Rifugio Marinelli nelle Alpi Carniche: oltre 2500 firme in 24 ore contro la strada rotabile

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Società Alpina Friulana (SAF) che, insieme a Legambiente Fvg, Italia Nostra e Cai Fvg, ha lanciato una petizione contro la realizzazione di una strada rotabile che porta allo storico rifugio Rifugio Marinelli, ai piedi del Monte Coglians nelle Alpi Carniche. La strada sostituirebbe la mulattiera che dal laghetto Plotta conduce al rifugio, di cui la SAF è proprietaria.
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Rifugio Marinelli, lo storico rifugio intitolato a Giovanni e Olinto Marinelli costruito 120 anni fa ai piedi del monte Coglians, a quota 2120 metri.
Archivio inMont

Ha raggiunto oltre 2500 firme in meno di 24 ore e non si ferma la petizione contro la realizzazione di una strada rotabile che porta fino allo storico rifugio intitolato a Giovanni e Olinto Marinelli costruito 120 anni fa ai piedi del monte Coglians, a quota 2120 metri.

La petizione è stata lanciata domenica 16 maggio sulla piattaforma on line Change.org da Legambiente Fvg, Italia Nostra, Cai Fvg e dalla Società Alpina Friulana, proprietaria del rifugio e del terreno adiacente e nettamente contraria alla realizzazione della nuova viabilità. "I sottoscritti firmatari intendono ribadire la convinta opposizione alla progettata conversione in un'inedita strada carrabile della storica mulattiera che dal laghetto Plotta conduce al Marinelli. Non ci sono ragioni che giustificano la nuova strada, considerato che il rifugio è raggiungibile in auto da Collina di Forni Avolti e che per quasi sei mesi la zona non è transitabile a causa della neve. È un inutile sfregio a un ambiente di alta montagna, fragile e vulnerabile; un ambiente che per di più è protetto dall'Unione Europea e dal Comune di Paluzza".

Fra le giustificazioni addotte dalla Regione, ci sarebbe il ripristino di una preesistente strada carrabile, che però non è mai esistita e non compare in alcuna mappa storica dell'Istituto Geografico Militare. La pista realizzata dalla Regione a fine anni Settanta, in seguito all'acquisto delle malghe, arrivava fino a Casera Plotta e non oltre, dove è sempre esistita solo ed esclusivamente una mulattiera.

Conclude la petizione: "I sottoscrittori sono convinti che questo progetto rappresenti un danno per l'ambiente naturale, per il paesaggio e per la perdita di una risorsa turistica, alterando luoghi che vanno invece salvaguardati per le generazioni future. Chiedono pertanto alla Regione Friuli Venezia Giulia di rinunciare a questo intervento".

I presidenti
Enrico Brisighelli
SAF - Società Alpina Friulana - Odv
Sandro Cargnelutti
LEGAMBIENTE Fvg - Aps

Per firmare la petizione visitate: www.change.org

Info: www.nonsolocarnia.info




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