Alex Honnold free solo sul Muro Giallo delle Tre Cime di Lavaredo e sulla Diretta Americana del Petit Dru
Le notizie erano trapelate l'estate scorsa, adesso invece è ufficiale: Alex Honnold ne ha combinata un'altra delle sue, salendo senza corda la via del Muro Giallo alla Cima Piccola nel gruppo delle Tre Cime di Lavaredo, e la Diretta Americana sul Petit Dru nel massiccio del Monte Bianco, oltre a diverse altre vie famose.
Le salite sono state riprese per il progetto di realtà virtuale "Alex Honnold: The Soloist VR" diretto dall'alpinista e regista britannico Jon Griffith, mentre per chi non possiede un visore Meta Quest VR, sono stati pubblicati tre video "classici" sul sito della Red Bull diretti da Renan Ozturk. Hanno partecipato al progetto altri numeri da novanta, come Corrado Korra Pesce, Tomas Mueller e anche Nicolas Hojac che, come compagno di cordata, aveva l'arduo compito di stare al passo con il 36enne statunitense.
Honnold si è recato nelle Dolomiti a luglio e aveva nel mirino il celebre Muro Giallo, aperto da Stefan Glowacz e Kurt Albert nel 1996 sulla parete ovest della Cima Piccola. Honnold ha salito la via praticamente come un unico, lungo tiro legato e procedendo in arrampicata simultanea con Nicolas Hojac. Poi, dopo le prime riprese ed un giorno di riposo, Honnold ha salito la via slegato.
Dopo la sua salita, nel suo solito stile "no big deal", Honnold ci aveva spiegato: "Abbiamo scalato Gelbe Mauer sulla Cima Piccola un giorno, poi abbiamo fatto le riprese un altro giorno, e poi l'ho salito in free solo dopo un giorno di riposo. È stato incredibile. E’ un'ottima via, in una posizione davvero bella. Ed era la prima volta che arrampicavo nelle Dolomiti, quindi sono rimasto davvero colpito dal paesaggio."
Simon Gietl, che conosce profondamente le Tre Cime di Lavaredo, ci ha confidato: "sono colpito dalla velocità con la quale ha deciso di salirla slegato. La via non è estrema, ma è molto esposta, in più la roccia non è come il granito, le prese possono rompersi all'improvviso. Sì, se devo essere onesto, per me è inconcepibile."
Dopo le Dolomiti il team si è recato nel massiccio del Monte Bianco, dove nonostante il brutto tempo Honnold ha salito slegato gran parte della Diretta Americana (1000, ED), aperta sulla parete ovest dell'Aiguille du Dru nel luglio del 1962 da Royal Robbins e Gary Hemming.
Honnold ci ha raccontato: "Mi sono fermato alla sosta in cima al classico diedro, dove ora la via passa sulla parete nord con dell'arrampicata in artificiale. Volevo raggiungere la cima ma mi sembrava molto complicato portare scarponi d'alpinismo, ramponi ed una piccozza (e una corda) fino in cima e poi dover scendere sui ghiacciaio dall'altra parte. Mi sono quindi concentrato soltanto sull'arrampicata su roccia e sono salito e disceso per la stessa via." La prima solitaria, con la corda, della Diretta Americana è stata effettuata il 17 e 18 agosto 1971 da Jean-Claude Droyer, mentre la prima free solo è stata compiuta nel 1982 da Christophe Profit nello straordinario tempo di 3 ore e 10 minuti.
Il team ha poi salito il Dente del Gigante, ma le condizioni erano assolutamente proibitive per una free solo. Quindi con Hojac ha salito la Cresta Kuffner. "Assolutamente niente di transcendentale" ha spiegato Honnold "ma piuttosto eccitante per me - non ho fatto molte vie in quota. Nel complesso è stato un bellissimo viaggio, anche se il tempo è stato davvero pessimo."
L'ultima fase del progetto di Griffith, diviso tra l'altro in due episodi, prevedeva la free solo di una delle fessure più classiche del deserto statunitense, Desert Gold a Red Rocks, liberata da Stefan Glowacz nel 1984.
Per vedere il film di Jon Griffith in realtà virtuale: thesoloist-vr.com
Per vedere i video di Renan Ozturk: www.redbull.com