Sardegna news #15: le nuove vie lunghe moderne e trad
Ma in materia di vie nuove sportive i più attivi sono stati i climbers cechi provenienti da Praga capitanati da Jan Kareš, forte scalatore forse più conosciuto per il suo guinness di trazioni alla sbarra. Insieme a Slavek Dostal ha tracciato una via sportiva di 410 metri sulla grande parete che sovrasta il mare di Pedra Longa, proprio di fronte alla Punta Giradili. Questa parete, nota come Sa Costa ‘e s’Aidu è di fatto un contrafforte della Punta Su Mulone ed aveva attirato gli sguardi di molti apritori che i cechi hanno bruciato sul tempo. Del resto come dice il famoso cabarettista sardo Benito Urgu “chi prima arriva è già lì”! Ma a dire il vero qualcuno aveva già in passato tentato in stile tradizionale, come Corrado Pibiri e Alfredo Papini (1981), fermatosi dopo due tiri. Altri, come il giovane Battista Incollu avevano proprio salito per sfida tutta la parete intera. Ciò avvenne nel 1947, quando Battista aveva 20 anni, ed in free solo (si direbbe oggi), logicamente sfruttando i tratti più deboli. Si mormora che alcuni pastori avessero superato per sfida e slegati tratti addirittura di V e VI grado. I racconti delle loro gesta li potete trovare nel libro di Sebastiano Cappai “Iscalas ‘e Pizzos”.
Ma tornando ad oggi la via dei cechi, battezzata “Saratoga” è una bella via che sfrutta intelligentemente i tratti più puliti della muraglia con il chiaro intento da parte degli apritori di confezionare un prodotto “popolare”. La via è stata subito ripetuta dal sottoscritto e Sandro Buluggiu, che ne confermano la bellezza ma ne consigliano la ripetizione a cordate di arrampicatori sportivi con un minimo di preparazione alpinistica. Ho stilato il tracciato esatto nella fotografia allegata a quest’articolo, potrete trovare altre notizie sul sito 27crags.com.
Sul versante delle vie tradizionali è da segnalare una nuova via di Corrado Pibiri sulla scogliera di Masua che, come dice il nome, ritorna allo stile tradizionale in compagnia di Simone Pireddu. “Back to traditional” sale sullo sperone a sinistra di “Dolci Sardi” di Michel Piola ed è spittata solo alle soste. Offre 150 metri di bell’arrampicata alpinistica in splendido ambiente marino.
Passando al capo opposto dell’isola, proprio di fronte alla cupola granitica del Monte Pulchiana, sulla piccola struttura del Pulchianotto e alla destra della via Pearson-Ciavaldini sono saliti Andrea Piallini e Raffaele Brescia, aprendo “Je suis cheminée”, 95 metri sino al VI+. Alche il tracciato di questa via è riportato nella gallery.
Maurizio Oviglia (CAAI)
Si ringrazia Jan Kareš, Corrado Pibiri e Andrea Piallini per avermi inviato le notizie relative alle loro vie.
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