Gran Zebrù
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Gran Zebrù: Il Gran Zebrù
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Dislivello salita
1673m
Dislivello discesa
1673m
Quota
3851m
Difficoltà
OSA+ ottimo sciatore alpinista, MSA medio sciatore alpinista se si lasciano gli sci sotto al canalino sud.
Orario
3/5 h a seconda delle condizioni nivometeorologiche e dell’allenamento.
Esposizione salita
sud, sud-est, est
Periodo
dai primi di marzo a metà maggio
Partenza
Rifugio Forni 2178m
Montagna attraente e affascinante dalla forma piramidale; è la più bella della zona. E’ una delle mete più ambite da ogni sci alpinista che si rispetti. Il vastissimo panorama da nord a sud riempie di gioia ogni alpinista che raggiunge la vetta di questa stupenda montagna. La prima ascensione è di E.H. e E.N. Buxton e F.F. Tuckett con Franz Biener e Christian Michel, 3 agosto 1864 dalla Valle di Cedec per la Spalla e la Cresta SE. La prima salita invernale la effettuarono Robert von Lendenfeld e Carl Blodig con Peter Dangl e A.Pinggera il 2 gennaio 1880. La prima discesa con gli sci è della Guida Alpina e Maestro di sci Stefano Sertorelli di Bormio nell’ottobre del 1940. Stefano, olimpionico a Garmisch-Partenkirchen nel 1936 nella pattuglia militare, scese dalla vetta alla base della parete in tre minuti… con degli sci lunghi 2 metri e trenta con le lamine in osso e con attacchi Kandahar. Aveva nella mano destra la piccozza e nell’altra un bastoncino.
Itinerario
Dal Rifugio Forni seguire la comoda mulattiera che inizialmente sale per due ripidi tornanti, poi verso destra si fa più pianeggiante e aggirata la dorsale che immette in Val Cedec, continuando a mezzacosta, si raggiunge il rifugio Pizzini. E’ sempre presente una traccia ma comunque il percorso è molto semplice ed evidente. Continuare ora verso nord, senza un percorso obbligato, in direzione dell’evidente isola rocciosa che si trova alla base della parete meridionale del Gran Zebrù e la si contorna passandola solitamente sulla sinistra. Piegando poi verso destra si raggiunge la base del marcato canalino che porta verso la cresta. Normalmente questo canale lo si sale con gli sci fino a dove si restringe in prossimità delle prime rocce. Arrivati alla spalla sulla cresta sud-est, il successivo tratto in leggera diagonale verso destra è molto ripido e permette di portarsi su un falsopiano alla base dell’ultimo tratto di salita. Si continua leggermente verso destra andando a contornare delle roccette in una zona ripida e da qui diritti verso l’ultimo tratto di cresta. Passando a sud della stessa si arriva brevemente in prossimità della croce metallica di vetta.
Variante di salita nella prima parte: 1a. Alla partenza, poco dopo aver superato i primi due tornanti della mulattiera, ci si porta in prossimità di una baita di legno. Ora verso destra poi diritti si arriva ad un nucleo di vecchie baite. Si continua sul pendio sovrastante tendendo verso destra fino a raggiungere una zona più pianeggiante. Superata l’ampia dorsale ci si immette nella val Cedec e senza un percorso obbligato, in direzione nord, si raggiunge l’itinerario precedente poco dopo il rifugio Pizzini.
Variante di partenza: 1b. Dal posteggio basso di Forni ci si porta in prossimità del piccolo sbarramento artificiale e seguendo le indicazioni per il rifugio Branca si segue la mulattiera estiva fino a passare il ponte sul torrente Cedec. Subito dopo si sale in direzione della malga sovrastante e piegando a sinistra ci si porta al ponte della Girella. Si sale ora in direzione nord andando a raccordarsi con l’itinerario classico.
