Pizzo Painale, Apnea per Francesco Forni
Il 13 maggio Francesco "Mappa" Forni ha effettuato la prima salita dal versante nord del Pizzo Painale (3248m) Gruppo dello Scalino, Alpi retiche. La sua "Apnea" (III/WI3/M3, 400m) attraversa una serie di goulottes che portano alla cresta occidentale.
Il 38-enne disegnatore tecnico di Sondrio ha salito l'inviolata parete in 2.30 ore e mentre le condizioni del ghiaccio erano ottime, il misto si presentava pessimo e la neve era inconsistente per il troppo caldo. Lungo la via Forni ha lasciato due chiodi su due salti di roccia dove si era protetto con longe, mentre per il resto della via è salito in piolet traction senza corda. Sbucato in cresta ha proseguito con fatica per un'altra ora per raggiungere la cima, dopo di che è sceso per la parete orientale in 4 lunghe ore fino al Passo del Forame (2833mt): "per le troppe cornici instabili e la neve pessima sono sceso quasi sempre in sicura lasciando per strada un po’ di materiale e tutte le energie che mi erano rimaste."
APNEA di Francesco "Mappa" Forni
Per quanto riguarda il Painale, non è da ieri che ci penso e per cui sono molto sollevato per averlo fatto... Tre anni fa ho provato in pieno inverno dalla Val di Togno ma il freddo e il brutto tempo nonché la troppa neve mi hanno fatto tornare indietro dopo pochi metri. Per cui il periodo doveva essere in primavera…
Spiando la parete dal Pizzo Scalino spesso la vedevo sempre troppo carica di neve. Fatto sta che un tentativo doveva essere fatto quest’anno ed ero determinato nel provarci, la consideravo ormai una questione tra me e la parete.
Lascio passare il MelloBlocco con tutta la festa che si fa e poi decido di aspettare il momento giusto. Non nascondo che proprio guardando un po’ di video boulder del Maspes leggo che lui e Popi Miotti (che considero due amici e rispetto moltissimo) avevano appena provato una salita alla nord del Painale e non era la prima volta. Un po’ sorpreso dalla notizia mi rendo conto che non sono l’unico con questa perversa idea e la cosa mi carica ancora di più.
Siamo a giovedì 12 maggio 2011 ore 17.30; arrivo a casa dal lavoro, completo lo zaino e con sci e scarponi monto in moto e mi porto in fondo alla Val Fontana. Appena mi fermo inizia a piovere e mi domando cosa ne faro’ degli sci, visto che i prati verdi abbondano anche in alto….
Beh mi incammino sotto la pioggia che aumenta sempre di più e dopo mezz'ora l'acqua mi scorre per tutto il corpo. Per fortuna la neve spunta dopo i 2200m e mi sento sollevato sia per il peso minore dello zaino senza gli sci, sia per il loro utilizzo. Con gli sci ai piedi si va bene, anche se la neve è zuppa d’acqua e cede al mio peso; senza sci non avrei fatto un metro….
La sera avanza e devo raggiungere il rifugio Cederna prima di notte. Arrivo infatti con il primo buio e piove ancora (ore 21.30). Entro, accendo la stufa, mi lascio asciugare dal suo calore, mangio qualcosa e mi metto in branda sperando nel bel tempo delle previsioni e che i vestiti siano un po’ asciutti al mattino.
Ore 3.45 il cielo è stellato per cui si va, non ci sono più scuse; colazione, mi preparo per bene e sci ai piedi salgo il ripido e duro canale che porta al Passo del Forame (2833m). Arriva il primo sole e mi illumina di speranze e coraggio; mollo gli sci, prendo ramponi e picche e mi porto sotto la parete nord e verso le 7.00 parto dal punto da me scelto a tavolino.
Beh che dire: salgo, il ghiaccio è morbido, mi diverto e andrei avanti all’infinito… cosa vuoi di più? Seguo una serie di goulotte e mi porto a ridosso della cresta occidentale...
