Gran Sasso: Ultimatum alla Terra, probabile prima ripetizione
Erano da poco passate le quattordici del 17 luglio del 1999 quando, Piero Ledda ed io uscimmo dall’ultimo tiro di Ultimatum alla Terra. Eravamo davvero contenti di aver aperto una via come quella, in uno stile pulito, da vecchi tempi, veloci come due missili terra-parete-vetta. Come nostra abitudine ci stringemmo la mano e dissi queste testuali parole: “Tanto una via del genere nessuno la ripeterà mai!”
Ultimatum alla Terra perché ci sentivamo dei marziani. I normali terrestri facevano sentieri, ferrate e vie superclassiche sul Corno Piccolo - o giù di lì – mentre noi eravamo esploratori sulla Luna, astronauti con l’imbrago i chiodi ed i friend. Perché la Ovest della Vetta Orientale è una parete lunare, strana, incompresa, lunatica - appunto.
Ultimatum anche perché sono una vecchio appassionato di fantascienza ed ho la certezza che, prima o poi, qualcuno scenderà da noi dopo aver attraversato una frattura spazio temporale e ci dirà: “O mettete ordine a tutto ‘sto casino o vi terminiamo!”.
Dopo sedici anni qualcuno mi ha sementito ed ha ripetuto il nostro Ultimatum. Questo vuol dire che c’è gente che ancora apprezza l’alpinismo, quello alla vecchia maniera, senza trucco e senza inganno, fatto del classico VI° grado che ti fa sudare e stringere il culo – e che al confronto, il 6A in falesia fa ridere.
Grazie a Cristiano Iurisci, Stefano Supplizi e Luca Gasparini, per avermi dato modo di ammettere di aver sbagliato. Ora sta a loro, giovani, forti e motivati, diffondere il messaggio dell’Utimatum alla Terra... e speriamo che gli umani lo comprendano.
di Roberto Iannilli (vecchio viaggiatore delle pareti lunari e marziane del Gran Sasso).
Prima ripetizione (?) di Ultimatum alla Terra ED- 360mt VI
Gran bella via per l’intuito e la logica seguita dagli apritori. Una via a cinque stelle! In un ambiente meraviglioso e dimenticato: questo perche la maggior parte degli alpinisti che arrivano da queste parti vengono subito attratti dalla vasta parete Est del Corno Piccolo. E' vero sul famoso monolito passano alcune delle piu belle vie e la roccia è superlativa ma basterebbe girarsi per vedere un'altra immensa parete non paragonabile alla precedente ma capace di offrire tante emozioni. La Parete Ovest dell’anticima alla vetta orientale e una parete di oltre 300m di dislivello, di roccia che va dal buono al discreto, ed è solcata da diverse vie con difficoltà che arrivano fino al VI. I primi ad esplorare questa zona furono Franco Alletto e Franco Cravino nel 1959, i quali seguirono una linea lungo una serie di camini che ne facilitarono la salita visto che si arrampicava con gli scarponi. Oggi sarebbe impensabile un simile percorso, ma è proprio percorrendo queste vie che si "assapora" la storia dell’Alpinismo.
Luca Gasparini
SCHEDA: Ultimatum alla terra!, Gran Sasso