Marmolada: 40 anni per il Falier, prima invernale per Ruggero Zardini e Alessandro Rudatis
Il 10 gennaio 2015 Ruggero Zardini, del Gruppo Scoiattoli di Cortina, e l'agordino Alessandro Rudatis hanno ripetuto in prima invernale la via 40 anni per il Falier (7c+, 380m) sulla grande parete Sud della Marmolada, tempio dell'arrampicata dolomitica e non solo.
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Ruggero Zardini e Alessandro Rudatis nel corso della prima invernale sulla via 40 anni per il Falier (Marmolada, Dolomiti)
archivio R. Zardini, A. Rudatis
"La linea di questa via è impressionante, già dalla malga vedi la fessura che taglia l'impressionante pilastro". A dirlo sono Roland Mittersteiner e Oliver Renzler. La via è quella "40 anni per il Falier" aperta, nel 1993 sulla parete Sud della Marmolada, da Igor Koller e Dino Kuran e di cui lo stesso Mittersteiner e Renzler hanno effettuato la prima libera nell'agosto 2010. Ora è arrivata anche la prima invernale di questi intensi 380 metri di scalata che percorrono il pilastro del "Dorso dell'Elefante". Gli autori, in 7 ore e mezza, sono il cortinese, e Scoiattolo di Cortina, Ruggero Zardini e l'agordino Alessandro Rudatis. Ma prima di lasciarvi al loro breve report vogliamo sottolineare un particolare: i due hanno deciso di fare questa salita al parcheggio di Malga Ciapela dove si erano dati appuntamento semplicemente per "fare un giro sulla Sud"...
40 ANNI PER IL FALIER - prima invernale. Il report di Ruggero Zardini e Alessandro Rudatis
"I primi di dicembre chiamo il Bobo: “Bobo dai che andiamo a fare un giro in Marmolada.” “Sarebbe bello, sentiamoci dopo le vacanze di Natale.” Venerdì 9 gennaio ci troviamo al parcheggio del camping di malga Ciapela verso le 20, dopo pochi convenevoli pensiamo a cosa fare domani e il pensiero va a 40 anni per il Falier, magnifica via che abbiamo già salito entrambi in libera nel 2011 e ci riporta alla mente i bei momenti vissuti insieme su questa linea. Siamo entusiasti di fare un giro in inverno sulla sud e pensiamo che la 40 anni sia adatta per una salita veloce visto che la via finisce sulla cengia mediana. Quattro chiacchiere due sorsi di grappa e presto è mattina.
Colazione e alle 6 ci avviamo verso la val Ombretta accompagnati da un vento caldo che salendo diventa sempre più freddo e intenso. Alla luce delle frontali arriviamo al canale che porta all’ attacco della via. Dopo qualche passaggio su salti di roccia ghiacciati, che ci danno la sveglia, decidiamo di legarci visto che siamo senza ramponi e i primi 30 metri sono molto sporchi. L’umore di entrambi è alto e sentiamo che vivremo una giornata di divertimento circondati da un ambiente a noi molto caro reso un po’ più selvaggio dall’inverno.
La via ci sembra perfetta, partiamo decisi, ma ben presto ci accorgiamo che non è così, ci troviamo a scalare tratti bagnati e sporchi di neve. Per fortuna dove iniziano le difficoltà maggiori la parete è asciutta, saliamo velocemente i tiri più impegnativi con movimenti non sempre eleganti anzi... Ogni tanto si sente qualche "occhio"...
Le ore come sempre passano veloci, il sole è ancora alto anche se oscurato dalle nuvole, dobbiamo muoverci se non vogliamo scendere col buio, ci diamo un tempo limite e alle 15 e 45 siamo in cengia alla fine della via, ci abbracciamo felici per aver trascorso insieme un'altra magnifica giornata . Giù le corde facciamo la discesa velocemente e in un attimo siamo agli zaini attraversiamo i canali e ci godiamo gli ultimi momenti di luce con i pensieri rivolti alla nostra giornata e alla prossima salita da fare."
Ruggero Zardini (Gruppo Scoiattoli Cortina) e Alessandro Rudatis
40 ANNI PER IL FALIER - prima invernale. Il report di Ruggero Zardini e Alessandro Rudatis
"I primi di dicembre chiamo il Bobo: “Bobo dai che andiamo a fare un giro in Marmolada.” “Sarebbe bello, sentiamoci dopo le vacanze di Natale.” Venerdì 9 gennaio ci troviamo al parcheggio del camping di malga Ciapela verso le 20, dopo pochi convenevoli pensiamo a cosa fare domani e il pensiero va a 40 anni per il Falier, magnifica via che abbiamo già salito entrambi in libera nel 2011 e ci riporta alla mente i bei momenti vissuti insieme su questa linea. Siamo entusiasti di fare un giro in inverno sulla sud e pensiamo che la 40 anni sia adatta per una salita veloce visto che la via finisce sulla cengia mediana. Quattro chiacchiere due sorsi di grappa e presto è mattina.
Colazione e alle 6 ci avviamo verso la val Ombretta accompagnati da un vento caldo che salendo diventa sempre più freddo e intenso. Alla luce delle frontali arriviamo al canale che porta all’ attacco della via. Dopo qualche passaggio su salti di roccia ghiacciati, che ci danno la sveglia, decidiamo di legarci visto che siamo senza ramponi e i primi 30 metri sono molto sporchi. L’umore di entrambi è alto e sentiamo che vivremo una giornata di divertimento circondati da un ambiente a noi molto caro reso un po’ più selvaggio dall’inverno.
La via ci sembra perfetta, partiamo decisi, ma ben presto ci accorgiamo che non è così, ci troviamo a scalare tratti bagnati e sporchi di neve. Per fortuna dove iniziano le difficoltà maggiori la parete è asciutta, saliamo velocemente i tiri più impegnativi con movimenti non sempre eleganti anzi... Ogni tanto si sente qualche "occhio"...
Le ore come sempre passano veloci, il sole è ancora alto anche se oscurato dalle nuvole, dobbiamo muoverci se non vogliamo scendere col buio, ci diamo un tempo limite e alle 15 e 45 siamo in cengia alla fine della via, ci abbracciamo felici per aver trascorso insieme un'altra magnifica giornata . Giù le corde facciamo la discesa velocemente e in un attimo siamo agli zaini attraversiamo i canali e ci godiamo gli ultimi momenti di luce con i pensieri rivolti alla nostra giornata e alla prossima salita da fare."
Ruggero Zardini (Gruppo Scoiattoli Cortina) e Alessandro Rudatis
SCHEDA VIA 40 ANNI RIFUGIO FALIER | |
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