Monte Škrlatica, prime invernali in Slovenia per Matej Arh e Klemen Gerbec
Oltre i confini della Slovenia, Škrlatica non è una montagna particolarmente nota. Con i suoi 2740m di altezza, è in ogni caso la seconda montagna più alta della Slovenia - e la terza di tutte le Alpi Giulie - ma la cosiddetta "Regina delle Giulie" probabilmente soffre in popolarità per la sua vicinanza al “Re" di tutto il massiccio, il monte Triglav.
Salita per la prima volta nel 1880 da Julius Kugy, Andrej Komac e Matija Kravanja, il Monte Škrlatica rappresenta una bella sfida anche per gli standard odierni. L’avvicinamento è lungo e faticoso, non ci sono rifugi nei quali riposarsi e, peggio di tutto, gran parte del suo calcare è friabile. In inverno però questa roccia si congela e la parete nord si trasforma in un fantastico parco giochi per il misto moderno. Gli alpinisti sloveni Klemen Gerbec e Matej Arh avevano notato questa evoluzione e lo scorso dicembre hanno effettuato due importanti prime salite invernali che forse danno alla montagna un po' del riconoscimento che merita.
Il 4 dicembre il 24enne Gerbec e il 23enne Arh hanno salito una evidente linea invernale sul lato destro della parete. Viste le buone condizioni della parete, hanno salito slegati i 500m di via prima di gradarla IV / AI4 e chiamarla Škripaška Smer. Solo in seguito si sono resi conto di aver inavvertitamente condiviso la parte superiore con una delle poche vie estive esistenti, Spominska Smer Brede Rinaldo in Janje Krivic. La notizia della salita invernale si è diffusa rapidamente e la via è stata ripetuta quasi subito, ma le cordate successive hanno riferito che la linea era diventata molto più difficile già dopo pochi giorni.
Gerbec e Arh sono ritornati il 18 dicembre e hanno scelto una bellissima linea lungo lo spigolo centrale. Gerbec aveva in mente questa linea già da più di tre anni, ma nonostante le ricerche non sapeva con certezza se fosse già stata salita in estate. "La linea però è così evidente" ci ha spiegato Gerbec "che non credevo non fosse mai stata salita". Infatti, la conferma è arrivata quando sul secondo tiro hanno trovato un vecchio chiodo.
Gerbec e Arh hanno temporaneamente chiamato la via Severna Grapa, poi però "Dopo che la nostra salita è stata pubblicata, Alojz Novak ci ha dato le informazioni che cercavamo. La via era stata aperta nel settembre 1969 da lui e Milano Füle, e l’avevano chiamato Rdeča Megla che in sloveno significa nebbia rossa. Abbiamo probabilmente effettuato la prima salita invernale." Gerbec e Arh hanno salito i 600m in 8 ore e hanno lasciato soltanto un chiodo sul passaggio chiave, ed un altro all’ultima sosta nella parte superiore della via, dove questa si unisce alla via originale di Kugy.
Conferma della bellezza della via, gradata complessivamente IV/4+, M5+ dagli sloveni, viene dagli italiani Alberto Giassi ed Enrico Mosetti che hanno effettuato la prima ripetizione 11 giorni più tardi