbiamo passato una giornata speciale a scalare e a goderci questo bellissimo angolo di mondo, il fiume sottostante, i paesi abbarbicati, i monti della testata della valle da un’ottica che solo un rapace da grandi altezze può avere.

In cima, nel silenzio delle brume autunnali, con il respiro un po’ affannato ma contento, mi cade lo sguardo a pochi metri sulla fessura scalata con il grande Isidoro Meneghin, sono passati anni luce dai ragazzi che eravamo, un pezzo di questa scoperta va sicuramente anche a lui, non dimentichiamolo.

Andrea Giorda CAAI

Ringraziamenti: Ringrazio Fabrizio Ferrari che mi accompagnato nella prima esplorazione e Paola Secco che ha speso una intera giornata a pulire la bella placca degli Knobs (in piemontese i Bugnun) del secondo tiro. Ringrazio anche Marco Croce al quale avevo chiesto un piccolo cartello in legno con la scritta Pagine di Pietra, ho sottovalutato che lui è un abilissimo falegname abituato a fare gli interni degli Yacht della Azimut di Avigliana , nota agli sceicchi di tutto il mondo. Risultato, un cartello in rilevo con scultura inclusa!! che riproduce la parete con dettagli maniacali. Neanche il Capitan se lo poteva permettere un cartello così, un capolavoro, presto lo metteremo all’inizio del sentiero sperando che non mi facciano pagare l’IMU!

Considerazioni: Manca ormai da tempo una guida di scalata della Valle di Forzo, uno dei posti più belli delle Alpi per scalare su granito, basta pensare alle vie sull’Ancesieu e a tutte le altre straordinarie strutture. La Valle Soana, splendida, si va spopolando, non sarà una guida di arrampicata a salvarla, ma sicuramente potrebbe avere, come ha avuto la valle dell’Orco dopo i meeting internazionali organizzati dal CAAI e la guida di Maurizio Oviglia, una nuova vita e una frequentazione di scalatori italiani e stranieri, sempre in cerca di novità e posti dal carattere unico e poco commerciale. Mi auguro che qualcuno ci pensi, magari a finanziare qualche capace e volenteroso redattore. Una piccola guida in italiano e inglese (importante la lingua) si ripagherebbe velocemente. Tolto il mese di agosto turisti in valle c’è n’è pochi e i negozi pieni di specialità, mocetta, prosciutti, tome ne avrebbero beneficio per più mesi , dando una mano a conservare questo angolo di Paradiso, vero, ancora intatto.


SCHEDA: A fil di pagina, Le Pagine di Pietra, Vallone di Forzo



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