Valsesia Ice

La Valsesia, è la lunga valle che dalla piana Vercellese si inerpica serpeggiando sino alla base del versante sud del Monterosa e che trova il suo culmine ai 4554 metri della panoramica capanna Regina Margherita. Si tratta di una valle incassata ed ombrosa dove se nei mesi estivi un impetuoso Sesia offre un campo ideale di gioco per i canoisti, in inverno, è lo sci fuori pista a farla da padrone ed Alagna ne è la culla. E’ anche il punto di partenza per numerose salite alpinistiche di grande respiro fattibili sul Monterosa, per dirne alcune la cresta Signal, quella del Soldato e volendo anche la Rey alla Dufour si possono approcciare partendo proprio da lì.

Antiche famiglie locali, generalmente di origine Walser, si sono tramandate per decenni il mestiere di guida alpina contendendosi i clienti con vicini “Gressonari” e pur essendo avara di belle pareti rocciose, negli ultimi anni, grazie ad un gruppo di giovani alpinisti molto dotati, sono nati un certo numero di itinerari d’arrampicata, sia di falesia che di più lunghezze di corda. Alcuni di questi, sono stati recensiti sul libro “ Arrampicate in Ossola e Valsesia” (ed Versante sud) ma molte sono ancora le realizzazioni che non sono state recensite e divulgate organicamente dagli apritori. Pecca questa (data forse dalla riservatezza dei locali) riscontrabile anche e soprattutto per quanto riguarda l’ambito delle cascate di ghiaccio.

Di cascate di ghiaccio in Valsesia ce ne sono, ce ne sono molte, ed alcune sono anche belle ma, ad esclusione di una serie di recensioni curate da Paolo Mainotti e Marco Tosi apparse sul sito della scuola Guido della Torre, su queste si trova poco o nulla. Sicuramente non avrò fatto delle ricerche abbastanza approfondite o magari le mie fonti non erano quelle giuste ma di fatto tre anni di villeggiatura non mi hanno permesso nemmeno di riuscire a scoprire chi fossero i primi salitori della maggior parte delle cascate. Per cui a queste condizioni, ed ormai certo di non fare torto a nessuno, mi sono risolto nel pubblicare questa selezione il cui criterio di scelta è stato sia di natura estetica che di garanzia di formazione in modo di consentire ad un ice climber forestiero di poter trascorrere due o tre giorni in valle sicuro di mettere nel carniere delle belle salite.

Così, facendogli idealmente da Cicerone, vorrei accompagnarlo con un paio di orette di marcia nello spettacolare vallone di Otro a vedere l’antico abitato di Pian Misura (solatia oasi Walser oggi quasi completamente restaurata) e a scalare il maestoso cascatone di Gender. Oppure più comodamente con gli impianti ed un quarto d’ora a piedi mi piacerebbe condurlo a scalare le cascate nell’anfiteatro delle Pisse.

Ai principianti consiglierei il couloir dell’Alzarella mentre ai più preparati potrei indicare ancora, di cimentarsi sulla candela del Wold, spettacolare e panoramica, che sovrasta le frazioni Walser del Ronco e di Pedemonte. Ognuna delle vallate laterali poi custodisce altre cascate, la Val Sermenza, il Vallone del Bors, la val Vogna… ma purtroppo i tre giorni sono finiti e dato che la ricerca è appena iniziata, consiglio al forestiero ice climber, di prendersi qualche giorno in più e di scoprire da solo e con calma i segreti di questa meravigliosa valle.


>>> Sette cascate della Valsesia - schede cascate