Marc-André Leclerc, prima solitaria invernale della Torre Egger in Patagonia
Il canadese Marc-André Leclerc ha infiammato il mondo alpinistico con una veloce, prima solitaria invernale della Torre Egger in Patagonia. Salita per la prima volta nel 1976 dagli statunitensi Jim Donini, John Bragg e Jay Wilson, la prima invernale di questa cima di 2685m è stata effettuata nel 2010 dagli svizzeri Stephan Siegrist, Dani Arnold e Thomas Senf, e fino ad ora non era mai stata salita in solitaria nella stagione più fredda.
Leclerc aveva tentato la solitaria invernale della Torre Egger pochi giorni fa, partendo il 10 Settembre 2016, ma dopo un bivacco circa quattro tiri sotto la vetta è stato costretto a ritirarsi la mattina dopo a causa delle forti nevicate. Secondo le informazioni pubblicate su Patagonia Vertical, Leclerc è tornato in valle giovedì scorso e ha bivaccato nel campo Niponino, poi venerdì ha spostato il suo campo sul ghiacciaio sotto la parete est della montagna.
Partendo alle 2:45 del mattino di sabato, Leclerc ha salito circa 300 metri di terreno nuovo a destra della linea scelta da Bruno De Donà e Giuliano Giongo nel 1980, prima di seguire la linea del suo tentativo precedente, ovvero il "concatenamento invernale" che porta alla via Titanic a metà parete. Ciò ha comportato la salita sotto minaccioso un seracco ed un lungo tiro di misto di M5 A1, mentre sulla parte alta della via Leclerc ha arrampicato per la maggior parte in libera. In alcuni tratti su roccia il canadese ha scalato con le le scarpette d’arrampicata, poi si è rimesso gli scarponi e ramponi e, dove necessario, ha arrampicato in artificiale. Alle 6 di sera ha raggiunto la cima e dopo aver arrampicato in discesa lungo l’ultimo tiro si è calato direttamente dal bordo della headwall utilizzando delle soste Abalakov. Questa discesa diretta gli ha permesso di far ritorno alla tenda alle 23:00, dopo sole 21 ore dalla partenza.
Leclerc si è presentato sulla scena internazionale nel febbraio 2015 con la sua solitaria del concatenamento ‘Corkscrew’ sul Cerro Torre. Nel gennaio 2015, insieme a Colin Haley, ha attraversato da sud a nord le cime del Cerro Torre, Torre Egger, Punta Herron e Cerro Standhardt, mentre nell’ottobre 2015 ha effettuato un’altra audace solitaria: il concatenamento delle vie Tomahawk e Excocet sulla Aguja Standhardt. Giusto per mettere le cose nel giusto contesto: la sua ultima salita è stata descritta dal suo compagno di cordata Colin Haley - uno che ne sa d’arrampicata in Patagonia e che nel gennaio 2016 aveva effettuato la prima solitaria della Torre Egger - in questo modo: "Questa salita mi ha davvero colpito. Marc-André sta rapidamente lasciando tutti gli altri dietro a sé in questo regno dell'arrampicata ... "
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