Apnea
Pizzo Painale (3248m) – Gruppo dello Scalino – Alpi retiche
Prima salita dal versante nord al Pizzo Painale effetuato da francesco Forni il 13/05/2011
Rifugio d’appoggio: Cederna-Maffina non costudito (2583m)
La via: Le condizioni della parete erano ottime per quanto riguarda il ghiaccio ma pessime per le parti di misto. La neve era inconsistente per il troppo caldo e la parte di cresta finale è stata faticosa. (2h30 + 1h di cresta). Ho lasciato due chiodi in via in due salti di roccia dove mi sono protetto con longe; per il resto sono salito in piolet traction senza corda. Il ritorno dalla parete orientale fino al Passo del Forame (2833mt) per le troppe cornici instabili e la neve pessima è stato fatto quasi sempre in sicura lasciando per strada un po’ di materiale e tutte le energie che mi erano rimaste.(4h).
APNEA di Francesco "Mappa" Forni
Per quanto riguarda il Painale, non è da ieri che ci penso e per cui sono molto sollevato per averlo fatto... Tre anni fa ho provato in pieno inverno dalla Val di Togno ma il freddo e il brutto tempo nonché la troppa neve mi hanno fatto tornare indietro dopo pochi metri. Per cui il periodo doveva essere in primavera…
Spiando la parete dal Pizzo Scalino spesso la vedevo sempre troppo carica di neve. Fatto sta che un tentativo doveva essere fatto quest’anno ed ero determinato nel provarci, la consideravo ormai una questione tra me e la parete.
Lascio passare il MelloBlocco con tutta la festa che si fa e poi decido di aspettare il momento giusto. Non nascondo che proprio guardando un po’ di video boulder del Maspes leggo che lui e Popi Miotti (che considero due amici e rispetto moltissimo) avevano appena provato una salita alla nord del Painale e non era la prima volta. Un po’ sorpreso dalla notizia mi rendo conto che non sono l’unico con questa perversa idea e la cosa mi carica ancora di più.
Siamo a giovedì 12 maggio 2011 ore 17.30; arrivo a casa dal lavoro, completo lo zaino e con sci e scarponi monto in moto e mi porto in fondo alla Val Fontana. Appena mi fermo inizia a piovere e mi domando cosa ne faro’ degli sci, visto che i prati verdi abbondano anche in alto….
Beh mi incammino sotto la pioggia che aumenta sempre di più e dopo mezz'ora l'acqua mi scorre per tutto il corpo. Per fortuna la neve spunta dopo i 2200m e mi sento sollevato sia per il peso minore dello zaino senza gli sci, sia per il loro utilizzo. Con gli sci ai piedi si va bene, anche se la neve è zuppa d’acqua e cede al mio peso; senza sci non avrei fatto un metro….
La sera avanza e devo raggiungere il rifugio Cederna prima di notte. Arrivo infatti con il primo buio e piove ancora (ore 21.30). Entro, accendo la stufa, mi lascio asciugare dal suo calore, mangio qualcosa e mi metto in branda sperando nel bel tempo delle previsioni e che i vestiti siano un po’ asciutti al mattino.
Ore 3.45 il cielo è stellato per cui si va, non ci sono più scuse; colazione, mi preparo per bene e sci ai piedi salgo il ripido e duro canale che porta al Passo del Forame (2833m). Arriva il primo sole e mi illumina di speranze e coraggio; mollo gli sci, prendo ramponi e picche e mi porto sotto la parete nord e verso le 7.00 parto dal punto da me scelto a tavolino.
Beh che dire: salgo, il ghiaccio è morbido, mi diverto e andrei avanti all’infinito… cosa vuoi di più? Seguo una serie di goulotte e mi porto a ridosso della cresta occidentale...
Apnea
Pizzo Painale (3248m) – Gruppo dello Scalino – Alpi retiche
Prima salita dal versante nord al Pizzo Painale effetuato da francesco Forni il 13/05/2011
Rifugio d’appoggio: Cederna-Maffina non costudito (2583m)
La via: Le condizioni della parete erano ottime per quanto riguarda il ghiaccio ma pessime per le parti di misto. La neve era inconsistente per il troppo caldo e la parte di cresta finale è stata faticosa. (2h30 + 1h di cresta). Ho lasciato due chiodi in via in due salti di roccia dove mi sono protetto con longe; per il resto sono salito in piolet traction senza corda. Il ritorno dalla parete orientale fino al Passo del Forame (2833mt) per le troppe cornici instabili e la neve pessima è stato fatto quasi sempre in sicura lasciando per strada un po’ di materiale e tutte le energie che mi erano rimaste.(4h).
Note:
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