Mello's Moon, nuova cascata in Val di Mello
Il 16/01/2009 Fabio Salini e Manuel Panizza hanno realizzato la prima salita di Mello's Moon (180m, III-5+) una colata di ghiaccio sottile e di difficile formazione sulla parete di fronte a Cascina Piana (Val di Mello – Val Masino).
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Manuel Panizza sulla L2 di Mello’s Moon
arch. Fabio Salini
Mello’s Moon è di quelle cascate evanescenti che si fanno attendere e anche quando arrivano, ovvero si “formano”, non sono mai così corpose e complete da far stare tranquilli. Devi tenerle d'occhio a lungo e scegliere il momento giusto per salirle. Così hanno fatto Fabio Salini e Manuel Panizza che, con l'uso di 5 fix, hanno superato i 180m di questa bella, ma anche paurosa, “crosta” di ghiaccio appiccicata alla roccia con difficoltà di III-5+. E' lo stesso Salini a raccontarci come è andata.
Mello’s Moon by Fabio Salini
Da qualche inverno una cascata che non vuole saperne di formarsi completamente, fa mostra di sé di fronte a Cascina Piana. Questo sembra essere l’anno giusto, anche se pare essere una crosta, ma almeno tocca terra. Il problema non sembra prestarsi a soluzioni tradizionali; lo spessore del ghiaccio ci suggerisce di provare a salire con trapano e fix del dieci. Lasciata Cascina Piana in breve siamo alla base del problema.
Già dalle prime battute, complice la poca voglia di cominciare ad utilizzare il trapano, capiamo che sarà una lunga giornata. La prima lunghezza è corta e non difficile, ma lo spessore del ghiaccio non ci permette di assicurarci con le viti, ad eccezione di una corta che entra per due terzi. Il secondo tiro invece è impegnativo e sempre con ghiaccio sottile.
Dopo i primi quattro fix posti da Panizza avviene il cambio: il ghiaccio che fino a quel punto si presentava sottile, ma comunque incollato al granito, cambia atteggiamento e pur rimanendo di spessore ridotto ora si stacca dalla roccia. Al cambio del ghiaccio segue un cambio di comando, così è Salini ad arrancare fino in sosta, aggiungendo un quinto e ultimo fix nella L2.
Dopo otto ore di lavoro ci rimangono gli ultimi sessanta metri. Il ghiaccio si presenta ancora diritto, ma ora più spesso. Panizza in pochi minuti di lavoro straordinario, viene a capo del problema. Al ritorno sulle abalakove ci godiamo la Valle illuminata dalle stelle.
Fabio Salini
Mello’s Moon by Fabio Salini
Da qualche inverno una cascata che non vuole saperne di formarsi completamente, fa mostra di sé di fronte a Cascina Piana. Questo sembra essere l’anno giusto, anche se pare essere una crosta, ma almeno tocca terra. Il problema non sembra prestarsi a soluzioni tradizionali; lo spessore del ghiaccio ci suggerisce di provare a salire con trapano e fix del dieci. Lasciata Cascina Piana in breve siamo alla base del problema.
Già dalle prime battute, complice la poca voglia di cominciare ad utilizzare il trapano, capiamo che sarà una lunga giornata. La prima lunghezza è corta e non difficile, ma lo spessore del ghiaccio non ci permette di assicurarci con le viti, ad eccezione di una corta che entra per due terzi. Il secondo tiro invece è impegnativo e sempre con ghiaccio sottile.
Dopo i primi quattro fix posti da Panizza avviene il cambio: il ghiaccio che fino a quel punto si presentava sottile, ma comunque incollato al granito, cambia atteggiamento e pur rimanendo di spessore ridotto ora si stacca dalla roccia. Al cambio del ghiaccio segue un cambio di comando, così è Salini ad arrancare fino in sosta, aggiungendo un quinto e ultimo fix nella L2.
Dopo otto ore di lavoro ci rimangono gli ultimi sessanta metri. Il ghiaccio si presenta ancora diritto, ma ora più spesso. Panizza in pochi minuti di lavoro straordinario, viene a capo del problema. Al ritorno sulle abalakove ci godiamo la Valle illuminata dalle stelle.
Fabio Salini
Scheda Mello’s Moon - Val di Mello - Masino | |
Note:
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