Ang Rita Sherpa, l'uomo e la guida dell'Everest ci ha lasciati
Chi era Ang Rita Sherpa, scomparso ieri a 72 anni, è presto detto. Cosa direste di un alpinista che ha scalato l'Everest senza ossigeno? E cosa aggiungereste se questa salita dell'Everest, sempre senza ossigeno supplementare, lo stesso uomo l'avesse ripetuta per 10 volte? Ovvio che non basterebbero gli aggettivi. E altrettanto ovvio che non ci sarebbero molti paragoni. Beh, questo alpinista eccezionale era appunto Ang Rita. Un nome che, molti alpinisti magari fanno fatica a ricordare. Anche se giustamente in patria, nel suo Nepal, era un eroe. Anche se negli ultimi anni anche in Occidente aveva (proprio per il record di salita dell'Everest) fatto parlare di sé. Come mai? chiederà qualcuno. Forse perché era uno sherpa? Difficile non pensarlo... visto che l'alpinismo himalayano è sempre stato molto occidentale se non per qualche verso pure “coloniale”.
In ogni caso Ang Rita Sherpa, dal 1983 al 1996, ha salito 10 volte il tetto del mondo. E quegli 8848 metri li ha sempre raggiunti senza ossigeno supplementare: è stato il primo uomo a potersi fregiare di questo record. Di più, il 22 dicembre 1987 Ang Rita fu il primo a raggiungere la vetta più alta in inverno e senza ossigeno (anche se alcuni contestano che la spedizione non possa considerarsi del tutto una “invernale” perché ovviamente largamente iniziata in autunno).
Va detto che questo grande sherpa, nato nel 1948 nel villaggio di Yillajung, nelle sue 10 vette in 13 anni dell'Everest ha percorso 8 volte la cresta Sud e 1 volta il Pilastro Sud (versante nepalese) e una volta la cresta Nord (versante tibetano). Partecipò alla sua prima spedizione come portatore a 20 anni sul Cho Oyu. Poi non si è più fermato e sono 18 le sue cime oltre gli 8000 metri, compresi i suoi 10 Everest.
Non si contano gli alpinisti che Ang Rita ha aiutato (e a volte anche salvato) su quelle altissime montagne. Non c'è paragone con la sua capacità di vivere in quota e di vivere la montagna. Era un mito in Patria. Non a caso gli sono stati tributati due importanti riconoscimenti: l'Order of Gorkha Dakshina Bahu e l' Order of Tri Shakti Patta. A noi piacerebbe che fosse ricordato anche come un uomo che ha permesso a moltissimi (occidentali e non) di scalare l'Himalaya. E che l'ha fatto da alpinista e da guida!