Pizzo Tresero
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Pizzo Tresero
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain
Dislivello salita
1400m
Dislivello discesa
1400m
Quota
3594m
Difficoltà
Difficile
Orario
4 ore
Esposizione salita
Est - Nord
Esposizione discesa
Est - Nord
Periodo
Primavera
Bellissima salita in ambiente glaciale tra le più classiche del gruppo. Percorso lungo e con buon dislivello, discesa molto gratificante.
Accesso
Il rifugio dei Forni è punto di partenza della salita. Dal paese di Bormio posto in alta Valtellina (raggiungibile da Sondrio per chi arriva dalla Lombardia o dal Passo dell'Aprica per chi arrivasse dal Trentino) si segue per S. Caterina Valfurva e da qui si devia a sinistra inerpicandosi per una ripida stradina che conduce al rifugio. Informarsi preventivamente dello stato di percorribilità della strada. Itinerario
Dal parcheggio del rifugio dei Forni si segue una stradina in direzione della diga (destra orografica). La si attraversa alla base passando sulla sinistra orografica e si mettono gli sci. Con percorso in quota o in leggera salita si risale tutta la valle, superando il rifugio Branca visibile versante opposto e arrivando alla base del ghiacciaio dei Forni. Si sale mantenendosi nella stessa direzione superando sulla destra un ampio vallone che scende dal Pizzo S. Giacomo. Questo grande canale verrà segito per la discesa.
Si continua arrivando sul ghiacciao e lo si segue sempre sul lato destro (sinistra orografica). Superato un tratto pianeggiante ci si piega decisamente a destra salendo direttamente un pendio ripido cercando il percorso migliore tra una serie di ampi crepacci ben visibili che non creano problemi. Questo tratto permette di accedere agli ampi pendii glaciali posti alla base della grande parete del S. Matteo. Si percorrono senza difficoltà tali pendi in direzione della Cima S. Giacomo, posta a ridosso del Pizzo Tresero, ultima cima della cresta ora ben visibile. Il ghiacciaio poco crepacciato conduce alla base di un ripido pendio che viene risalito sul lato destro e conduce sulla cresta tra la cima S. Giacomo e il Pizzo Tresero. Il percorso ora è molto aereo e la vista spazia sul versante di S. Caterina e la valle dei Forni. Si sale a sinistra della cresta portandosi alla base dei pendii finali.
Si risale l'ultimo tratto abbastanza ripido con alcuni cambi di direzione arrivando sulla cresta terminale. La si segue verso destra ed in breve si giunge in vetta. Discesa
Dalla cima si torna sulla cresta e si scende il ripido pendio iniziale, poi si può scendere a sinistra sul percorso di salita o, condizioni permettendo, a destra su ottimi pendii con bella pendenza, lasciando a sinistra un piccola zona di seracchi.
Si arriva poi ai facili pendii centrali. Anche qui si può scegliere di percorrere a ritroso il percorso di salita verso destra, o scendere direttamente a sinistra in un ampio vallone con diversi cambi di pendenza e canali che si stringe nella parte centrale e conduce con sciata entusiasmante all'inizio del ghiacciao dei Forni e al percorso originale del mattino. Verso sinistra si arriva in breve alla diga e al rifugio dei Forni. Note
Rifugio Forni
http://www.forni2000.com/
Tel. e fax 0342/93.53.65
e-mail: info@forni2000.com Cartografia
"Dallo Stelvio a San Candido " di Franco Gionco e Alberto Malusardi, Ed. Centro Doc. Alpina
"Dal Sempione allo Stelvio" di Maurizio Gnudi e Franco Malnati, Ed. Centro Doc. Alpina
Mappa: Ortles - Cevedale Tabacco, foglio 08, 1:25.000
Il rifugio dei Forni è punto di partenza della salita. Dal paese di Bormio posto in alta Valtellina (raggiungibile da Sondrio per chi arriva dalla Lombardia o dal Passo dell'Aprica per chi arrivasse dal Trentino) si segue per S. Caterina Valfurva e da qui si devia a sinistra inerpicandosi per una ripida stradina che conduce al rifugio. Informarsi preventivamente dello stato di percorribilità della strada. Itinerario
Dal parcheggio del rifugio dei Forni si segue una stradina in direzione della diga (destra orografica). La si attraversa alla base passando sulla sinistra orografica e si mettono gli sci. Con percorso in quota o in leggera salita si risale tutta la valle, superando il rifugio Branca visibile versante opposto e arrivando alla base del ghiacciaio dei Forni. Si sale mantenendosi nella stessa direzione superando sulla destra un ampio vallone che scende dal Pizzo S. Giacomo. Questo grande canale verrà segito per la discesa.
Si continua arrivando sul ghiacciao e lo si segue sempre sul lato destro (sinistra orografica). Superato un tratto pianeggiante ci si piega decisamente a destra salendo direttamente un pendio ripido cercando il percorso migliore tra una serie di ampi crepacci ben visibili che non creano problemi. Questo tratto permette di accedere agli ampi pendii glaciali posti alla base della grande parete del S. Matteo. Si percorrono senza difficoltà tali pendi in direzione della Cima S. Giacomo, posta a ridosso del Pizzo Tresero, ultima cima della cresta ora ben visibile. Il ghiacciaio poco crepacciato conduce alla base di un ripido pendio che viene risalito sul lato destro e conduce sulla cresta tra la cima S. Giacomo e il Pizzo Tresero. Il percorso ora è molto aereo e la vista spazia sul versante di S. Caterina e la valle dei Forni. Si sale a sinistra della cresta portandosi alla base dei pendii finali.
Si risale l'ultimo tratto abbastanza ripido con alcuni cambi di direzione arrivando sulla cresta terminale. La si segue verso destra ed in breve si giunge in vetta. Discesa
Dalla cima si torna sulla cresta e si scende il ripido pendio iniziale, poi si può scendere a sinistra sul percorso di salita o, condizioni permettendo, a destra su ottimi pendii con bella pendenza, lasciando a sinistra un piccola zona di seracchi.
Si arriva poi ai facili pendii centrali. Anche qui si può scegliere di percorrere a ritroso il percorso di salita verso destra, o scendere direttamente a sinistra in un ampio vallone con diversi cambi di pendenza e canali che si stringe nella parte centrale e conduce con sciata entusiasmante all'inizio del ghiacciao dei Forni e al percorso originale del mattino. Verso sinistra si arriva in breve alla diga e al rifugio dei Forni. Note
Rifugio Forni
http://www.forni2000.com/
Tel. e fax 0342/93.53.65
e-mail: info@forni2000.com Cartografia
"Dallo Stelvio a San Candido " di Franco Gionco e Alberto Malusardi, Ed. Centro Doc. Alpina
"Dal Sempione allo Stelvio" di Maurizio Gnudi e Franco Malnati, Ed. Centro Doc. Alpina
Mappa: Ortles - Cevedale Tabacco, foglio 08, 1:25.000
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Bellezza
Autore scheda
Planetmountain
Dislivello salita
1400m
Dislivello discesa
1400m
Quota
3594m
Difficoltà
Difficile
Orario
4 ore
Esposizione salita
Est - Nord
Esposizione discesa
Est - Nord
Periodo
Primavera
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