Bruderliebe alla Sud della Marmolada, prima ripetizione per Alessandro Rudatis
Il 12 e 13 agosto 2015 Alessandro Rudatis, in cordata con Massimo Torricelli, ha realizzato la seconda salita in libera della bellissima e difficile Bruderliebe (800m, 19 tiri, max 8b/8b+) la via di arrampicata aperta e liberata, nel 2011, da Hansjörg Auer insieme al fratello Vitus sul Dorso dell'Elefante della parete Sud della Marmolada (Dolomiti).
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Alessandro Rudatis affronta il sesto tiro (8b) durante la prima ripetizione di Bruderliebe, Marmolada, Dolomiti effettuato il 12-13 agosto 2015 insieme a Massimo Torricelli
Pietro Bagnara
Quella di Alessandro Rudatis, fortissimo climber e alpinista agordino, è una bella salita e una prima ripetizione da incorniciare, per lo stile e per la via. Bruderliebe, infatti, è sicuramente tra le più impegnative, alpinistiche e belle linee (anche per la roccia) non solo della parete Sud della Marmolada. Un Hansjörg Auer entusisata, dopo l'apertura di Bruderliebe (ossia Amore fraterno), ci aveva parlato della bellezza di questa linea che si incunea tra quei due grandi pilastri della parete sud della Marmolada. Non aveva saputo resistere: anche se con la sua via aveva dovuto intersecare le vie “40 anni per il Falier” e “Verena Vinus”, doveva salire quei 19 tiri che presentano le difficoltà maggiori nella prima parte con il clou al sesto tiro gradato 8b/b+. Ma non c'è solo la difficoltà del grado, Auer ci aveva detto che aveva utilizzato un misto tra protezioni tradizionali, chiodi e spit. "Quasi tutte le soste hanno almeno uno spit ed un chiodo" aveva aggiunto "Mentre nella parte alta ho piantato tre chiodi sui tiri. Bisogna dire che a volte le protezioni sono abbastanza distanziate." Forse è per questo che Bruderliebe ha dovuto attendere 4 anni per una seconda salita in libera? Di certo c'è che questa è una salita, oltre che difficile, anche alpinistica. Di sicuro c'è anche che ci è piaciuto molto lo stile con cui Alessandro Rudatis l'ha affrontata, prendendosi tutto il tempo per godersela, come ci ha raccontato nel suo report.
Bruderliebe alla Sud della Marmolada di Alessandro Rudati
Avevamo salito Bruderliebe l’anno scorso fino in cengia, devo dire che non è stato facile la prima volta anche se ci sono spit sui tiri più duri ci vuole comunque un po' di spirito alpinistico, in più le giornate di brutto non sono mancate così la salita in libera è rimasta un sogno.
Quest’estate, verso la metà di giugno, siamo tornati sulla via per riguardare la prima parte dove ci sono le lunghezze più impegnative. I tre tiri più difficili sono veramente unici, la roccia è stupenda e arrampicarli è un vero piacere, mi piace anche dove sale la via - in un punto della Parete Sud che passa più inosservato, proprio sopra i prati verdi della valle Ombretta.
Dopo aver guardato bene il terzo e il quarto tiro, tutto si concentra sul sesto, dove una sezione di passaggi lunghi mi impegna molto e capisco che la libera non sarà poi così facile.
Ci vogliono cinque giorni di tentativi, in quasi due mesi, per realizzare questo sogno diventato realtà anche grazie a Macci che, oltre ad aver condiviso con me questa salita, mi ha sempre motivato alla grande.
Il 12 agosto, giorno della salita in libera, ce la diamo con calma, fa molto caldo, così decidiamo di partire verso le 10 per arrivare al sesto tiro in ombra.
La prima parte va via veloce, dopo il quarto tiro facciamo una bella pausa... ci godiamo il sole seduti in cima ad un comodo pilastrino e come sempre ci meravigliamo della bellezza di questo posto, quattro cazzate e via di nuovo.
