The Rise of the Machines, nuova via sull' Aguja Poincenot in Patagonia
Jens Holsten, Joel Kauffman e Mikey Schafer hanno aperto The Rise of the Machines (VI 5.11 A2 900m) sulla parete sud-ovest di Aguja Poincenot nel massiccio del Fitz Roy, Patagonia.
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The Rise of the Machines (VI 5.11 A2 900m) sulla parete sud-ovest di Aguja Poincenot nel massiccio del Fitz Roy, Patagonia
Joel Kauffman
"Una delle vie più importanti della nostra vita." Questo, in estrema sintesi, è come l'alpinista statunitense Joel Kauffman ha descritto l'apertura, durata tre giorni ed effettuata in stile alpino, della nuova via The Rise of the Machines sulla parete sud-ovest dell' Aguja Poincenot in Patagonia, insieme a Jens Holsten e Mikey Schafer.
Dopo aver precedentemente depositato del materiale al bivacco Niponino, i tre alpinisti sono saliti per terreno relativamente facile (fino al 6b) per sette tiri per raggiungere la ripida parete centrale. Questa è stata salita il giorno successivo, passando per roccia a tratti marcia e con tratti in artificiale fino all' A2+. Quindi, dopo un secondo bivacco, sono arrivati più facilmente in cima lungo la via Fonrouge-Rosasco.
Durante le calate i tre hanno assistito ad una enorme caduta di massi da El Mocho, proprio sotto di loro - "un esempio di come a volte il bel tempo possa essere sin troppo buono..." - In discesa le difficoltà si sono ulteriormente aggravate per la mancanza di cibo, gas. Ma anche, visto che Kauffman aveva perso uno scarpone durante la salita, nell'attraversamento del ghiacciaio che è risultato a dir poco arduo.
Per il report completo e le foto visitate i seguenti blog joelandneilsclimbingblog, mikeylikesrocks.com e jensholsten.blogspot.com
- Washington Route, nuova via sul Fitz Roy in Patagonia per Schaefer e Rutherford
- Jardines Japoneses, nuova via sulla Aguja Mermoz, Patagonia
Dopo aver precedentemente depositato del materiale al bivacco Niponino, i tre alpinisti sono saliti per terreno relativamente facile (fino al 6b) per sette tiri per raggiungere la ripida parete centrale. Questa è stata salita il giorno successivo, passando per roccia a tratti marcia e con tratti in artificiale fino all' A2+. Quindi, dopo un secondo bivacco, sono arrivati più facilmente in cima lungo la via Fonrouge-Rosasco.
Durante le calate i tre hanno assistito ad una enorme caduta di massi da El Mocho, proprio sotto di loro - "un esempio di come a volte il bel tempo possa essere sin troppo buono..." - In discesa le difficoltà si sono ulteriormente aggravate per la mancanza di cibo, gas. Ma anche, visto che Kauffman aveva perso uno scarpone durante la salita, nell'attraversamento del ghiacciaio che è risultato a dir poco arduo.
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Note:
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