Langdung: nuova via nell'Himalaya Nepalese

A fine ottobre gli alpinisti spagnoli Pablo Ruix (Blín), Jesús Ibarz e Edu Recio hanno aperto una nuova via sul Langdung (6357 m) sopra la valle del Rolwaling in Nepal. Il racconto di Ibarz sulla loro via Bihâna (6c+, 1500 m, ED+).
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Langdung (6357m), Rolwaling Valley, Himalaya: Jesús Ibarz, Edu Recio e Pablo Ruix sulla cresta sommitale il 28/10/2018
archivio Jesús Ibarz, Edu Recio, Pablo Ruix

Ci sono voluti tre giorni per raggiungere il villaggio di Na, da cui abbiamo iniziato a portare il materiale sul ghiacciaio Ripimo dove abbiamo istallato il campo base a 5100 metri. Il nostro obiettivo originale era salire la parete sud del Dragnag-Ri, 6801 m. Una parete di 1300m con un accesso difficile però, che implicava quindi una logistica troppo faticosa per il tempo a nostra disposizione. Per questo motivo, e dopo aver seguito i consigli di Mikel Zabalza, ci siamo diretti verso il Langdung.

Si tratta di un montagna di 6357 metri situata alla fine di un remoto ghiacciaio, al confine con il Tibet, che era rimasto vergine fino all’ultimo inverno, durante il quale una team di guide nepalesi aveva effettuato la prima salita (ndr, Via Namaste, parete SE e creste SE, Dawa Sherpa Gyalje, Dawa Sherpa Yangzum, Nima Sherpa Tenji, Pasang Sherpa Kidar, stile alpino, 5 giorni novembre/dicembre 2018).

Ignorare questa parete di rosso granito che dall'alba splendeva al sole è impossibile. È una montagna imponente con un parete di granito di circa 500 metri seguita da una cresta di oltre 1000 metri. Era questo il nostro obiettivo.

Ci sono voluti 6 giorni per completare tutta la via. Il primo giorno abbiamo effettuato l'avvicinamento da Na al campo base, durante il secondo giorno abbiamo spostato la tenda al campo base avanzato. Il terzo giorno abbiamo portato il materiale in parete e abbiamo salito diversi tiri, tra i quali anche quello più difficile di tutta la via: un camino friabile di 6c+ che Blin ha risolto come se fosse vicino a terra. Quella notte abbiamo dormito di nuovo giù in tenda, dove la temperatura è scesa a -16 gradi.

Il giorno seguente abbiamo lasciato la tenda alle 3:00 del mattino, così all'alba stavamo già salendo i tiri sulla parte superiore della via, con difficoltà tra V+ e 6b. Verso le 11 abbiamo raggiunto l'inizio della cresta, dove si alternavano sezioni di ghiaccio e roccia, con condizioni che variavano molto a seconda dell’esposizione della cresta.

Dopo diverse ore di scalata la cresta sembrava ancora non finire mai. Sezioni di IV e V, ed altri con roccia di pessima qualità, hanno reso la scalata davvero delicata. Inoltre, non essendo molto ben acclimatati, eravamo consapevoli della quota che aumentava ad ogni nostro passo.

Dalla cresta siamo riusciti a vedere la vicina valle del Khumbu, con vette come l'Everest, il Lhotse e più a nord il Cho Oyu. La vista era incredibile. Abbiamo raggiunto la cima, esausti, intorno alle 16:00. La nostra idea era di seguire la cresta nuovamente e scendere da dove eravamo saliti ma, a causa della sua lunghezza, abbiamo deciso di cambiare piani e scendere in doppia verso il ghiacciaio lungo un canale sul versante ovest.

La discesa si è rivelata molto lunga e quello che sembrava un rapido ritiro si è trasformato in innumerevoli corde doppie. Più in basso scendevamo, peggiore diventava la roccia. Così, verso le 23.00 e dopo circa 18 doppie, abbiamo raggiunto la terminale da dove abbiamo continuato a scendere per raggiungere al più presto il calore della nostra tenda. Sul ghiacciaio siamo finalmente tornati in tenda, raggiunta dopo diverse doppie ancora, alle 12 di notte, dopo 21 ore di incredibile ma faticosa salita.

Langdung, Rolwaling Valley, Nepal, Himalaya

Bihâna (Amanecer)
Prima salita: Jesús Ibarz, Edu Recio e Pablo Ruix 28/10/2018
6c+, 1500 m, ED+

Link: FB Jesús Ibarz, Tulson Tolf




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