Un tenebroso affare - Parete dei Falchi

Maurizio Oviglia, 2015
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Un tenebroso affare: Lo splendido diedro centrale di Un tenebroso Affare (Foto Maurizio Oviglia)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Maria Teresa Bolla, Renè De Giorgi e Daniele Caneparo, 21 settembre 1986. Prima Salita in libera Adriano Trombetta 2011
Autore scheda
Maurizio Oviglia, 2015
Lunghezza dislivello
230m
Difficoltà
(6c max, 6a obbl.)/R2

Percorso



Arrampicata molto varia e completa di stile un po’ retrò, ma considerata una delle più belle della valle tra gli amanti delle vie tradizionali un po’ ricercate. Roccia buona e abbastanza pulita, da prestare attenzione a qualche blocco.

Accesso
Portarsi all’attacco del risalto inferiore della Parete dei Falchi traversando la pietraia dalla base della Parete dei Cavalieri Perdenti (25 minuti). All’estrema destra della parete si nota un recente crollo. Attaccare alla destra di questo in corrispondenza di un albero, per una facile rampa diagonale. Itinerario
Salire la rampa verso sinistra e girare uno spigolo, dove si trova una discreta sosta a chiodi da integrare con friend nella fessura a destra, S1 20m (4b). Sin qui si può arrivare percorrendo una variante a sinistra del crollo aperta per errore presumibilmente da Oviglia e Seimandi nel settembre 2015 che segue un fessurino a dita di 6a/6a+.
Traversare a sinistra nel diedro, superare un passaggio protetto da chiodi utilizzando una larga fessura ed il successivo diedro, sino a sostare su una grande pianta con fettuccia, S2 30m (6a+). Traversare a destra la cengia sotto il tetto prestando attenzione ai blocchi girando uno spigolo. Un chiodo permette di ribaltarsi sulla placca sino ad una buona fessura. Si traversa orizzontalmente a sinistra per questa e ci si riporta a destra ristabilendosi per ciuffi alla S3 spittata, 30m (6a). Per la larga fessura traversando poi a destra in placca aiutandosi con le mani sui ciuffi erbosi per ristabilirsi sulla facile placca che porta alla cengia, S4, 30m, (4a). Per la cengia portarsi alla base del risalto superiore caratterizzato da uno splendido diedro, S5, 40m, facile. Superare tutto il diedro ad incastro sino ad un terrazzo con sosta a spit, S6, 45m, 6a. Lunghezza spezzabile. Traversare a sinistra per gradini erbosi un po’ scabrosi verso gli strapiombi sino ad un enorme masso che crea una fenditura orizzontale. Proteggendosi con i chiodi inserirsi nella fenditura di schiena, quindi ritornare a sinistra con un difficile traverso orizzontale, sino a girare l’aereo spigolo. Salire una fessura ad incastro e sostare su spit, S7, 30m (6c o A0). Traversare un metro a destra e percorrere interamente il bellissimo diedro atletico sino in cima, 2 chiodi in posto, S8, 30m (6b/6b+)
Discesa
Discesa con tre doppie, obbligatorie corde da 60m
Materiale
Una serie di friend sino al 4, compresi microfriend. Raddoppiare le misure dallo 0,5 al 3. Nut piccoli, numerose fettucce.
Sulla via son presenti alcuni chiodi, qualche sosta è spittata





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Primi salitori
Maria Teresa Bolla, Renè De Giorgi e Daniele Caneparo, 21 settembre 1986. Prima Salita in libera Adriano Trombetta 2011
Autore scheda
Maurizio Oviglia, 2015
Lunghezza dislivello
230m
Difficoltà
(6c max, 6a obbl.)/R2

Percorso



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