Rondò Veneziano alla Torre Venezia, difficile resistere alla bellezza
Il 23 dicembre 2015 Nicola Tondini ed Emanuele Pellizzari hanno compiuto una bella on sight (e anche la prima invernale) di Rondò veneziano (470m, IX-) la via aperta da Christoph Hainz e Kurt Astner sulla parete Sud della Torre Venezia (Civetta, Dolomiti). Il report di Nicola Tondini.
1 / 15
Nicola Tondini
archivio N. Tondini, E. Pellizzari
Dicembre 2015: mentre la pianura è costantemente avvolta nella triste e grigia nebbia, la montagna sembra non conoscere né le nuvole né il freddo. Il sole, là, splende giorno dopo giorno nel cielo terso e se non fosse per le ombre lunghe che caratterizzano le giornate più corte dell’anno, sembrerebbe di essere in estate. Come resistere a tanta bellezza? Inoltre ormai è iniziato ufficialmente l’inverno e la scatta la voglia di fare qualcosa di stimolante e allo stesso tempo di sicuro piacere, visto il clima.
Con Emanuele (Pellizzari ndr) ci sentiamo e lanciamo varie ipotesi: a tutti e due piace molto l’idea di mettere le mani sulla bella via di Christoph Hainz e Kurt Astner alla Torre Venezia: Rondò Veneziano (470m, IX-). Parete Sud, quindi sicuro piacere. Via che pare tosta, dai commenti sui forum, e che non permette una ritirata in corda doppia dopo l’8° tiro a causa dei traversi fra aggettanti strapiombi che caratterizzano la parte centrale della via. Quindi uno bello stimolo visto che i tempi di percorrenza sono dati in 10h e le ore di luce, il 23 Dicembre, sono di meno (all’incirca 9). In più, visto le condizioni climatiche ottimali, vorremmo portare a casa la salita in libera o ancora meglio “a vista”. Fino all’ultimo, però, non siamo sicuri della scelta.
23 Dicembre: alle 2,20 mi sveglio (con mezz’ora di ritardo… la sveglia non l’ho sentita) e mi precipito in auto. Ho appuntamento con Emanuele a Busche alle 4,15. La nebbia fitta della mattina non mi aiuta a recuperare i minuti di ritardo. Alle 5,45 comunque siamo pronti a partire da Capanna Trieste e poco prima delle 8,00 siamo pronti ad attaccare la via.
Siamo ancora un po’ perplessi: la mezz’oretta di ritardo sulla tabella di marcia potrebbe compromettere la riuscita. Prendo dietro 2 frontali per sicurezza e partiamo, curiosi di vedere come finirà questa piccola avventura che ci siamo costruiti per questo Natale.
Alle 16,00 siamo in cima, contenti per l’on sight e soprattutto per l’inedita e magnifica giornata che ci ha regalato questo inizio d’inverno.
Complimenti ancora per la linea agli apritori.
Nicola Tondini
Nicola Tondini ringrazia: Marmot, Wild Climb, Edelrid, Ferrino, Dolomite
Con Emanuele (Pellizzari ndr) ci sentiamo e lanciamo varie ipotesi: a tutti e due piace molto l’idea di mettere le mani sulla bella via di Christoph Hainz e Kurt Astner alla Torre Venezia: Rondò Veneziano (470m, IX-). Parete Sud, quindi sicuro piacere. Via che pare tosta, dai commenti sui forum, e che non permette una ritirata in corda doppia dopo l’8° tiro a causa dei traversi fra aggettanti strapiombi che caratterizzano la parte centrale della via. Quindi uno bello stimolo visto che i tempi di percorrenza sono dati in 10h e le ore di luce, il 23 Dicembre, sono di meno (all’incirca 9). In più, visto le condizioni climatiche ottimali, vorremmo portare a casa la salita in libera o ancora meglio “a vista”. Fino all’ultimo, però, non siamo sicuri della scelta.
23 Dicembre: alle 2,20 mi sveglio (con mezz’ora di ritardo… la sveglia non l’ho sentita) e mi precipito in auto. Ho appuntamento con Emanuele a Busche alle 4,15. La nebbia fitta della mattina non mi aiuta a recuperare i minuti di ritardo. Alle 5,45 comunque siamo pronti a partire da Capanna Trieste e poco prima delle 8,00 siamo pronti ad attaccare la via.
Siamo ancora un po’ perplessi: la mezz’oretta di ritardo sulla tabella di marcia potrebbe compromettere la riuscita. Prendo dietro 2 frontali per sicurezza e partiamo, curiosi di vedere come finirà questa piccola avventura che ci siamo costruiti per questo Natale.
Alle 16,00 siamo in cima, contenti per l’on sight e soprattutto per l’inedita e magnifica giornata che ci ha regalato questo inizio d’inverno.
Complimenti ancora per la linea agli apritori.
Nicola Tondini
Nicola Tondini ringrazia: Marmot, Wild Climb, Edelrid, Ferrino, Dolomite
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Scarpone low-cut estremamente leggero e performante sviluppato per alpinismo tecnico.
Realizzati uno ad uno in Dolomiti con lana merinos italiana.
Mammut Barryvox - ARTVA completamente rivisto l'interfaccia utente, per rendere l’apparecchio ancora più semplice e intuitivo e quindi anche più sicuro.
Imbracatura estremamente leggera per scialpinismo, alpinismo e tour su ghiacciaio.
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Ispirato al mondo della montagna, studiato in ogni dettaglio per fornire il massimo comfort in viaggio e nel tempo libero