Nuove vie invernali in Croazia e Herzegovina
Balerina 70°, M4/50°, 300m (Rene Lisac e Krešimir Milas)
Nagazna direkt 55°,M3/40°, 220m (Lisac, Milas, Ratko Johan, Lada Lukinić, Matko Patekar)
Zimski cvijet 60°, M3/45°, 250m (Lisac, Milas, Johan, Lukinić, Patekar)
Minski cvijet 55°, M3/45° 180m (Milas, Johan)
Baletana 70°, M4/50° 280m (Lisac, Milas, Johan)
Come afferma Vedrana Simičevć, vale senz'altro la pena sottolineare che nella prima metà degli anni '90 questa zona è stata interessata dalla devastante guerra serbo-croata e che su queste montagne esiste ancora il pericolo di mine anti-uomo. Infatti, il Club Alpino Croato (Hrvatski Planinarski savez) considera questa zona pericolosa. Dunque, a chiunque fosse interessato ad arrampicare in questa zona si raccomanda di raccogliere informazioni aggiornate, contattando Milas Krešimir milasvegas@gmail.com oppure il famoso climber croato Borislav Aleraj borislav.aleraj@zg.t-com.hr.
Da notare che nello stesso periodo alcuni altri alpinisti croati si sono recati più a sud, sulla remota montagna Čvrsnica in Herzegovina dove Edo Retelj e Domagoj Laušić hanno aperto Kiflinu kosu rampu 55°, 300m, mentre è di Antonio Sunara e Željko Bockovac la via Alo, kusur momak! D- (75-85/45-60, 300m). Secondo Peter Miksa, il redattore del sito friko.si, l'arrampicata in questa zone "è molto eccitante, remota e ricorda al misto e le vie di ghiaccio che si trovino sul Ben Nevis in Scozia."
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