Ritorno in Valleille, tra Cold couloir, Vertigine e Tuborg
Valle di Cogne, Valleile: tra la gran goulotte del Cold couloir, la splendida Vertigine e Tuborg un ultimo dell'anno in compagnia del ghiaccio, dell'Ice Tour e dei ricordi (da gente di montagna).

Betty Caserini sul Cold Couloir, Valeille - Cogne
Ultimo giorno dell’anno… ci ritroviamo a Cogne al bar “Licone”, da Albino e ci organizziamo per le salite del giorno. Per fortuna abbiamo qualche possibilità, nonostante la stagione del ghiaccio per ora non regali un granché. Così ci spostiamo sopra a Lillaz, in Valleille, dove l’ultima volta ho messo piede circa 12 anni fa, quando ancora non conoscevo l’alpinismo.
In estate avevo scoperto questa bella valle praticando del semplicissimo trekking e me ne ero innamorata. Ora, dopo tutto tempo trascorso mi emoziono a ritrovare questo posto, a scoprirlo in una veste diversa, di neve e ghiaccio… e con intenti ben diversi.
Elio e Gloria si dirigono verso “Vertigine di porcellana”, mentre Rossano e Gabriella puntano su “Tuborg”. Ezio mi propone “Cold couloir”, conoscendo ormai le mie preferenze: sa molto bene che prediligo le goulotte perché ciò che più amo è sentire il contatto con la montagna, e questo genere di salite, con il ghiaccio “incassato” nella roccia mi danno molta soddisfazione.
Attacchiamo così la cascata dove nella parte bassa si presenta in condizioni un pochino “al limite”. Saliamo, finché si presenta ai nostri occhi il tiro chiave, la bellissima Goulotte che parte appoggiata per poi raddrizzarsi in alto ,dove si stringe fra la roccia. Ne usciamo, soddisfatti, “baciati” dal sole. Il panorama intorno a noi è splendido, sono al settimo cielo…
La salita prosegue con salti più semplici e più brevi; scendiamo e ritroviamo i nostri amici, sorridenti. Elio e Gloria sono già rientrati a casa ma quando arriviamo alle auto troviamo una bella sorpresa: una bottiglia di ottimo prosecco e gli auguri dei nostri amici che non hanno potuto brindare con noi per l’anno che così va a concludersi e per il nuovo anno ci auguriamo continui a regalarci ancora tante emozioni.
Rossano recupera un piccolo panettone che divide in 4 precise fette con l’unico strumento a sua disposizione, una piccozza… Brindiamo, ci abbracciamo, felici... Si uniscono, poi, ai nostri brindisi, due ragazzi scozzesi, anche loro lì per cascate, così la festa diventa internazionale.
Ancora una bevuta al bar Anais di Lillaz, dove incontro i gentilissimi gestori Angela e Rosito, conosciuti già anni fa… Mi vedono e si ricordano di me, nonostante siano passati tutti questi anni e così tante persone nel loro locale... eh sì.. gente di montagna!
Elisabetta Caserini
Le cascate dell'Ice Tour in Valleile
Nella foto: Betty Caserini sul Cold Couloir della Valleile
In estate avevo scoperto questa bella valle praticando del semplicissimo trekking e me ne ero innamorata. Ora, dopo tutto tempo trascorso mi emoziono a ritrovare questo posto, a scoprirlo in una veste diversa, di neve e ghiaccio… e con intenti ben diversi.
Elio e Gloria si dirigono verso “Vertigine di porcellana”, mentre Rossano e Gabriella puntano su “Tuborg”. Ezio mi propone “Cold couloir”, conoscendo ormai le mie preferenze: sa molto bene che prediligo le goulotte perché ciò che più amo è sentire il contatto con la montagna, e questo genere di salite, con il ghiaccio “incassato” nella roccia mi danno molta soddisfazione.
Attacchiamo così la cascata dove nella parte bassa si presenta in condizioni un pochino “al limite”. Saliamo, finché si presenta ai nostri occhi il tiro chiave, la bellissima Goulotte che parte appoggiata per poi raddrizzarsi in alto ,dove si stringe fra la roccia. Ne usciamo, soddisfatti, “baciati” dal sole. Il panorama intorno a noi è splendido, sono al settimo cielo…
La salita prosegue con salti più semplici e più brevi; scendiamo e ritroviamo i nostri amici, sorridenti. Elio e Gloria sono già rientrati a casa ma quando arriviamo alle auto troviamo una bella sorpresa: una bottiglia di ottimo prosecco e gli auguri dei nostri amici che non hanno potuto brindare con noi per l’anno che così va a concludersi e per il nuovo anno ci auguriamo continui a regalarci ancora tante emozioni.
Rossano recupera un piccolo panettone che divide in 4 precise fette con l’unico strumento a sua disposizione, una piccozza… Brindiamo, ci abbracciamo, felici... Si uniscono, poi, ai nostri brindisi, due ragazzi scozzesi, anche loro lì per cascate, così la festa diventa internazionale.
Ancora una bevuta al bar Anais di Lillaz, dove incontro i gentilissimi gestori Angela e Rosito, conosciuti già anni fa… Mi vedono e si ricordano di me, nonostante siano passati tutti questi anni e così tante persone nel loro locale... eh sì.. gente di montagna!
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Nella foto: Betty Caserini sul Cold Couloir della Valleile
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