Senza chiedere permesso - Adamello
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Senza chiedere permesso
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Andrea Mutti e Rocco Salvi primi anni '90
Autore scheda
Alpine Ice Tour
Versante
Nord-Nord-Ovest
Lunghezza dislivello
800m
Quota
3000m
Difficoltà
V/5, negli ultimi due tiri M6/A1 e 4°
in alta Val Camonica, si trovano diverse valli secondarie che si infilano verso il Gruppo dell'Adamello, conosciute ormai dal ice-climber come ricche zone del ghiaccio effimero. E' proprio qui che troviamo, in prossimità del paese di Temù la Val d'Avio, una valle nella quale, si trovano numerose cascate di notevole sviluppo e difficoltà e trovandosi ad una quota di 2000 m, resistono bene anche a stagione avanzata. Certo è, che l'avvicinamento alle stesse non è mai breve, anzi, ma sicuramente vale la pena visitare questo luogo così isolato, che fa da guardiano alla meravigliosa cima dell'Adamello (3539 m). Ed è proprio sulla parete nord di questa cima, che salgono alcune goulotte di notevole difficoltà e lunghezza. L'avvicinamento, se per le sole cascate si risolve in circa 2/2.30 h, qui la questione si fa ben diversa, ovvero, almeno due pernottamenti nel comodo Bivacco del Rifugio Garibaldi bisogna metterli in conto. Si tratta di salite di alta montagna, paragonate al Monte Bianco e in alcuni casi, anche più impegnative, dove il cellulare non ha segnale e si dunque isolati dal mondo intero. La goulotte in questione, si sviluppa per circa 800 m nella parete NNW alta circa 500 m, nell'estremità destra dello sperone dove sale la Via dei Bergamaschi.
Accesso generale
La Val d'Avio è una valle laterale della Val Camonica: si arriva dall'autostrada A4 uscendo a Seriate o Ospitaletto per chi proviene da ovest, mentre da est, conviene uscire a Brescia est e proseguendo per il Lago d'Iseo, si seguono le indicazioni per Edolo-Val Camonica. Giunti a Edolo si lascia a sinistra la strada per il Passo dell'Aprica, proseguendo a destra verso il Passo del Tonale fino a Temù. Dal centro del paese si prende a destra la strada Via Val d'Avio, che risale la Valle stessa (indicazioni). Accesso
da Temù tramite la strada asfaltata e poi sterrata fino a Malga Caldea (m 1584). In inverno la strada non è percorribile in quanto rimane sporca di neve e ghiaccio, pertanto, lasciata dove possibile, si prosegue. Superata Malga Caldea, si segue la mulattiera con sent. n° 11, inizialmente ripido e su strada di proprietà dell'ENEL, raggiungendo il Laghetto dell'Avio (m 1904), il Lago d'Avio e il Lago Benedetto (m 1929), che si percorrono sulla sponda occidentale. Alla fine dei laghi, nei pressi della piana dove si trova Malga Lavedole (m 2044), si riprende a salire verso sinistra. Seguendo sempre le indicazioni per Rifugio Garibaldi, sul percorso si incontra una chiesetta (m 2553) dedicata alla "Madonnina dell'Adamello", costruita dagli Alpini del presidio italiano, durante la guerra, da qui in 5 min. si perviene al Bivacco del Rifugio con sei posti letto e coperte, sulle rive del Lago Veneròcolo, calcolare 3.30/4 h a seconda dell'innevamento. Dal Rifugio, oltrepassata la diga del lago, proseguire in direzione della parete nord fino agli attacchi. 2/2.30 h a seconda della Goulotte che si vuole salire e ovviamente dall'innevamento. Discesa
dalla cima, raggiungere il Passo degli inglesi seguendo la via normale (3290 m). Qui ridiscendere il ripido canale nevoso (45°) di circa 150 m, effettuando alla fine una doppia di 15 m (attrezzata a sinistra faccia a valle) per superare un salto roccioso che deposita nel ghiacciaio del Veneròcolo. Materiale
Oltre alla normale dotazione da goulotte, molto utili i friend di media e piccola misura, oltre ad un assortimento di chiodi da roccia Note
