Solo per donne - Torre Prignano - Monte Sirente
Via aperta in giornata alla Torre Prignano (2065m) del Monte Sirente - Sperone Peschio dello Scurribile (2263m).
Raggiungere lo Chalet del Sirente, q. 1120m.
AccessoSi segue il sentiero-sterrata che attacca dietro lo chalet per 300m che poi volta a sinistra, in costante salita fin a che si abbandona (ometto evidente) per prendere un sentiero che parte a destra e che sale sulla massima pendenza (segnali CAI, sentiero 15) fino ad incontrare una sterrata. Si supera questa verticalmente e si prosegue senza possibilità di errore fino a una prima radura (1600m circa) da dove appaiono splendide le torri del Sirente. Ancora per logico sentiero fino a una seconda più grande radura (1680m); si segue il sentiero all’interno di essa per poi abbandonarlo salendo dritti verso la montagna tenendo un poco la destra intercettando delle tracce nel bosco.
In breve si incontrano alberi piegati dalle valanghe (tracce) e in rapida salita si esce fuori dal bosco (q. 1770m circa; 1h20’), in vista dell’enorme ghiaione della Neviera e dei vari speroni che ci sovrastano. Il Peschio dello Scurribile è quello di destra, immediatamente a destra dell’inconfondibile struttura trapezoidale dalla cima piatta dell’Altare della Neviera (2207m). Si sale per scomodo ghiaione fino a toccare la base dello Sperone suddetto (1885m) per poi piegare a dx sfruttando le toppe erbose fino alla base dell’evidente torre Prignano; 1h45’.
ItinerarioL1: attaccare lo sperone che pone le radici più un basso nel ghiaione, salire per 15m (III+, 1ch. tolto, possibili cordoni) fino ad un ripiano, poi riprende lo spigolo ma lo attacca sul lato destro superando un vago diedro (8m, V, passo V+, 2ch) fino ad un secondo ripiano, ora con delicato traverso a dx (friend) si guadagna lo spigolo e un aereo terrazzino dive si sosta su 2fix con anello di calata; 32m
L2: Si attacca dritti il pilastro (6m, IV+, ch) fino a un ripiano, ora si traversa a dx a riprendere il filo del pilastro principale (IV+) ad attaccare un vago diedrino-pilastrino (V+, fix) che permette di vincere la parete verticale del pilastro. Ora per rocce più facili e via via più rotte (IV-, poi III) fino alle prime toppe erbose dove si traversa decisamente a sx per 4m alla sosta su due fix e a fianco l’anello di calata; 33m
L3: (trasferimento) si sale qualche metro per poi traversar un letto di ghiaia andando in direzione della base della Torre finale e alla sosta su 2 fix e cordone;25m
L4: si attacca in diagonale a dx la placca di roccia compatta (7m VI, 2 fix), poi in obliquo a sx (friend) passando sotto la compattissima placca sovrastante fino a 1ch; con passo difficile (VI+) si guadagna il filo del pilastro a sx (friend). Per rocce meno difficili (V) si esce su ripiano con di fronte un canale/camino terroso. Si attacca lo sperone immediatamente a sx (7m, V+, poi IV, ch) fino a un pendio facile e alla sosta su 2 fix alla base della parte più compatta della guglia terminale; 25m.
L5: attaccare la fessura a dx della placca con chiodo a 1m dalla sosta (3m, passo VI), quindi per più facile diedro fino a un forcellino a dx con fix appena a monte. Con un netto traverso a sx (2m, VII) , protetto con friend verde la fessura sfasa, si prosegue ancora più a sx ad una presa svasa alla fessura successiva, con passo molto delicato (VIII) si guadagna il piccolo pulpito per il piede tra le due fessure(ch); ora un ultimo passo duro (VI) e si esce su fessura più appoggiata e aperta che conduce in breve alla sosta di vetta; 22m
In doppia con una sola mezza corda (per evitare intoppi con il nodo) fino alla sosta precedente (20m); con una seconda doppia (45m) fino alla S2 superando il tratto erboso di trasferimento. Una terza calata (45m) a piombo ma si suggerisce di avere le corde a bambolina per non farle impigliare nei vari ripiani tra i pilastri e pilastrini fino a pochi metri a dx (faccia a monte) dell’attacco della via.
NoteVia dedicata a Manilio Prignano.
Sarebbe auspicabile non scalare da agosto a settembre, periodo nel quale l'orso bruno marsicano si nutrisce delle bacche del ramno, un arbusto molto frequente in questa zona del Monte Sirente.
Data pubblicazione: 02/10/2024
Si nutrisce.....