Ines Papert ripete Ritter der Kokosnuss alla Breitwangflue, Kandersteg
RITTER DER KOKOSNUSS di Ines Papert
Per due anni ho sognato di ripetere questa linea incredibilmente strapiombante. Robert Jasper ha raccontato la sua esperienza della prima salita nel cortometraggio di Hans Hornberger, le sue parole "roccia friabile" e "protezione non buone" hanno subito istillato in me grande rispetto, ma ero anche curiosa di vedere con i miei occhi le enormi stalattiti che pendevano minacciosamente da quell' erto tetto.
Finalmente dalla Svizzera ho ricevuto la tanta attesa telefonata da Rachel Schelb e Thomas Senf: le condizioni del Breitwangflue non erano ideali, ma comunque sufficientemente buone per fare un primo tentativo. Per smettere finalmente di essere ossessionata dal pensiero di questa via ho deciso di partire per Kandersteg.
La mattina del 23 gennaio 2015 Rachel Schelb ed io eravamo sotto il gigantesco tetto per iniziare a guadagnare, centimetro su centimetro, di questo impegnativo test psicologico. Mentre salivo il primo tiro di M9 si è rotta improvvisamente una presa e sono caduta dolorosamente contro uno degli enormi ghiaccioli sottostanti. Il ghiaccio si è rotto, fortunatamente la mia schiena no! Sono salita fino in sosta e poi ho affrontato il successivo tiro di M12 prima di abbandonare il mio primo tentativo. Ma nella mia mente già lo sapevo già: presto sarei tornata!
Due giorni di riposo hanno aiutato ad alleviare il dolore delle mie costole ferite e così il 26 gennaio siamo tornati, questa volta insieme al fotografo Thomas Senf. L'atmosfera era molto rilassata e durante l'avvicinamento abbiamo riso e scherzato in continuazione, nonostante il grande carico di attrezzatura fotografica di Thomas. Abbiamo anche cercato di battere il nostro record di avvicinamento – meglio non menzionare i tempi a questo punto! Eravamo talmente contenti che non c'era spazio per paure o dubbi e, spinta dagli altri due, ho iniziato la via.
Ho salito il primo tiro di M9 senza cadere, esattamente come il secondo tiro di M12 attraverso il grande tetto. Per il successivo tiro di M9 ho dovuto fare pieno affidamento nelle mie capacità di arrampicare a-vista, ma i miei piedi scivolavano dalle prese, gli agganci di piccozza non erano buoni e mi sono trovata sospesa sopra il vuoto per dei secondi, al limite delle mie forze. Ma poi, grazie alla mia grinta e determinazione, sono riuscita ad uscire dal tetto e raggiungere una sottile striscia di ghiaccio sul bordo. Seguivano alcuni movimenti delicati, poi tutto ad un tratto sono stata inghiottita in una doccia di neve fredda e ghiaccio. Ma questo non ha fatto alcuna differenza, ce l'avevo fatta, ero al sicuro, una sensazione incredibile! Da sotto, Rachel e Thomas si sono congratulati ed erano felici come me! In momenti come questi è bello sapere che sei con dei buoni amici!
Abbiamo festeggiato il mio successo con l'amica svizzera Mary Ebneter, quella sera stessa. Un'ottima cena è stata accompagnata da un sacco di tabacco e di whisky. Quest'ultimo è stato un buon allenamento per il mio prossimo viaggio in Scozia... Lì, il 21 febbraio durante il "Fort William Mountain Festival", tengo una serata e, naturalmente, andrò ad arrampicare!
Congratulazioni a Robert Jasper per questa fantastica via e il duro lavoro necessario per aprirla. Credo che le difficoltà tecniche suggerite da lui siano corrette, anche se personalmente non ho trovato le protezione così malvagie. In ogni caso, "Ritter der Kokosnuss" è da considerarsi una sfida vera e propria.
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