Sentiero attrezzato Tru Dolomieu - Cima Cunturines
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Sentiero attrezzato Tru Dolomieu
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
sud
Dislivello salita
1340m
Dislivello ferrata
100m
Quota
3064m
Difficoltà
Facile
Orario
8 h
Periodo
A seconda delle condizione d'innevamento da luglio a settembre.
Frequentazione
Media
Un lungo avvicinamento, il paesaggio selvaggio e l’ambiente incontaminato fanno di questa escursione una meta per chi ama i silenzi e la magia più nascosta e le forme più fantastiche e particolare delle Dolomiti. La breve salita attrezzata, dedicata allo scopritore della ‘magica’ dolomia Déodat de Dolomieu, conduce in vetta all’isolato Piz Cunturines che, insieme alla Lavarella, si affaccia con il suo versante ovest sulla verde Valle di San Cassiano. Dalla vetta, guardando ad occidente, l’orizzonte spazia senza ostacoli fino alle cime innevate dell’Ortles.
Accesso generale
1° Dal Passo Falzarego o da S. Cassiano per la strada del Passo di Valparola, imboccare (nord) la rotabile asfaltata (indicazioni) nei pressi del ponte sul Ru Sciare che conduce al parcheggio della Capanna Alpina all’Armentarola (1726m).
2° Da S. Vigilio di Marebbe al Rif. Pederù (parcheggio). Accesso
1° Dalla Capanna Alpina, per segnavia 11, in lunga traversata per il Plan de Furcia, per poi risalire al Col de Lòcia (2069m). Si continua per il Passo Tadega (2157m) da dove parte verso sinistra (ovest) il sentiero che percorre il Vallon di Lavares verso le Cime delle Cunturines e della Lavarella. Salendo per ghiaie il sentiero conduce, superato il laghetto Cunturines, al Piz delle Due Forcelle (2929m).
2° dal Rif. Pederù al Rif Fanes (2060m), si prosegue per l’Alpe di Fanes Grande (h 2) e quindi al P.sso Tadega. Da qui all’attacco per l’itinerario 1°. Itinerario
Il percorso, raggiunta la forcella più a nord tra Cunturines e Lavarella, sale brevemente sulla sinistra per ghiaie (mentre a destra prosegue per la vetta della Lavarella) fino all’attacco della scaletta in legno che segna l’inizio del percorso attrezzato. Superato questo primo tratto verticale, si prosegue verso destra, su cengia attrezzata con corde fisse, per pervenire a terreno più facile. Si succedono poi un altro gradone attrezzato, un ponticello di legno e quindi, seguendo le corde fisse, si guadagnano le facili roccette della cresta che conducono alla cima. Discesa
Lungo la stesso percorso di salita. Materiale
Normale dotazione da via ferrata. Note
Rifugio Fanes (Faneshütte)
Rifugio Pederù (Pederùhütte) alla Valle di Rudo Cartografia
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate
Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler
Editrice Frasnelli-Keitsch
Vie Ferrate nelle Dolomiti
di Hans Kammerer
Tappeiner Casa Editrice Difficoltà
Breve sentiero attrezzato che, anche se non presenta particolari difficoltà, richiede una buona preparazione sia fisica, dato il lungo e faticoso accesso, sia tecnica per il superamento di alcuni tratti non attrezzati di seppur facili roccette e di vari tratti friabili.
1° Dal Passo Falzarego o da S. Cassiano per la strada del Passo di Valparola, imboccare (nord) la rotabile asfaltata (indicazioni) nei pressi del ponte sul Ru Sciare che conduce al parcheggio della Capanna Alpina all’Armentarola (1726m).
2° Da S. Vigilio di Marebbe al Rif. Pederù (parcheggio). Accesso
1° Dalla Capanna Alpina, per segnavia 11, in lunga traversata per il Plan de Furcia, per poi risalire al Col de Lòcia (2069m). Si continua per il Passo Tadega (2157m) da dove parte verso sinistra (ovest) il sentiero che percorre il Vallon di Lavares verso le Cime delle Cunturines e della Lavarella. Salendo per ghiaie il sentiero conduce, superato il laghetto Cunturines, al Piz delle Due Forcelle (2929m).
2° dal Rif. Pederù al Rif Fanes (2060m), si prosegue per l’Alpe di Fanes Grande (h 2) e quindi al P.sso Tadega. Da qui all’attacco per l’itinerario 1°. Itinerario
Il percorso, raggiunta la forcella più a nord tra Cunturines e Lavarella, sale brevemente sulla sinistra per ghiaie (mentre a destra prosegue per la vetta della Lavarella) fino all’attacco della scaletta in legno che segna l’inizio del percorso attrezzato. Superato questo primo tratto verticale, si prosegue verso destra, su cengia attrezzata con corde fisse, per pervenire a terreno più facile. Si succedono poi un altro gradone attrezzato, un ponticello di legno e quindi, seguendo le corde fisse, si guadagnano le facili roccette della cresta che conducono alla cima. Discesa
Lungo la stesso percorso di salita. Materiale
Normale dotazione da via ferrata. Note
Rifugio Fanes (Faneshütte)
Rifugio Pederù (Pederùhütte) alla Valle di Rudo Cartografia
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate
Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler
Editrice Frasnelli-Keitsch
Vie Ferrate nelle Dolomiti
di Hans Kammerer
Tappeiner Casa Editrice Difficoltà
Breve sentiero attrezzato che, anche se non presenta particolari difficoltà, richiede una buona preparazione sia fisica, dato il lungo e faticoso accesso, sia tecnica per il superamento di alcuni tratti non attrezzati di seppur facili roccette e di vari tratti friabili.
Commenti
14/08/2008 carlo giorgioni
La mia prima ferrata in assoluto!In realtà si tratta del culmine attrezzato (20 min) di un'escursione ben più lunga che in 10 ore ti fa partire e tornare dall'Armentarola.Da alcuni punti molto esposti della breve ferrata si può vedere (tra i propri piedi) la propria macchina parcheggiata 1.300 m più in basso!
08/02/2003 info
Lunga escursione culminante con una breve ferrata su sentiero di guerra e con una breve cresta. Il vallone di salita è solitario, arcaico e maestoso. Stupendo il panorama dai 3.000 mt del Piz.
08/10/2002 Spalla Massimo
E' una salita molto bella (ed anche lunga e faticosa) ad una montagna splendida. Poco affollata (quando l'ho fatta io, ho incontrato solo altre 2 persone) specie dopo il lago Cunturines. La ferrata e' molto breve e non difficile. All'epoca c'erano delle "curiose" scale di legno, che non mi rassicuravano piu' di tanto. Alla fine delle difficolta' c'e' una crestina (per niente difficile) un po' esposta: fare attenzione. In conclusione giro bello ma MOLTO lungo (dislivello e' di circa 1300 mt e lo sviluppo e' di parecchi Kilometri)
30/03/2002 Ernesto Majoni
Intanto, la foto di presentazione ritrae il Piz Taibon e non il Piz Cunturines!!! Non si può parlare di ferrata, ma di una via no9rmale ad un grande 3000 dolomitico, lunga e faticosa ma nel complesso non difficile. Chi ama le grandi cime, non dovrebbe lasciarsela sfuggire. Il tratto di ferrata è breve, facile e ben attrezzato, ma siamo pur sempre tra i 2900 e i 3050 metri, quindi cautela!
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
sud
Dislivello salita
1340m
Dislivello ferrata
100m
Quota
3064m
Difficoltà
Facile
Orario
8 h
Periodo
A seconda delle condizione d'innevamento da luglio a settembre.
Frequentazione
Media
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