Spit sull'Everest
La notizia è di pochi giorni fa: sul versante Sud dell'Everest sono stati piantati i primi spit, precisamente sulla fascia di roccia gialla a 7700m. Gli spit più alti del mondo sono stati messi da un team di guide e sherpa per mettere in sicurezza la via normale del versante sud. Contemporaneamente sono stati tolti anche circa 30kg di vecchie corde fisse. Il progetto prevede inoltre di fissare nuove corde fisse lungo tutta la via, ad esclusione del pericoloso Icefall, che proprio in questi giorni continua a collassare.
Spiega Eric Simonson, il leader delle spedizioni commerciali IMG: "Ieri è stato un giorno storico le vie sull'Everest. Kari Kobler ha donato il suo trapano Hilti e le guide Willie Benegas ed Adrian Ballinger hanno piantato sei nuovi spit da 10cm della Mammut sulla fascia gialle per ancorare due nuove corde - una per il traffico in salita ed una per quello in discesa. Grande lavoro ragazzi. Stanno anche per rimuovere più di 30kg di corde vecchie. I beneficiari immediati saranno gli sherpa, che hanno dovuto affrontare una ragnatela di vecchie corde fisse in tutti questi anni. Adesso il tutto sarà molto più sicuro per loro. Quando gli alpinisti inizieranno a salire al Colle nei prossimi giorni saranno più veloci e il tutto sarà meno confuso. Speriamo di fare la stessa cosa sul pilastro Ginevra e, speriamo, anche sulla salto roccioso sotto la cima sud."
Fa riflettere questa notizia. Se volete conferma tutto ciò che è stato scritto e detto in questi anni sull'affollamento della più alta montagna del mondo. Per questo la scelta della parola "traffico" da parte di Eric Simonson ci sembra la più indicata e al tempo stesso (se volete da nostalgici) la riteniamo in qualche modo sconfortante se pensiamo alla montagna e all'alpinismo.
Dibatti etici a parte comunque, è un dato di fatto che la "Via ferrata” sulla Sud dell' Everest - come l'ha definita Reinhold Messner ancora una volta anche all'ultimo TrentoFilmfestival - in questa stagione ospiterà circa 500 alpinisti. Quindi la sicurezza, soprattutto per chi ci lavora ovvero sherpa e guide ma anche naturalmente dei loro clienti, non è cosa da sottovalutare.
Ciò che ci sembra certo è che non saranno 6 spit a rendere l'Everest più facile o meno pericoloso, e questo vale soprattutto per gli “alpinisti” improvvisati. Come è sicuro d'altra parte che a livello simbolico questi 6 spit mettono il sigillo (almeno sull'Everest) ad un'epoca. Un'epoca per la verità che sulla più grande montagna della terra sembra ormai essersi chiusa da molto tempo.
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