Correnti Galvaniche al Monte Gallo in Sicilia di Giorgio Consiglio e Bernardo Rivadossi
Dopo 5 giorni a girovagare con i local nelle loro nuove e stupende falesie nella zona orientale della Sicilia, giunge il momento che aspettavamo dall’inizio del viaggio: aprire una via sportiva sull’isola.
Giunti a Palermo il primo giorno andiamo in direzione Monte Pellegrino, nell’antro della Perciata, per ripetere la Banda del buco, una via con una forte esposizione che si sviluppa su una roccia lavoratissima e stupenda aperta da Rolando Larcher, Luca Giupponi e Nicola Sartori. Dopo aver salito la via ed esser rientrati all’attacco di essa, cerchiamo una possibilità sulla parete che ci entusiasmi, ma presto ci rendiamo conto che le linee più logiche erano già state aperte o tentate.
La mattina seguente quindi ci dirigiamo ad un’altra parete, sul Monte Gallo, che avevamo visto solo in foto. Parcheggiato il furgone partiamo per l’ispezione soltano con il binocolo e senza zaini puntando, dopo un veloce sguardo generale alla parete, all’evidente anfiteatro sulla destra dove la roccia forma un infinità di stalattiti su una parete strapiombante dai colori unici.
Arrivati alla base, guardiamo con il binocolo la traccia delle vie già esistenti e comincia a concretizzarsi una possibile linea logica che sale per tutta la parete.
Dopo alcune valutazioni, verso mezzogiorno decidiamo di tornare al furgone a prendere tutto il materiale necessario e, una volta risaliti, cominciamo ad aprire i primi tiri su una roccia lavoratissima.
E così, in 4 giorni consecutivi di lavoro, la via è aperta e liberata, con una linea che sale tutta la parete su una roccia davvero unica, passando da strapiombi fisici a passaggi tecnici, sempre in forte esposizione e mai banale, con il rumore del mare che fa da contorno.
Correnti Galvaniche è stata attrezzata con fix inox 316, qualche cordone, e soste con anello di calata per il rientro in corda doppia (obbligatorio). Sono necessari 11 rinvii e corde da 60 metri. Tutto il materiale è stato fornito dall’Associazione Camuna dei Graffiti Climbers.
di Giorgio Consiglio e Bernardo Rivadossi