Filip Babicz in velocissima solitaria sull’Integralissima di Peuterey del Monte Bianco
Il 31 luglio Filip Babicz ha salito L'Integralissima di Peuterey nel massiccio del Monte Bianco in solitaria ed in un tempo assolutamente strabiliante di soltanto 17 ore. Come spiega l’alpinista di origina polacca, ma valdostano di adozione, la cosiddetta "Cresta più lunga delle Alpi" consiste nella "traversata della Cresta Peuterey nella sua completezza: dal fondovalle, dove nasce nei pressi del Torrente di Frêney, circa a 1840 m di altitudine, attraversando poi le creste di Mont Rouge, Tête de Chasseures, Aiguille Noire, Dames Anglaises, Aiguille Blanche, Grand Pillier d’Angle, Monte Bianco di Courmayeur fino alla vetta del Monte Bianco 4810m."
L’Integralissima era stata percorsa per la prima volta nel 1973 dalla cordata tedesca formata da Gottlieb Braun-Elwert e Rudi Kirmeier in tre giorni, dall' 11 al 13 luglio del 1973 e finora non era mai stata ripetuta. Si tratta di 8000 metri di sviluppo, 4000 metri di dislivello positivo e ben 900 metri di corde doppie sul terreno tecnico di alta montagna, e il tempo di Babicz - ripetiamolo, soltanto 17 ore - è talmente veloce che è difficile persino da immaginare.
In cima ha incontrato casualmente François Cazzanelli e Francesco Ratti, impegnati nel trittico del Frêney, poi dopo un’ora godendosi il momento, Babicz è sceso lungo la via normale francese. Questa volta con calma, giustamente. L’approfondimento seguirà a breve.