Ancora un tiro e arriva il momento di concentrarsi davvero.
Vado deciso ma cado sul passo chiave. Macci mi cala in sosta, sfilo le corde e aspetto mezz’ora. Parto per un altro tentativo, per fortuna quello buono! Comunque devo combattere sull'allungo e sul traverso che porta alla fessura, quando la raggiungo mi esce un urlo di felicità non ci credo, ancora un po’ di metri molto più facili e sono in sosta. Sono così felice che questo momento non mi sembra vero.
Altri due tiri e arriviamo in cengia, sono le 17 e 30... potremmo fare una corsa fino in cima e uscire col buio, ma preferiamo non avere nessuna fretta. Prepariamo un bel posto dove passare la notte, abbiamo solo qualche barretta, ma apriamo lo stesso la cucina e come suol dirsi... tanto fumo e poco arrosto!
Il giorno dopo con calma saliamo la parte alta della via, verso le 11 siamo in cima felici, ci abbracciamo e ci godiamo questo momento.
Alessandro Rudatis e Massimo Torricelli
SCHEDA: Bruderliebe, Marmolada
Bruderliebe alla Sud della Marmolada di Alessandro Rudati
Avevamo salito Bruderliebe l’anno scorso fino in cengia, devo dire che non è stato facile la prima volta anche se ci sono spit sui tiri più duri ci vuole comunque un po' di spirito alpinistico, in più le giornate di brutto non sono mancate così la salita in libera è rimasta un sogno.
Quest’estate, verso la metà di giugno, siamo tornati sulla via per riguardare la prima parte dove ci sono le lunghezze più impegnative. I tre tiri più difficili sono veramente unici, la roccia è stupenda e arrampicarli è un vero piacere, mi piace anche dove sale la via - in un punto della Parete Sud che passa più inosservato, proprio sopra i prati verdi della valle Ombretta.
Dopo aver guardato bene il terzo e il quarto tiro, tutto si concentra sul sesto, dove una sezione di passaggi lunghi mi impegna molto e capisco che la libera non sarà poi così facile.
Ci vogliono cinque giorni di tentativi, in quasi due mesi, per realizzare questo sogno diventato realtà anche grazie a Macci che, oltre ad aver condiviso con me questa salita, mi ha sempre motivato alla grande.
Il 12 agosto, giorno della salita in libera, ce la diamo con calma, fa molto caldo, così decidiamo di partire verso le 10 per arrivare al sesto tiro in ombra.
La prima parte va via veloce, dopo il quarto tiro facciamo una bella pausa... ci godiamo il sole seduti in cima ad un comodo pilastrino e come sempre ci meravigliamo della bellezza di questo posto, quattro cazzate e via di nuovo.
Ancora un tiro e arriva il momento di concentrarsi davvero.
Vado deciso ma cado sul passo chiave. Macci mi cala in sosta, sfilo le corde e aspetto mezz’ora. Parto per un altro tentativo, per fortuna quello buono! Comunque devo combattere sull'allungo e sul traverso che porta alla fessura, quando la raggiungo mi esce un urlo di felicità non ci credo, ancora un po’ di metri molto più facili e sono in sosta. Sono così felice che questo momento non mi sembra vero.
Altri due tiri e arriviamo in cengia, sono le 17 e 30... potremmo fare una corsa fino in cima e uscire col buio, ma preferiamo non avere nessuna fretta. Prepariamo un bel posto dove passare la notte, abbiamo solo qualche barretta, ma apriamo lo stesso la cucina e come suol dirsi... tanto fumo e poco arrosto!
Il giorno dopo con calma saliamo la parte alta della via, verso le 11 siamo in cima felici, ci abbracciamo e ci godiamo questo momento.
Alessandro Rudatis e Massimo Torricelli
SCHEDA: Bruderliebe, Marmolada
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