Dal Canalino delle Pale Rosse: 1c. In corrispondenza dell’isola rocciosa sotto la parete meridionale del Gran Zebrù si piega verso sinistra in direzione del Colle delle Pale Rosse e raggiuntolo si continua verso nord-ovest per una settantina di metri. Quindi si imbocca l’evidente canale, fiancheggiandolo preferibilmente sulla sinistra. Lo si risale interamente fino a raggiungere l’affilata cresta nord-ovest che porta brevemente alla vetta. Il canale presenta mediamente pendenze di 45° e va affrontato con attrezzatura alpinistica. Discesa
La discesa con gli sci dalla cima del Gran Zebrù lungo la via normale è solo per sciatori-alpinisti esperti. Comunque, anche lasciando gli sci alla base del canalino o poco sopra, la sciata fino al fondovalle sarà sempre appagante. La discesa dal Canalino delle Pale Rosse, nella parte alta, non è sempre fattibile per la normale presenza di roccette affioranti. Materiale
Base da scialpinismo + ARTVA (Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga), pala e sonda. E' da ricordare che gli itinerari si svolgono in parte su ghiacciaio o su terreno impegnativo, quindi è consigliabile ed importante avere tutto il materiale alpinistico per la progressione e l’autosoccorso. Note
Punto di appoggio: Rifugio Forni raggiungibile da S.Caterina Valfurva lungo la strada che sale in Val dei Forni – apertura i primi di marzo - Tel. 0342.935365 - info@forni2000.com
Rifugio Pizzini – Tel. 0342.935513 – rifugiopizzini@virgilio.it
GUIDE ALPINE ALTA VALTELLINA Cartografia
Cartografia: Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000 – Tabacco 08 Ortles-Cevedale 1:25.000
Da consultare: Bollettino Neve & Valanghe di ARPA Lombardia – www.arpalombardia.it/meteo - 8488.37077 Bollettini nivometeorologici AINEVA - www.aineva.it – 0461.230030
Dal Rifugio Forni seguire la comoda mulattiera che inizialmente sale per due ripidi tornanti, poi verso destra si fa più pianeggiante e aggirata la dorsale che immette in Val Cedec, continuando a mezzacosta, si raggiunge il rifugio Pizzini. E’ sempre presente una traccia ma comunque il percorso è molto semplice ed evidente. Continuare ora verso nord, senza un percorso obbligato, in direzione dell’evidente isola rocciosa che si trova alla base della parete meridionale del Gran Zebrù e la si contorna passandola solitamente sulla sinistra. Piegando poi verso destra si raggiunge la base del marcato canalino che porta verso la cresta. Normalmente questo canale lo si sale con gli sci fino a dove si restringe in prossimità delle prime rocce. Arrivati alla spalla sulla cresta sud-est, il successivo tratto in leggera diagonale verso destra è molto ripido e permette di portarsi su un falsopiano alla base dell’ultimo tratto di salita. Si continua leggermente verso destra andando a contornare delle roccette in una zona ripida e da qui diritti verso l’ultimo tratto di cresta. Passando a sud della stessa si arriva brevemente in prossimità della croce metallica di vetta.
Variante di salita nella prima parte: 1a. Alla partenza, poco dopo aver superato i primi due tornanti della mulattiera, ci si porta in prossimità di una baita di legno. Ora verso destra poi diritti si arriva ad un nucleo di vecchie baite. Si continua sul pendio sovrastante tendendo verso destra fino a raggiungere una zona più pianeggiante. Superata l’ampia dorsale ci si immette nella val Cedec e senza un percorso obbligato, in direzione nord, si raggiunge l’itinerario precedente poco dopo il rifugio Pizzini.
Variante di partenza: 1b. Dal posteggio basso di Forni ci si porta in prossimità del piccolo sbarramento artificiale e seguendo le indicazioni per il rifugio Branca si segue la mulattiera estiva fino a passare il ponte sul torrente Cedec. Subito dopo si sale in direzione della malga sovrastante e piegando a sinistra ci si porta al ponte della Girella. Si sale ora in direzione nord andando a raccordarsi con l’itinerario classico.
Dal Canalino delle Pale Rosse: 1c. In corrispondenza dell’isola rocciosa sotto la parete meridionale del Gran Zebrù si piega verso sinistra in direzione del Colle delle Pale Rosse e raggiuntolo si continua verso nord-ovest per una settantina di metri. Quindi si imbocca l’evidente canale, fiancheggiandolo preferibilmente sulla sinistra. Lo si risale interamente fino a raggiungere l’affilata cresta nord-ovest che porta brevemente alla vetta. Il canale presenta mediamente pendenze di 45° e va affrontato con attrezzatura alpinistica. Discesa
La discesa con gli sci dalla cima del Gran Zebrù lungo la via normale è solo per sciatori-alpinisti esperti. Comunque, anche lasciando gli sci alla base del canalino o poco sopra, la sciata fino al fondovalle sarà sempre appagante. La discesa dal Canalino delle Pale Rosse, nella parte alta, non è sempre fattibile per la normale presenza di roccette affioranti. Materiale
Base da scialpinismo + ARTVA (Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga), pala e sonda. E' da ricordare che gli itinerari si svolgono in parte su ghiacciaio o su terreno impegnativo, quindi è consigliabile ed importante avere tutto il materiale alpinistico per la progressione e l’autosoccorso. Note
Punto di appoggio: Rifugio Forni raggiungibile da S.Caterina Valfurva lungo la strada che sale in Val dei Forni – apertura i primi di marzo - Tel. 0342.935365 - info@forni2000.com
Rifugio Pizzini – Tel. 0342.935513 – rifugiopizzini@virgilio.it
GUIDE ALPINE ALTA VALTELLINA Cartografia
Cartografia: Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000 – Tabacco 08 Ortles-Cevedale 1:25.000
Da consultare: Bollettino Neve & Valanghe di ARPA Lombardia – www.arpalombardia.it/meteo - 8488.37077 Bollettini nivometeorologici AINEVA - www.aineva.it – 0461.230030
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Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Dislivello salita
1673m
Dislivello discesa
1673m
Quota
3851m
Difficoltà
OSA+ ottimo sciatore alpinista, MSA medio sciatore alpinista se si lasciano gli sci sotto al canalino sud.
Orario
3/5 h a seconda delle condizioni nivometeorologiche e dell’allenamento.
Esposizione salita
sud, sud-est, est
Periodo
dai primi di marzo a metà maggio
Partenza
Rifugio Forni 2178m
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