Via Dell’Eva-Taddei - Cima Busazza

Riscoperta in chiave invernale della vecchia via estiva Dell’Eva-Taddei del 1969 sulla nord della Busazza, praticamente quasi mai ripetuta (soprattutto adesso che il cambiamento climatico rende la parete poco consigliabile in estate).
Un tiro più bello dell’altro: un paio "total dry" sono impegnativi e richiedono un notevole impegno, ma alla fine, nonostante la verticalità della parete, sorprendentemente le difficoltà si mantengono abbordabili, arrivando al massimo sull’M6/+ nel tiro chiave.
Da evidenziare il quinto e il sesto tiro: il primo ha una partenza esposta in piena parete verticale su un fessurino con ottimi ganci, per poi entrare in un diedro smaltato di Alpin Ice; il secondo, invece, è un sottile nastro perfetto di 60 metri di puro Alpin Ice. Entrambi si annoverano tra i tiri di ghiaccio e misto più belli che abbia mai salito in montagna.
Raggiungere Passo del Tonale.
AccessoDue opzioni:
La prima è dal Passo del Tonale (BS/TN) come per la scialpinistica classica detta "Cantiere". Dal parcheggio seguire la strada forestale, sempre ben tracciata, fino a raggiungere l’Alveo del Presena. Al suo termine abbandonare la traccia, dirigersi a sinistra e puntare all’evidente parete nord della Cima Busazza, risalendo il ghiacciaio piccolo ma crepacciato (attenzione) che si trova ai suoi piedi. L’attacco si trova a centro parete, presso l’evidente colata di ghiaccio che porta alla cengia innevata. 1200 m D+ ca., 3,30/4 h in funzione delle condizioni.
In alternativa, prendere i due tronconi dell’ovovia che dal Passo del Tonale portano in cima al Presena, uscire subito dalla pista e scendere il primo pezzo del "Cantiere", per poi traversare lungamente il più alto possibile sotto il versante Nord-Ovest della Busazza. Al termine del traverso, una volta ricongiunti con la salita decritta in precedenza, mettere le pelli, puntando così al ghiacciaio e poi alla base della parete nord. 450 m D+, un ora e mezza circa. Opzione decisamente più comoda e sbrigativa, ma poco pratica perchè l’ovovia apre alle 8.30 e ad arrivare in cima al Presena ci impiega 30 minuti pieni, quindi sotto parete si arriva a mattinata inoltrata. Dunque tenere ben presenti le tempistiche e usare questa alternativa solo con gli sci, a piedi o con le ciaspole non ha senso.
L1: 40m. AI 5. Bel tiro tutto su Alpin Ice.
L2: 50m. Traverso su neve.
L3: 20m M5. Attraverso delle placche puntare alla marcata ed evidente fessura leggermente obliqua. Presente un vecchio chiodo lungo il tiro.
L4: 30m M6. Tiro chiave. Salire tutta la fessura in dry fio a sostare su un grosso spuntone appena fuori a destra. Tutta la fessura è ben proteggibile, salvo gli ultimi metri dove c’è un bel run-out su bolle precarie di Alpin Ice per arrivare in sosta.
L5: 45m M5+ e AI 5. Traversare a destra qualche metro e reperire un’esile fessura esposta in piena parete, ma con ottimi ganci, poi proseguire nel diedro su Alpin Ice e qualche passetto ancora di misto. Tiro stupendo e ben proteggibile.
L6: 60m AI 4+. Perfetto nastro di Alpin Ice, bellissimo, ma purtroppo poco proteggibile.
L7: 60m AI4+. Altra bella goulotte tutta in Alpin Ice, questa volta normalmente proteggibile.
L8: 55m neve a 70°. Obliquare decisamente a sinistra, in modo da evitare una porzione di parete particolarmente liscia e verticale. Un chiodo a metà tiro circa.
L9 & L10: Proseguire su terreno facile fino in vetta, mantenendosi sul lato sinistro del piccolo sperone. Principalmente neve con qualche passaggio facile di misto.
Tutte le soste sono da attrezzare a friend, nuts o spuntoni. Sono presenti due chiodi, uno sul terzo e uno sull’ottavo tiro.
Terminata la via, seguire la cresta rocciosa in direzione Presena(ovest), fino a raggiungere l’uscita della via "La Forza della Mente" dove con sette doppie si torna alla base della parete. Prima calata cordino su spuntone. Da relazione dei primi salitori, le calate su La Forza della mente erano state attrezzate tutte con vecchi spit e chiodi, ma in questa stagione ne abbiamo trovata solo una. Le altre probabilmente si trovavano sotto il ghiaccio. Abbiamo attrezzato nuove calate, principalmente su spuntoni, non sempre ben visibili. Alcuni ancoraggi, dopo una nevicata, potrebbero rimanere nascosti. Per questo motivo consiglio di portare materiale adatto ad attrezzarne altri.
È anche possibile scendere per il Canale Nord-Ovest: usciti dalla via, accedere al canalone e scendere lungo quello all’Alveo di Presena, ritrovando così le tracce d’accesso. Questa opzione è fattibile solo se non occorre tornare all’attacco per recuperare gli sci o le ciaspole.
Doppia serie di friends da 0.3 al 2 BD, più uno 0.2 e un 3; indispensabile una buona scelta di nuts, sopratutto piccoli e medi. Per il resto cordini e qualche chiodo, mentre le viti da ghiaccio nelle attuali condizioni sono inutili, ma questo potrebbe variare di anno in anno.
NoteData pubblicazione: 17/03/2025
Mostra altri in Adamello - Presanella