Cerro Torre, Kennedy e Kruk e la Via del Compressore by fair means

Il 17/01/2012 Hayden Kennedy e Jason Kruk hanno salito la parete Sud-Est (quella della Via del Compressore) del Cerro Torre (Patagonia) per una linea “ by fair means” con difficoltà 5.11 A2. In discesa i due hanno effetuato la schiodatura di una parte rilevante della Via del Compressore aperta da Maestri nel 1970.
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Il Cerro Torre, Patagonia
Planetmountain

La notizia, già circolata con info parziali tre giorni fa in un post lanciato su Facebook da Colin Haley, è di quelle da prima pagina. Non solo per la sua evidente importanza come realizzazione ma anche per le sue implicazioni di “stile” e di “etica”. Sì, perché lo statunitense Hayden Kennedy e il canadese Jason Kruk, martedì scorso, hanno salito una linea che, con varianti, evita gran parte degli spit originali della via del Compressore aperta da Maestri nel 1970. Ovvero risolve quel progetto che da anni viene tentato e che per molti ha rappresentato, e rappresenta, una soluzione e una risposta etica ai tanto discussi spit (o più precisamente chiodi a pressione) di Maestri sulla Via del Compressore.

Secondo un aggiornamento postato ieri pomeriggio da Rolando Garibotti su SuperTopo, Kennedy e Kruk, partendo dal Col della Pazienza, hanno salito in sole 13 ore, con difficoltà fino a 5.11 ed un tratto di A2, questa linea che da molto tempo viene cercata e tentata per risolvere “by fair means” la parete sud est, cioè evitando di usare gli spit di Maestri. Si presume, scrive Garibotti, che abbiano usato alcune delle soste di Maestri e rinviato 5 spit: 4 della variante aperta da Salvaterra e Mabboni nel 1999 (come ricorda Salvaterra, loro avevano usato un solo spit per proteggersi sui tiri e gli altri in sosta) e 1 della variante di Chris Geisler e dello stesso Jason Kruk dell'anno scorso. Sarebbe più che abbastanza, ma non è finita: in discesa i due statunitensi avrebbero schiodato gran parte della via Maestri. Un atto che si può star sicuri mobiliterà ancora una volta la discussione in tutto il mondo dell'alpinismo, come del resto è già successo nel 2007 quando un'assemblea di alpinisti aveva votato a maggioranza per mantenere la Via del Compressore così com'era.

A questo punto ci sembra giusto riportare per intero la notizia come è stata postata da Rolando Garibotti, sicuramente la fonte che in questo momento è più attendibile. "Hayden Kennedy e Jason Kruk" scrive Garibotti "hanno eseguito una velocissima salita (13 ore dal Col della Pazienza fino in cima) della cresta SE del Cerro Torre per quello che da un po' di tempo viene definito come stile 'fair means', che implica di non usare le pazzesche scale di spit di Maestri. Presumiamo che abbiano utilizzato alcune delle soste di Maestri ma nei tiri hanno rinviato soltanto 5 spit, quattro piazzati da Ermanno Salvaterra durante il tentativo della sua variante del 1999 e uno piazzato da Chris Geisler sulla variante aperta assieme a Jason durante la scorsa stagione. Hanno seguito una linea identica a quella salita da Chris e Jason l'anno scorso, eseguendo un pendolo verso sinistra nel tiro finale di Chris, per connettere una serie di formazioni discontinue sui tre brevi tiri per raggiungere la cima (5.11+ e A2). Durante la discesa hanno schiodato una grande porzione della via del Compressore, inclusa tutta la headwall e uno dei tiri sottostante. La via del Compressore non esiste più."

Per la storia una linea "by fair means" lungo la cresta SE è stata cercata e tentata per molti anni. Inizialmente a cercare di passare in libera sulla tanto discussa Via del compressore è stato, nel 1968, un team Anglo-Argentino composto da Martin Boysen, Mick Burke, Pete Crew, Jose Luis Fonrouge e Dougal Haston. Il tutto è stato poi ripreso da Ermanno Salvaterra e Mauro Mabboni che, nel 1999, hanno aperto una variante a sinistra, evitando circa 200 spit originali. Nel 2007 questa bella variante è stata presa di mira dagli statunitensi Zach Smith e Josh Wharton che hanno aggiunto altri tiri in libera, sempre a sinistra della via di Maestri. Fino a giungere al febbraio 2011 quando i canadesi Chris Geisler e Jason Kruk (sempre lui) si sono dovuti arrendere a soli 40m dalla fine del parete terminale. Adesso sembra invece che il dado sia finalmente tratto… Anzi è chiaro che con la “schiodatura” si è andati ben oltre. Forse questo è un altro dei segni di quanto l'alpinismo stia attraversando una delle sue fasi di passaggio e cambiamento – le fasi in cui avvengono anche queste soluzioni “di forza”. E' l'alpinismo dell'etica e dello stile alpino che sta al di sopra di tutto, insomma. Sicuramente si scatenerà il dibattito!

In attesa di capirne e saperne di più... un'ultima annotazione di cronaca che in questo contesto rischia di diventare davvero marginale: lo scorso dicembre, durante il loro "riscaldamento" in Patagonia, Hayden Kennedy e Jason Kruk hanno salito la Punta Heron e Torre Egger; mentre il 1/01/2012 hanno anche aperto una nuova via, The Gentlemen's Club (900m, di cui 400m terreno vergine, fino al 7a) sulla Aguja de L'S.





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