A Pietrasecca raccolte quasi due tonnellate di rifiuti durante Climb & Clean 2022 di Matteo Della Bordella e Massimo Faletti
"Bella, accessibile, con bei tiri e una roccia perfetta" commentano Matteo Della Bordella e Massimo Faletti a proposito della falesia di Pietrasecca, in provincia di L’Aquila.
Pietrasecca, piccola frazione del comune di Carsoli, è stata la seconda tappa del progetto Climb & Clean. "A differenza di quanto accaduto in Valganna qui ci siamo ritrovati a pulire direttamente in falesia" spiega Faletti. "Abbiamo trovato televisori, bottiglie di vetro e centinaia di latte. Per non parlare del materiale che si trovava in parete". Basta dire che il nome di uno dei primi tiri che si incontrano in falesia è battezzato A sinistra del televisore, per comprendere le condizioni della falesia. Non a caso una decina di metri a destra dell’attacco si trova la carcassa di un vecchio televisore da 19 pollici.
"Residui lanciati negli anni Ottanta e Novanta dal paese soprastante" spiegano alcuni arrampicatori locali. "Molti di questi sono rimasti incagliati sulla parete, tra gli alberi" continua Faletti. "Per rimuoverli abbiamo dovuto lavorare su corda, come in un’operazione di disgaggio". Seguendo precise norme di sicurezza dalla parete sono stati portati a valle un armadio, due brande in acciaio, vecchi bidoni di latta, grosse lamiere e lastre di vetro. "Materiali che, così sospesi nel vuoto, rappresentavano un grave pericolo per gli scalatori" commenta Della Bordella. "Prima o poi sarebbero caduti".
Crolli che fanno parte delle memorie degli arrampicatori più anziani. C’è chi durante la scalata si è visto sfiorare da vecchi sacchi della spazzatura, chi da bottiglie di birra rimaste per anni incagliate tra i rami. "Tanti anni fa con un amico stavamo aprendo una via a destra sullo strapiombo, e dall’alto è arrivato un sacco di spazzatura" ricorda il giornalista Stefano Ardito, che ha incontrato i due protagonisti proprio ai piedi della falesia. "Quando siamo scesi in doppia ci siamo resi conto che più a destra, sotto al paese, c’erano un bel po’ di lavatrici scaraventate di sotto".
Per Matteo e Massimo l’ambientazione è stata diversa, negli anni i locali hanno effettuato un buon lavoro di pulizia. Ma la memoria storia del passato è ancora lontana dall’essere cancellata. In un paio di giorni i due hanno collezionato 1,8 tonnellate di rifiuti. "Ci sarebbe ancora tanto lavoro da fare per bonificare completamente l’area. Non basterebbe una settimana di lavoro per rimuovere tutto il materiale che si è accumulato nel corso degli anni" concludono i due. "Ognuno di noi può dare il suo contributo, un modo per farlo è portare con se un sacchetto quando si va a scalare dedicando una piccola parte del proprio tempo a raccogliere quel che si incontra".
Con il patrocinio del Club Alpino Italiano e del Comune di Carsoli. Un ringraziamento speciale alla sezione CAI di Carsoli e a Ecoopera.
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