Via Giannina - Monte Ciarido

Andrea Gremes
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Andrea Gremes durante la prima ripetizione in libera della 'Via Giannina' al Monte Ciarido, Marmarole Orientali, Dolomiti. La via è stata aperta da Gremes insieme a Mattia Colmagro il 13/08/2024
archivio Andrea Gremes
Bellezza
Primi salitori
Mattia Colmagro, Andrea Gremes 13/08/2024. Prima libera e prima ripetizione: Colmagro, Gremes 24/08/2024
Autore scheda
Andrea Gremes
Lunghezza dislivello
320m
Quota
2453m
Difficoltà
V+ (pp VII,VI+), RS2
Partenza
Pian dei Buoi, Lozzo di Cadore

Percorso



La "Via Giannina" è una via di arrampicata in stile alpinistico moderno che raggiunge la cima Nord Est del Monte Ciarido (2453m) nelle Marmarole Orientali, offrendo una vista panoramica sui principali gruppi dolomitici cadorini. Con uno sviluppo di 320 metri e difficoltà fino al VII grado, principalmente V, la via è caratterizzata da protezioni miste. Le soste sono attrezzate con spit e chiodi, da integrare con friend. I tratti più semplici richiedono l'uso di protezioni veloci, mentre quelli più impegnativi sono protetti da chiodi o spit. La linea segue placche, diedri e creste, rendendola adatta a chi ha esperienza su vie alpinistiche.

Accesso generale

Raggiunto l’abitato di Lozzo di Cadore, prendere la strada che conduce al Pian dei Buoi. Nei mesi di luglio e agosto, l'accesso in macchina è consentito a senso unico alternato: dalle 9:00 alle 13:00 in salita e dalle 14:00 alle 18:00 in discesa; dalle 18:00 alle 8:00 vige il doppio senso di circolazione. Nei mesi invernali la strada è chiusa. Arrivati al Pian dei Buoi, proseguire sulla strada sterrata fino all’ampio parcheggio sotto il Rifugio Ciareido.

Accesso

Da qui, in 15/20 minuti, si raggiunge il sentiero 272, situato presso il rifugio. Seguire il sentiero in direzione nord, e poco dopo, sulla sinistra, sarà visibile un bivio con la segnaletica da seguire indicante la direzione per Torre Artù e Torre Pian dei Buoi. Il sentiero si snoda tra i mughi, portando a un canale sulla destra della falesia. Da qui, continuare a destra lungo un canalino detritico oppure seguire la rampa erbosa segnalata da diversi omini, che conduce a una placca liscia grigia con colate nere. Non spostarsi troppo a destra, per evitare di raggiungere le Torri. Puntare alla placca del primo tiro, visibile già dal parcheggio. Risalire la base della parete fino alla targhetta in legno con il nome della via. 15-20 minuti dalla base della falesia.

Coordinate GPS: 46° 30’ 53,928” N, 12° 23’ 25,44” E

Itinerario

L1, 30 metri: Inizio su placca leggermente strapiombante. Salire obliquando leggermente a sinistra fino a raggiungere una grossa lama staccata, superarla a destra e rientrare su una facile cengia, puntare il chiodo con cordone. Proseguire verticalmente e poi obliquare a sinistra su una seconda cengia dove sostare. Sosta su spit + friend. VII poi VI+; 2 spit e 1 chiodo con cordone

L2, 20 metri: Partenza appoggiata su buone prese all’interno di un diedro. Superare un piccolo strapiombo spostandosi a destra in obliquo per un paio di metri su facili rocce. Puntare a una placca grigia compatta lunga 8/9 metri. Superata la placca stando a destra si arriva a un terrazzo dove inizia il filo di cresta. Sosta su terrazzo con 1 chiodo con cordone + friend. V poi III, con passaggi di IV+

L3, 40 metri: Divertente muretto subito sopra la sosta, ben ammanigliato, che in pochi movimenti porta al filo di cresta. Da qui seguire per facili rocce fino alla prima grande cengia erbosa, dove sono visibili rocce affioranti per la sosta. Sosta su 1 spit con cordone. IV poi III, II.

