Markus Pucher in solitaria sul Cerro Torre in piena bufera
Iniziamo il 2015 come si deve, con un botto, ovvero con la salita in solitaria da parte di Markus Pucher della Via dei Ragni sul Cerro Torre in Patagonia che viene descritta sul sito Pataclimb di Rolando Garibotti come "una delle salite più strazianti nella storia dell'alpinismo in Patagonia." Il motivo per questa descrizione sta nel fatto che l'alpinista austriaco era salito sabato 27 dicembre 2014, durante una feroce tempesta che aveva costretto tutti gli altri alpinisti nel massiccio a desistere.
Mentre il racconto della salita è pubblicato sul sito, i dettagli sono: partenza da Filo Rosso alle 6 di mattina, salita fino all'Elmo, poi la headwall, la lotta per la sopravvivenza sull'ultimo tiro al centro della tempesta per raggiungere la cima alle 7 di sera. Poi la discesa con soltanto tre viti da ghiaccio, una corda di 7mm in diametro da 60 metri ed una rovinosa caduta che è riuscito a fermare 2 metri dal bordo della parete sud, alta 1300m... Dopo 25 ore Pucher è rientrato, miracolato, al bivacco al Filo Rosso e dopo aver mangiato ha iniziato la marcia di 12 ore per ritornare a El Chalten.
Già nel gennaio del 2013 Pucher aveva fatto parlare di se con la straordinaria solitaria della Via dei Ragni in sole 3 ore e 15 minuti dal suo bivacco dal Colle della Speranza. Pubblicheremo un approfondimento a breve, nel frattempo vi lasciamo con le prime parole che Pucher ci ha inviato oggi: "La salita non era programmato. Volevo semplicemente vedere quanto si riesce a salire il Cerro Torre quando il tempo è brutto. Sono riuscito a salire fino in cima. Nessuno credeva fosse possibile, tranne me."
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