Atanas Skatov perde la vita sul K2
Dopo la morte di Sergi Mingote a metà gennaio, c'è da registrare purtroppo il decesso di un secondo alpinista sul K2, il bulgaro Atanas Skatov che questa mattina è caduto in discesa vicino al Campo Giapponese 3.
Lo ha reso noto Chhang Dawa Sherpa, il capo della spedizione Seven Summit Treks, con questa dichiarazione "Venerdì 5 febbraio verso le 10:30 Atanas membro della nostra spedizione proveniente dalla Bulgaria è caduto dalla corda vicino al C3 giapponese. Atanas stava arrampicando con il suo Sherpa ed era andato avanti di pochi metri, in modo che lo Sherpa potesse vederlo correttamente. Mentre faceva il cambio da una corda all'altra, sembra che si siano verificati degli errori ed è caduto; avevamo fissato delle nuove corde e la corda non è spezzata.
Il suo corpo è stato recuperato da un elicottero dell'esercito intorno a quota 5500m alle 15:00. Sona, Pechhumbe e io siamo andati sul posto e abbiamo recuperato il corpo. L'esercito è stato estremamente veloce ed efficiente.
Atanas, un mio buon amico, che ha scalato 10 ottomila, è stato un componente molto amato da tutti gli altri membri della spedizione. Profonde condoglianze alla sua famiglia e agli amici. Oggi abbiamo perso un grande amico di montagna."
Skatov era diventato famoso nel 2014 quando, raggiungendo la cima dell'Everest dal versante nord, era diventato il primo vegano a salire sul tetto del mondo. Da qui l'idea di salire tutti i quattordici ottomila combinando l'alpinismo con il suo veganismo, che negli ultimi cinque anni l'ha portato a salire Manalsu, Annapurna I, Makalu, Lhotse, nuovamente l'Everest (questa volta dal versante nepalese), Cho Oyu, Kangchenjunga, Gasherbrum I e II e il Dhaulagiri.