L4, 40 metri: Camminata su erba e ghiaia prima in verticale, poi seguendo la parete sulla destra fino a raggiungere uno spit con maglia rapida (sosta comune con un’altra via). Tiro di trasferimento segnalato da omini. I

L5, 30 metri: Salire il muretto grigio nel diedro su buone prese, poi proseguire su roccette meno buone fino a una cengia di ghiaia dove sostare. Sosta in comune con la via precedente, 1 spit con cordone. V poi IV, con passaggi di III

L6, 30 metri: Superare una placca compatta di circa 10 metri, poi proseguire su balze delicate fino a una grande cengia ghiaiosa. Qui, puntare la base della cima verso destra dove sono visibili un muro compatto e un grande diedro fessurato. Sosta cordone + friend, V+ poi IV-

L7, 25 metri: Partenza subito sopra la sosta puntando l'evidente punta della piramide. Superato un faticoso passaggio di aderenza su placca, si arriva a una grossa presa. Alzarsi sulla destra della presa su un muretto grigio compatto per circa 3 metri, poi traversare a destra puntando la sosta su un terrazzino alla base del diedro fessurato. Sosta su uno spit + friend. VI, VII, con passaggi di VII+, poi VI+; 2 chiodi + 1 spit

L8, 35 metri: Salire il diedro fessurato, restando inizialmente centrali poi sulla destra utilizzando la lama. Prima della fine del diedro, scavalcarlo uscendo a destra per raggiungere una facile rampa che segue una lama staccata. Alzarsi su un muretto grigio compatto, quindi traversando a destra (1 chiodo con cordone) per circa 5 metri fino alla sosta. Traverso delicato e tecnico abbassandosi di 2 metri. Sosta su 2 spit con cordone (sosta comune con un'altra via). VI+, con passaggi di VII, poi V e IV; 1 chiodo

L9, 35 metri: Obliquare nettamente a destra seguendo una fessura facile (1 chiodo con cordino) che con due risalti porta al filo di cresta. Sosta su 1 spit. IV con passaggi di V-; 1 chiodo con cordino

L10, 40 metri: Salire il filo di cresta su facili rocce restando vicino a una fessura erbosa. Dopo il chiodo, obliquare nettamente a sinistra puntando un grande diedro e una cengia detritica. Sosta su 1 spit. Attenzione agli attriti. IV+ poi IV; 1 chiodo

L11, 15 metri: Facile arrampicata in diedro fino alla cima. Sosta su grosso spuntone a destra dell'uscita. IV+

Sulla cima è presente il libro di vetta sotto al grande omino con campanella costruito poco sopra l’uscita della via sulla sinistra.

Discesa

Dalla cima, scendere pochi metri sulla destra (guardando il rifugio) per trovare il primo spit con maglia rapida, dove iniziano le calate direttamente nel canale (attenzione ai sassi instabili).
1° calata: 40 metri nel canale, 1 spit con maglia rapida
2° calata: 50 metri nel canale, 1 spit con maglia rapida
3° calata: 50 metri, di cui circa 20 nel vuoto, 2 spit con maglia rapida
Recuperate le corde, non proseguire nel canale, ma salire un piccolo risalto di roccia ed erba sulla sinistra che porta verso il lato del Rifugio Ciareido. Seguire gli omini fino al versante del rifugio, quindi scendere per roccette e a tratti disarrampicando (II grado), seguendo ancora due omini che portano alla quarta calata, spit con maglia rapida su grosso masso
4° calata: 60 metri verticali fino al prossimo spit con maglia rapida. Attenzione alla caduta massi, restare a destra della sosta della 5a calata.
5° calata: 60 metri obliquando leggermente a destra (faccia a monte) fino alla base del canale, da dove parte la via. Da qui, ridiscendere in direzione della falesia e del rifugio.

Materiale

Nda, portare una serie di friend fino al 3 (utile qualche nut)






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Primi salitori
Mattia Colmagro, Andrea Gremes 13/08/2024. Prima libera e prima ripetizione: Colmagro, Gremes 24/08/2024
Autore scheda
Andrea Gremes
Lunghezza dislivello
320m
Quota
2453m
Difficoltà
V+ (pp VII,VI+), RS2
Partenza
Pian dei Buoi, Lozzo di Cadore

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