Soldà - Pala delle Masenade
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Soldà
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
G. Soldà, H. Kraus, 1959
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
300 m
Difficoltà
6
Una via al sole, breve, ma sostenuta, percorribile anche ad inizio e fine stagione. L'itinerario si snoda più o meno sulla colata nera al centro della parete, subito a sinistra della più evidente riga nera della via Bonetti. Si arrampica sempre su difficoltà sostenute, ma non continue. Belle le lunghezze centrali, mentre la parte iniziale e le "contorte" lunghezze finali hanno roccia meno bella.Discesa a piedi (ferrata o sentierino) dalla cengia dove termina l'itinerario.
Accesso
Dal Passo Duran, che collega la valle Agordina con la Valzoldana, si sale per sentiero e strada forestale al rifugio Carestiato. Dal Rifugio si prosegue verso l'attacco della ferrata Costantini e si imbocca a sinistra il sentiero per il rifugio Vazzoler. Si risale subito sulla destra il faticoso ghiaione che sale alla base della parete, senza percorso obbligato. L'attacco della via è posto al termine del ghiaione, dove ha inizio un grande diedro inclinato verso destra (circa 1 ora e mezza dal Passo Duran). Discesa
Dalla cengia dove termina l'itinerario si scende a piedi con due possibilità: verso destra si percorre in discesa la via ferrata Costantini, con percorso più diretto, ma che richiede attenzione (assicurarsi al cavo!). Verso sinistra ci si collega alla discesa della via Decima (più lunga, ma meno impegnativa): si traversa a sinistra (Ovest), scendendo poi verso Sud per facile sentierino segnato (bolli rossi e segnavia con sassi). Materiale
La via ha chiodi normali alle soste e lungo i tiri, portare una normale dotazione alpinistica.
Dal Passo Duran, che collega la valle Agordina con la Valzoldana, si sale per sentiero e strada forestale al rifugio Carestiato. Dal Rifugio si prosegue verso l'attacco della ferrata Costantini e si imbocca a sinistra il sentiero per il rifugio Vazzoler. Si risale subito sulla destra il faticoso ghiaione che sale alla base della parete, senza percorso obbligato. L'attacco della via è posto al termine del ghiaione, dove ha inizio un grande diedro inclinato verso destra (circa 1 ora e mezza dal Passo Duran). Discesa
Dalla cengia dove termina l'itinerario si scende a piedi con due possibilità: verso destra si percorre in discesa la via ferrata Costantini, con percorso più diretto, ma che richiede attenzione (assicurarsi al cavo!). Verso sinistra ci si collega alla discesa della via Decima (più lunga, ma meno impegnativa): si traversa a sinistra (Ovest), scendendo poi verso Sud per facile sentierino segnato (bolli rossi e segnavia con sassi). Materiale
La via ha chiodi normali alle soste e lungo i tiri, portare una normale dotazione alpinistica.
Commenti
19/07/2008 Costantini Michele
bella anche se corta.... sicura una classica da faremiki
19/06/2007 Piero Pagliani
Più delicata di quanto mi aspettassi (chiodatura lunga e passaggi sostenuti anche se non continui). Non mi ricordo problemi particolari con la roccia. Tanto sole, tanta sete, ma molta soddisfazione. Da consigliare senza riserve tenendo conto di quanto detto. Se qualcuno ha fatto la Bonetti lì a destra, si aspetti quasi un grado in più.
17/08/2005 antonio antonio
via bella ,non entusiasmante come le vicine decima e bonetti ( colatoio), placca prima della cengia alta veramente bella!!!
01/02/2005 Jacopo Bernardini
La via è discretamente chiodata, però bisogna prestare attenzione al tiro prima della cengia, la placca non è affatto banale, e io personalmente dall'ultimo chiodo non sono riusciuto a protteggermi fino in sosta; per 10 o 15 metri. Comunque la via è bella e soprattutto al sole. Godetevela!!!!!!
Bellezza
Primi salitori
G. Soldà, H. Kraus, 1959
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
300 m
Difficoltà
6
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