Tour arrampicata: 3 vie, dal Lario alla Grigna
Sabato 29 aprile 2012 Ivo Ferrari insieme a Silvano De Zaiacomo ha concatenato in giornata 3 vie partendo dal Lago per raggiungere la Grignetta.
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Roccia da favola in un angolo di grignia poco frequentato
Ivo Ferrari
Altro giro, altra corsa. Dopo il tour sulle classiche vie di Daniele Chiappa di 15 giorni fa, Ivo Ferrari ha realizzato un altro tour dei suoi. 2400 metri in salita e 1400 in discesa per concatenare tre classicissime per un percorso che ha unito il Lago alla Grignetta. Questa volta Ferrari ha attaccato con il Pilastro Rosso lungo la via aperta nel 1975 da Sergio Panzeri, Giancarlo Riva e Franco Passerini. Poi è passato alla Corna di Medale salita per la storica via aperta da Tiziano Nardella e Ettore Pagani, appunto nel 1968. Infine è arrivata la via Dello Scudo salita, nel 1970, da Daniele Chiappa e Giorgio Monti sul Torrione Ratti (Grigna Meridionale). Il tutto spostandosi da attacco ad attacco a piedi. Compagno in parete su tutte e tre le vie questa volta è stato Silvano De Zaiacomo, mentre il finale è stato come sempre davanti ad una buona birra.
UN'IDEA TIRA SEMPRE L'ALTRA! di Ivo Ferrari
In questo periodo la cosa che più mi piace è riempiere completamente la “giornata in montagna”, sento il desiderio di tornare a Valle veramente stanco, il gioco consiste nel salire due, tre linee in posti diversi da unire con belle sgambate, non sempre seguendo una logica, ma lasciandosi trasportare dalla “fantasia del momento”, la scusa è sempre quella, più metri facciamo più saremo allenati, ma la domanda che mi sorge spontanea è PER COSA?
.
Silvano accetta sempre con entusiasmo ogni sregolatezza tra i monti, basta andare, basta arrampicare, il patto è chiaro, non esistono obblighi, se uno scoppia, si ferma quando e dove vuole.
Appuntamento Sabato mattina presto, il solito posto, parcheggio della Discoteca, io porto l'attrezzatura e lui la Coca Cola e il Formaggio. Mi trovo bene con Silvano, è il contrario di me, tranquillo, sempre disponibile, silenzioso, ogni qual volta riusciamo a liberarci, scappiamo a scalare insieme, sulle vie a spit va avanti lui, su quelle poco sicure vado io, ci compensiamo a vicenda.
Oggi il cielo è sereno, fresco al punto giusto per iniziare la “giornatona “, abbiamo pensato una linea che parta dal Lago e arrivi in Grignetta passando da tre storiche e stupende vie, il mio Compagno questa volta collegherà le pareti spostandosi in macchina, per quanto possibile, lui vuole arrampicare e “non esagerare”, come sempre accetto e rispetto la sua decisione, basta che alla base si presenti con le famose lattine rosse!
Dieci minuti e siamo sotto il Pilastro Rosso, s'inizia, la prima lunghezza è una buona sveglia, scivolosa e faticosa come poche serve a “metterci subito in bolla”, per fortuna siamo facilitati dai numerosi resinati ottimi per la sicurezza e piacevoli da tirare quando è necessario! … poi le lunghezze diventano più abbordabili e la velocità aumenta, saliamo la storica via e con quattro calate siamo di nuovo agli zaini, un saluto e ci si vede alla base della Medale… mi raccomando le lattine!!!
Corna di Medale, la parete dei Lecchesi, la parete di tutti, bella e slanciata, ricca di storie e racconti, la Medale calda e assolata … semplicemente Unica. Questa via è stata aperta pochi mesi prima della mia nascita, la prima volta che la percorsi ero un ragazzino, rischiammo il bivacco uscendo stravolti, ma ancora adesso a distanza di anni, ricordo i nostri sguardi e la nostra gioia sulla cima mentre la luce del cielo si spegneva e Lecco si accendeva artificialmente…
Trecento cinquanta metri dopo ci sediamo sotto la Croce di vetta, da quassù è veramente bello, la pianura che scompare piano, piano e quella nebbia che l'uomo ha creato per purificare i polmoni e ridurre il tempo… un'altra lattina è stappata! Fa male? Può essere, ma ci piace. Altro saluto, ovviamente senza abbracci e lacrime, ci si vede dopo, parcheggio dei resinelli …
Mentre salgo i quasi seicento metri che mi separano dal parco del Valentino, balcone turistico sulla pianura raggiungibile in pochi minuti dai Piani, inizio a sentire la stanchezza, non ho zaino con me, Silvano si è caricato tutto sulle spalle scendendo, ma le gambe sentono la fatica, sono sicuro che se potessero parlare, sarebbero semplicemente insulti !!!
Eccoci per l'ultima di oggi, su verso il rifugio Rosalba, bel sentiero, bella pendenza, passo dopo passo mentre il tempo corre veloce arriviamo sotto il Torrione Ratti, cinque lunghezze di roccia fantastica e una Cima raggiunta diverse volte, ma che stavolta ha un sapore diverso, mischiato con l'odore del sudore e della stanchezza!!
