Alpinismo invernale in Scozia: aggiornamenti

Andy Turner e Tony Stone hanno centrato la prima salita invernale di Sassenach sul Ben Nevis mentre Ueli Steck ha ripetuto The Secret e Ian Parnell con Andy Turner hanno realòizzato la prima salita di Bruised Violet (VIII,7,8,8,8,7) a Beinn Eighe.
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Bruised Violet (VIII,7,8,8,8,7), West Central Wall, Beinn Eighe, Scozia
Ian Parnell
Nonostante le condizioni non proprio stabili dell'inverno scozzese, la grande notizia dal Ben Nevis è che la via Sassenach, il classico E3 6a salito nel 1954 da due dei più famosi arrampicatori britannici del dopo guerra, Don Whillans e Joe Brown, è ora stata salita per la prima volta in inverno da Andy Turner e Tony Stone. Non si hanno ancora informazioni sul grado, ma questa salita è già considerata come una delle performance più importanti degli ultimi inverni.

Per niente appagato, il giorno dopo Turner si è legato con Ian Parnell per la prima salita di Bruised Violet (VIII,7,8,8,8,7) sul muro della West Central Wall di Beinn Eighe. La selvaggia falesia, situata nella zona denominata Torridon nel lontano nord-ovest scozzese, che ospita alcune delle vie di più tiri invernali più ripide e remote della Scozia.

Come di consueto i due sono partiti dalla macchina con la pioggia che poi, pochi metri prima di arrivare alla falesia, si è trasformata in neve. I due però  hanno deciso che comunque le condizioni erano “buone” e si sono quindi calati in doppia, proprio come in Verdon, per arrivare alla base della via. Parnell e Turner hanno impiegato circa 11 ore per risalire i 90m di West Central Wall, composti da una serie di tetti e muri strapiombanti, con Parnell che è quasi svenuto dallo sforzo sul passaggio chiave.

I 90m sono stati scomposti in 5 tiri e sono stati protetti da nuts, friends ed un paio di chiodi normali. Parnell, che aveva già tentato la via in precedenza un paio di volte, l'ha descritta come una delle sue salite invernali più difficili. Aggiungendo poi che "anche se nell'arrampicata sportiva si possono facilmente trovare movimenti più impegnativi, e nelle Alpi vie più imponenti, per me  l'arrampicata invernale in Scozia è il non plus ultra per chi cerca un'avventura in montagna in giornata."

Questa sua descrizione dell'arrampicata invernale in Scozia ha trovato un eco anche nello svizzero Ueli Steck che, durante il recente incontro internazionale organizzato dal British Mountaineering Council, ha ripetuto velocemente The Secret, una via aperta sempre da Andy Turner, che ora sembra abbia trovato il suo grado giusto in VIII,9.

Dopo la salita Ueli ha raccontato che "I movimenti non sono cosi difficili, ma il fatto che tu debba piazzare le protezioni rende la via seria. Questo è proprio quello che sto cercando. Non ho più nessuna motivazioni di clippare spit su vie strapiombanti di drytooling." Un'affermazione  forte che arriva da un forte climber. Sarà curioso vedere come si svilupperanno le cose in futuro.



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