40 anni rifugio Falier, prima libera per Mittersteiner e Renzler in Marmolada

Roland Mittersteiner e Oliver Renzler hanno effettuato la prima libera di 40 anni rifugio Falier, via aperta da Igor Koller e Dino Kuran nel 1993 con dei tratti in artificiale e ora gradata 7c+.
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40 anni rifugio Falier, Marmolada, Dolomiti
arch Mittersteiner / Renzler

Il 4 agosto scorso, i sudtirolesi Roland Mittersteiner, di Lana, ed Oliver Renzler, di Appiano, dopo 2 tentativi, hanno liberato e aggiornato la via "40 anni rifugio Falier" sulla parete sud della Marmolada, precisamente sul Dorso dell'Elefante. Dopo averla liberata interamente (il terz'ultimo tiro è stato liberato dopo aver raggiunto la fine della via), in discesa hanno sostituito gli spit presenti (8mm, vecchi di 20 anni) con spit da 10mm. Adesso tutte le soste sono rinforzate con uno spit addizionale, mentre nei due tiri più difficili anche gli spit cruciali sono stati sostituiti. Nel secondo tiro di 7c+ é stato aggiunto uno spit subito dopo la sosta per ragioni di sicurezza. La via scrivono Mittersteiner e Renzler "offre un'arrampicata bellissima, su roccia quasi sempre compatta. I primi quattro tiri, da non sottovalutare (!), servono da "riscaldamento" prima di affrontare il sistema di fessure che, con arrampicata molto varia, porta in cima al pilastro". Inoltre, Mittersteiner e Renzler mettono in guardia gli eventuali ripetitori sulla valutazione delle difficoltà riscontrate prevalentemente diverse da quanto riportato dai primi salitori (vedi schizzo della via aggiornato).

Quasi 20 anni dopo l'apertura, Igor Koller racconta com'è andata: "La via è bella, dura, sale una parete verticale, anche strapiombante in parte, non tipica per la Marmolada. L'apertura della via, che è avventua in tre riprese, è interessante. Durante il nostro secondo tentativo siamo arrivati alti nel tiro chiave (il terz'ultimo ndr), però è arrivata la notte, e ci siamo dovuti calare nel buio. Poi, per il nostro terzo tentativo, ci siamo calati dalla cengia di Don Quixote e abbiamo salito il tiro chiave con un tratto in artificiale e gli ultimi 2 tiri dal basso. Non abbiamo preparato niente dall'alto, ma è importante capire che l'apertura e l'arrampicata non è stata fatta in continuità dal basso. Devo dire che il mio compagno Dino Kuràn, uno dei migliori alpinisti della Slovacchia, è rinomato per la sua abilità arrampicatoria e anche per i suoi gradi spesso "stretti". Credo che all'epoca salire il 5° tiro dal basso sia stata davvero una grande performance."

Quindi, in estrema sintesi, dopo 17 anni ecco finalmente la prima libera di tutti i tiri di una via che sicuramente farà parlare in futuro. Sia chiaro: quella di Roland Mittersteiner e Oliver Renzler è stata una bella e importante realizzazione! E, come già si intuisce dal report pubblicato qui sotto, si può star sicuri che qualcuno prima o poi si avventurerà per la salita integrale dal basso e in continuità che ancora manca. Insomma, abbiamo la sensazione che, com'è successo con La Cattedrale che è diventata una moderna classica dopo la libera di Pietro dal Prà, questo nuovo stimolo aprirà un nuovo varco. D'altronde non può essere che così. Ormai il livello si è alzato, non soltanto in falesia ma anche in montagna. E di tantissimo.

40 anni rifugio Falier di Mittersteiner e Renzler

La linea di questa via è impressionante, già dalla malga vedi la fessura che taglia l'impressionante pilastro. Due anni fa Roland la tentò la prima volta, però siccome aveva all'altro capo della corda una ragazza, non ha avuto le "palle" di superare nemmeno i primi dieci metri - del primo tiro. Ritornò con Oliver, suo compagno di corda dal lontano '86, ed in breve raggiunsero il primo duro difficile. Ancora una volta però mancavano le "palle"... Dal secondo spit c'é da fare un run-out... devi essere deciso. Però, per vedere se era possibile liberare la via nella parte alta, i due seguirono un canale a destra (per la via "Enola Gay") e raggiunsero la cima del pilastro. Trovata la sosta scesero in corda doppia, arrampicando dei passaggi, e stimando il tutto un 8a, però con 6 metri dalla sosta senza niente.

Altro anno, altro tentativo. Il primo agosto di nuovo in parete, troppo tardi, ma questo volta col martello. Motivato al massimo, Roland libera subito i primi due tiri difficili. Poi batte ancora qualche chiodo mediocre, arriva al primo spit sopra la sosta, e... ci caliamo. Sono le 19.30.

Finalmente arriva il 4 agosto scorso. Partenza alle 6 dalla macchina. 2 ore di cammino con gli zaini pieni. Alternandoci arriviamo in libera al tiro dell'altra volta. Ma questa volta mettiamo subito uno spit sopra la sosta. Perché rischiare senza testa? Poi, con qualche resting Roland esplora tutto il tiro, e pulisce la roccia. Un bel diedrino porta ad una fessura Dülfer, dalla quale si esce per fessure più articolate. Da secondo Oliver trova una soluzione più economica e la arrampica subito. Prima di farla rotpunkt vogliamo arrivare in cima. Anche il prossimo tiro richiede attenzione. Una fessura di 40m tutta a friend, 7a. Poi segue il facile finale di 6a, e giù.

Alle ultime due soste non portiamo il trapano. Calando mettiamo friend e dadi dove servono nel tiro ancora da liberare, e sostituiamo gli spit vecchi. Siamo già stanchi. Però questo tiro non ci fermerà! Infine non é un 8a, ma un 7c/7c+ - comunque più duro dei 7c della "Cattedrale" e dei 7c della Larcher-Vigiani. Dopo un tentativo fallito per pochissimo, Oliver rinuncia e lascia fare a Roland: con un ultimo forzo passa i primi 15 metri duri, poi va in sosta! Finalmente! Meno male! Di nuovo sono le 19.30. Iniziamo la discesa, e velocissimi sostituiamo gli spit iniziali anche nel primo tiro di 7c+. E mettiamo uno spit in tutte le soste. Così la via adesso risulta impegnativa, ma sicura. Auguri ai prossimi! Una "a vista" ce l'aspettiamo presto - per persone con palle!

SCHEDA VIA 40 ANNI RIFUGIO FALIER
Note:
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