Al forno della Grigna basta COCA COLA, questa volta BIRRA A VOLONTA' e i ricordi si sfumano …..
Il Tour dal Lario alla Grignetta
1) Pilastro Rosso, via aperta da Sergio Panzeri, Giancarlo Riva e Franco Passerini nel 1975
2) Corna di Medale via Milano 68 aperta da Tiziano Nardella e Ettore Pagani nel1968
3) Grigna Meridionale, Torrione Ratti, via “Dello Scudo” aperta da Daniele Chiappa e Giorgio Monti nel1970
In salita metri 2400 in discesa metri 1400
Un grazie a Silvano e ALP STATION di Dolzago
Ivo Ferrari
UN'IDEA TIRA SEMPRE L'ALTRA! di Ivo Ferrari
In questo periodo la cosa che più mi piace è riempiere completamente la “giornata in montagna”, sento il desiderio di tornare a Valle veramente stanco, il gioco consiste nel salire due, tre linee in posti diversi da unire con belle sgambate, non sempre seguendo una logica, ma lasciandosi trasportare dalla “fantasia del momento”, la scusa è sempre quella, più metri facciamo più saremo allenati, ma la domanda che mi sorge spontanea è PER COSA?
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Silvano accetta sempre con entusiasmo ogni sregolatezza tra i monti, basta andare, basta arrampicare, il patto è chiaro, non esistono obblighi, se uno scoppia, si ferma quando e dove vuole.
Appuntamento Sabato mattina presto, il solito posto, parcheggio della Discoteca, io porto l'attrezzatura e lui la Coca Cola e il Formaggio. Mi trovo bene con Silvano, è il contrario di me, tranquillo, sempre disponibile, silenzioso, ogni qual volta riusciamo a liberarci, scappiamo a scalare insieme, sulle vie a spit va avanti lui, su quelle poco sicure vado io, ci compensiamo a vicenda.
Oggi il cielo è sereno, fresco al punto giusto per iniziare la “giornatona “, abbiamo pensato una linea che parta dal Lago e arrivi in Grignetta passando da tre storiche e stupende vie, il mio Compagno questa volta collegherà le pareti spostandosi in macchina, per quanto possibile, lui vuole arrampicare e “non esagerare”, come sempre accetto e rispetto la sua decisione, basta che alla base si presenti con le famose lattine rosse!
Dieci minuti e siamo sotto il Pilastro Rosso, s'inizia, la prima lunghezza è una buona sveglia, scivolosa e faticosa come poche serve a “metterci subito in bolla”, per fortuna siamo facilitati dai numerosi resinati ottimi per la sicurezza e piacevoli da tirare quando è necessario! … poi le lunghezze diventano più abbordabili e la velocità aumenta, saliamo la storica via e con quattro calate siamo di nuovo agli zaini, un saluto e ci si vede alla base della Medale… mi raccomando le lattine!!!
Corna di Medale, la parete dei Lecchesi, la parete di tutti, bella e slanciata, ricca di storie e racconti, la Medale calda e assolata … semplicemente Unica. Questa via è stata aperta pochi mesi prima della mia nascita, la prima volta che la percorsi ero un ragazzino, rischiammo il bivacco uscendo stravolti, ma ancora adesso a distanza di anni, ricordo i nostri sguardi e la nostra gioia sulla cima mentre la luce del cielo si spegneva e Lecco si accendeva artificialmente…
Trecento cinquanta metri dopo ci sediamo sotto la Croce di vetta, da quassù è veramente bello, la pianura che scompare piano, piano e quella nebbia che l'uomo ha creato per purificare i polmoni e ridurre il tempo… un'altra lattina è stappata! Fa male? Può essere, ma ci piace. Altro saluto, ovviamente senza abbracci e lacrime, ci si vede dopo, parcheggio dei resinelli …
Mentre salgo i quasi seicento metri che mi separano dal parco del Valentino, balcone turistico sulla pianura raggiungibile in pochi minuti dai Piani, inizio a sentire la stanchezza, non ho zaino con me, Silvano si è caricato tutto sulle spalle scendendo, ma le gambe sentono la fatica, sono sicuro che se potessero parlare, sarebbero semplicemente insulti !!!
Eccoci per l'ultima di oggi, su verso il rifugio Rosalba, bel sentiero, bella pendenza, passo dopo passo mentre il tempo corre veloce arriviamo sotto il Torrione Ratti, cinque lunghezze di roccia fantastica e una Cima raggiunta diverse volte, ma che stavolta ha un sapore diverso, mischiato con l'odore del sudore e della stanchezza!!
Al forno della Grigna basta COCA COLA, questa volta BIRRA A VOLONTA' e i ricordi si sfumano …..
Il Tour dal Lario alla Grignetta
1) Pilastro Rosso, via aperta da Sergio Panzeri, Giancarlo Riva e Franco Passerini nel 1975
2) Corna di Medale via Milano 68 aperta da Tiziano Nardella e Ettore Pagani nel1968
3) Grigna Meridionale, Torrione Ratti, via “Dello Scudo” aperta da Daniele Chiappa e Giorgio Monti nel1970
In salita metri 2400 in discesa metri 1400
Un grazie a Silvano e ALP STATION di Dolzago
Ivo Ferrari
Note:
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