Simone Moro e Tamara Lunger verso l'invernale al Nanga Parbat
Ricordiamo che l’alpinista bergamasco è l’unico ad avere al suo attivo 3 prime invernali su altrettanti Ottomila: lo Shisha Pangma (2005), il Makalu (2009) e il Gasherbrum II (2011). Mentre la Lunger, dopo un passato da campionessa dello scialpinismo azzurro, si è data all’alta montagna con grande successo, coronando un sogno nel 2014 con la vetta del K2. Un’impresa finora riuscita a pochissime altre donne e soltanto, guardando il panorama italiano, dalla grandissima Nives Meroi nel 2006.
Dopo l’arrivo ad Islamabad, Moro e Lunger si acclimateranno - si fa per dire visto che tenteranno la prima invernale dello Spantik (7027m) - insieme a Hansjörg Lunger, il padre di Tamara (anche lui campione di scialpinismo). Poi lo spostamento ai piedi della "Montagna nuda". In questa nuova avventura Moro e Lunger non saranno da soli, anzi, sul Nanga Parbat ci saranno ben quattro altre spedizioni (inclusa quella di Daniele Nardi), ed è proprio per questo "affollamento" che i due hanno deciso di andare controtendenza e non comunicare con il mondo esterno durante il loro tentativo. A parte questi video, in cui Moro e Lunger illustrano l’ambizioso progetto.
Nanga Parbat winter expedition 2016 - Simone Moro
Nanga Parbat winter expedition 2016 - Tamara Lunger
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