'Valutare sinceramente le proprie capacità ed esperienza prima di intraprendere qualsiasi itinerario', il monito del Soccorso Alpino

Prendendo spunto del recupero di due escursionisti in difficoltà al Bivacco Fanton nelle Dolomiti, il Soccorso alpino e speleologico del Veneto ricorda che bisogna sempre 'valutare sinceramente le proprie capacità ed esperienza prima di intraprendere qualsiasi itinerario.' Riportiamo il post pubblicato ieri sulla pagina facebook del Cnsas Veneto.
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Il Bivacco Fanton nel gruppo delle Marmarole, Dolomiti, novembre 2024
Cnsas Veneto

Prendendo spunto del recupero di due escursionisti in difficoltà l'altro giorno al Bivacco Fanton nelle Dolomiti, fortunatamente conclusosi senza conseguenze gravi, il Soccorso alpino e speleologico del Veneto ricorda che per andare in montagna "serve un'attenta valutazione delle proprie capacità ed esperienza prima di intraprendere qualsiasi itinerario." Inoltre, sottolinea come i bivacchi in montagna nascono come "punti d’appoggio per le vie alpinistiche e per affrontare eventuali emergenze", e non mete da "instagrammare a tutti i costi." Una riflessione, quest'ultima, che nasce dalla moda di dormire in bivacco, aumentata a dismisura negli ultimi anni anche a causa dei social network. Mentre è chiaro che serve ormai una riflessione ben più ampia, riportiamo intanto l'ultimo post pubblicato sulla pagina facebook del Cnsas Veneto.

Ancora un recupero da parte dell’elisoccorso al Bivacco Fanton, a Forcella Marmarole, nel comune di Auronzo di Cadore, questa mattina (ieri, ndr), per due escursionisti rimasti bloccati dalla nevicata della notte.

Senza puntare il dito su questo specifico caso, sono ormai poco meno di dieci, solo a partire dall’estate, gli interventi per riportare a valle dalla zona del Fanton persone in difficoltà, a qualsiasi ora del giorno e della notte, con squadre a piedi o con l’elicottero.

Il Fanton si raggiunge da tre vie d’accesso, tutte con caratteristiche d’alta montagna che, anche in piena estate e condizioni ottimali, richiedono esperienza, preparazione, allenamento, attrezzatura adeguata e la capacità di rispondere a imprevisti legati al meteo in quota, temporali, ghiaccio, nevicate. Questa è la base di partenza, si va oltre quando le condizioni stagionali accentuano le difficoltà e l’impegno richiesto.

- Al Bivacco si sale da sud dal Vallon del Froppa, un sentiero puntinato impegnativo, oltre settecento metri di dislivello da quando si abbandona il 262 (che ne richiede altrettanti circa dalla partenza).
- Oppure percorrendo il sentiero 280 dalla Val Da Rin, sempre un puntinato con tratto attrezzato.
- Oppure scendendo un centinaio di metri di dislivello da Forcella Froppa a Forcella Marmarole, dove è posto. Ai 2.790 metri di quota di Forcella Froppa si può arrivare in due modi: dal Bivacco Tiziano, risalendoci dal fondovalle con 1.700 metri di dislivello, e dall’itinerario attrezzato di Forcella Giau de la Tana.

Tutte e tre vie di accesso caratterizzate da tanto dislivello e faticose, sentieri da esperti, anche con tratti attrezzati, che necessitano di seria capacità.

Prima dell’installazione della nuova struttura, gli interventi erano sporadici, da quando il bivacco è diventato un’attrazione social, si susseguono numerose le missioni di recupero, molte volte per riportare a valle persone non in grado di muoversi in quell’ambiente, che non hanno attrezzatura adeguata, impaurite, bloccate dal ghiaccio e dalla neve, senza illuminazione. Da una parte youtuber, influencer, creator digitali a renderlo una meta da instagrammare a tutti i costi, dall’altra moltissimi che vogliono assolutamente andarci.

Ricordando che i bivacchi nascono come punti d’appoggio per le vie alpinistiche e per affrontare eventuali emergenze, invitiamo a valutare sinceramente le proprie capacità ed esperienza prima di intraprendere qualsiasi itinerario. A maggior ragione quelli più impegnativi, specie in questa stagione dell’anno quando il ghiaccio ricopre pareti, sentieri e ghiaioni.

Vi suggeriamo inoltre di non lasciarvi abbagliare dalle immagini on line, ma di approfondire la conoscenza e le difficoltà collegate a ciascun percorso. Grazie e buone camminate!




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