Dolmen di Rolando Larcher schiodata da ignoti

Sono stati tolti da ignoti i tre spit di Dolmen, il difficile monotiro 'semi-trad' aperto e liberato nel 2019 da Rolando Larcher sul Pilastro Menhir nella zona di Meisules dla Biesces (gruppo Sella), Dolomiti.
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Rolando Larcher su Dolmen, Pilastro Menhir, Meisules dla Biesces (gruppo Sella), Dolomiti
Matteo Pavana

Dunque, Dolmen, quel tiro aperto da Rolando Larcher sul Pilastro Menhir (Meisules dla Biesces, Dolomiti) nel 2017 e definito sempre da Larcher come "un tiro semi-trad" è stato schiodato e quindi privato di quei due spit piantati per rinforzare le soste (ma anche le calate) e di quell'unico spit piantato per attenuare un run out lungo il tiro chiave.

Va detto che quella zona compresa tra Sella e Passo Gardena - come ben ha precisato Pareti che ha dato notizia - è da sempre soggetta a questa visione diciamo "critica" sull'uso dello spit. Aggiungiamo anche che il tiro di cui trattasi è lungo 25 metri mentre la difficoltà proposta è di 8a con obbligatorio di 7c. Precisiamo inoltre che Larcher a suo tempo così ci aveva presentato la sua Dolmen: "Sapendo la repulsione agli spit dei "Gardenesi" nella zona delle Meisules dla Biesces, dopo averli comunque avvertiti.., ho deciso di provare ad aprire questo tiro dal basso nel mio consueto stile: trad al massimo e spit come ultimo rimedio." 

Appunto, come ci aveva raccontato lo stesso Larcher: "Si fa sosta su uno spuntone e c'è subito uno spit con anello, che serve per rinforzare la sosta e per la calata. Da lì si parte prima con un friend, poi una clessidra che protegge il primo runout che porta allo spit (il 2° ndr). Questo protegge il secondo runout con il passo chiave di 7c obbligatorio a tacche. Si prosegue in Dülfer e buchi con altri 4 Friends, dopo 2 clessidre, l'ultimo Friend ed infine ancora uno spit, il terzo, messo solo per indicare la sosta indipendente ed evitare che i ripetitori si buttino a pesce alla sosta di Menhir." 

Ovviamente la via nel frattempo è stata ripetuta e anche apprezzata. Tanto che a scoprire che i tre spit erano stati tolti è stato Michele Caminati, uno dei più forti climber trad italiani.

Cosa resta da dire? Prima di tutto che l'autore o gli autori della schiodatura sono ancora ignoti, e già questo, va da sé, non è proprio nobile. Poi si potrebbe aggiungere che queste non sono cose nuove e che evidentemente l'arrampicata (ma anche l'alpinismo) sembrano sempre fermi a quel dì lontano, cioè sembrano non far mai un passo in avanti. Quindi, quello che è successo a Dolmen non dovrebbe stupire. E forse non dovrebbe stupire anche per il modo, aldilà delle diverse "etiche", di come ciò è accaduto. Resta solo un po' di malinconia pensando a quella povera libertà che tutti i climber dichiarano di inseguire.

- Vai al post di Michele Caminati su Facebook




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