Orca, nuova via alla Punta Dura di Manuel e Simon Gietl sopra la Valle di Anterselva
Già dieci anni fa Simon Gietl e suo fratello Manuel Gietl hanno tentato di salire l’evidente parete bianca, liscia e ripida, della Durrer Spitze. Con le sue nere strisce d'acqua si vede ad occhio nudo già dalla valle, ed è da qui che deriva anche il nome di Orca. Nell'autunno del 2009 i due erano riusciti ad aprire soltanto i primi due tiri; due blocchi delicati, apparentemente instabili, alla seconda sosta li avevano costretti a desistere. Si sono calati e hanno abbandonato il progetto.
Ci sono voluti quasi dieci anni per ritornare su quella montagna e completare il progetto. I due blocchi in sosta non rappresentavano più un grosso ostacolo. Infatti, dopo diversi tentativi di disgaggio i fratelli si sono resi conto che sono incastrati così bene da poterli scavalcare senza problemi.
Una ripida fessura sul terzo tiro ed un passaggio chiave sul sesto tiro hanno dato del filo da torcere, mentre il resto della via segue una logica serie di fessure ed alcuni piccoli tetti. La via è protetta in maniera tradizionale, con chiodi da roccia oppure nuts e friends, e su alcuni tratti le distanze tra le protezioni sono elevate. In particolare il secondo e terzo tiro richiedono una buona capacità di piazzare i dadi. La via offre un’arrampicata in fessura e nei diedri ripida e faticosa, ma molto gratificante. La roccia è simile al granito e molto buona, a volte persino di qualità eccellente.
I fratelli Gietl hanno completato la linea a fine agosto e sono tornati per la prima libera il 4 settembre. "Arrivati in cima" ha spiegato Simon "eravamo più che soddisfatti di aver chiuso questo bel progetto iniziato insieme dieci anni fa sopra la nostra Valle Anterselva."
Le difficoltà massime si aggirano attorno al IX-. Si consiglia ai ripetitori di portare con sé due set completi di friends e chiodi e martello.
Link: FB Simon Gietl, www.simongietl.it, Salewa