Relazione:1- Si supera un pendio di circa 80m a 65°2- Goulotte 70°/80°, 60m3-4 Pendio 65°, 120m fino alla base del tratto più verticale della goulotte (1 ch a sx)5- Si supera un breve pendio con un muretto a 80°, 55m 6- Si affronta ora un muro a 85° con una breve sezione a 90°, 60m7- Pendio a 55° fin sotto ad un altro salto ghiacciato, 50m8- Pendio intervallato da risalti a 75°/80°, 60 m9-10-11 Pendio a 60°/65°fino alla base di una goulottina, 180m12- Si prosegue tra le rocce, la stretta goulottina fino ad un pendio che proviene da destra 75°/80°, 60 m13- Un facile e breve pendio 40°, porta alla base degli ultimi due tiri in comune con la Via dei Bergamaschi, 20m14- Si supera una placca liscia leggermente appoggiata (chiodi evidenti) tagliata da una stretta fessurina. M6, A1, 25m15- Superando alcuni blocchi, si giunge in cima, 4°, 35m
La Val d'Avio è una valle laterale della Val Camonica: si arriva dall'autostrada A4 uscendo a Seriate o Ospitaletto per chi proviene da ovest, mentre da est, conviene uscire a Brescia est e proseguendo per il Lago d'Iseo, si seguono le indicazioni per Edolo-Val Camonica. Giunti a Edolo si lascia a sinistra la strada per il Passo dell'Aprica, proseguendo a destra verso il Passo del Tonale fino a Temù. Dal centro del paese si prende a destra la strada Via Val d'Avio, che risale la Valle stessa (indicazioni). Accesso
da Temù tramite la strada asfaltata e poi sterrata fino a Malga Caldea (m 1584). In inverno la strada non è percorribile in quanto rimane sporca di neve e ghiaccio, pertanto, lasciata dove possibile, si prosegue. Superata Malga Caldea, si segue la mulattiera con sent. n° 11, inizialmente ripido e su strada di proprietà dell'ENEL, raggiungendo il Laghetto dell'Avio (m 1904), il Lago d'Avio e il Lago Benedetto (m 1929), che si percorrono sulla sponda occidentale. Alla fine dei laghi, nei pressi della piana dove si trova Malga Lavedole (m 2044), si riprende a salire verso sinistra. Seguendo sempre le indicazioni per Rifugio Garibaldi, sul percorso si incontra una chiesetta (m 2553) dedicata alla "Madonnina dell'Adamello", costruita dagli Alpini del presidio italiano, durante la guerra, da qui in 5 min. si perviene al Bivacco del Rifugio con sei posti letto e coperte, sulle rive del Lago Veneròcolo, calcolare 3.30/4 h a seconda dell'innevamento. Dal Rifugio, oltrepassata la diga del lago, proseguire in direzione della parete nord fino agli attacchi. 2/2.30 h a seconda della Goulotte che si vuole salire e ovviamente dall'innevamento. Discesa
dalla cima, raggiungere il Passo degli inglesi seguendo la via normale (3290 m). Qui ridiscendere il ripido canale nevoso (45°) di circa 150 m, effettuando alla fine una doppia di 15 m (attrezzata a sinistra faccia a valle) per superare un salto roccioso che deposita nel ghiacciaio del Veneròcolo. Materiale
Oltre alla normale dotazione da goulotte, molto utili i friend di media e piccola misura, oltre ad un assortimento di chiodi da roccia Note
Relazione:1- Si supera un pendio di circa 80m a 65°2- Goulotte 70°/80°, 60m3-4 Pendio 65°, 120m fino alla base del tratto più verticale della goulotte (1 ch a sx)5- Si supera un breve pendio con un muretto a 80°, 55m 6- Si affronta ora un muro a 85° con una breve sezione a 90°, 60m7- Pendio a 55° fin sotto ad un altro salto ghiacciato, 50m8- Pendio intervallato da risalti a 75°/80°, 60 m9-10-11 Pendio a 60°/65°fino alla base di una goulottina, 180m12- Si prosegue tra le rocce, la stretta goulottina fino ad un pendio che proviene da destra 75°/80°, 60 m13- Un facile e breve pendio 40°, porta alla base degli ultimi due tiri in comune con la Via dei Bergamaschi, 20m14- Si supera una placca liscia leggermente appoggiata (chiodi evidenti) tagliata da una stretta fessurina. M6, A1, 25m15- Superando alcuni blocchi, si giunge in cima, 4°, 35m
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Bellezza
Primi salitori
Andrea Mutti e Rocco Salvi primi anni '90
Autore scheda
Alpine Ice Tour
Versante
Nord-Nord-Ovest
Lunghezza dislivello
800m
Quota
3000m
Difficoltà
V/5, negli ultimi due tiri M6/A1 e 4°
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