Luna Calante 2016 - Specchio di Iside
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Luna Calante 2016: Lo Specchio di Iside e il Trono di Osiride viste dalla Torre di Gandalf
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
La via originale fu aperta il 13 giugno 1986 da G.C. Grassi e R. Onofri, la versione 2016 è stata realizzata da L. e M. Enrico il 10, 11 e 17 settembre 2016.
Lunghezza dislivello
150m
Quota
1600m
Difficoltà
ED-, 6c max
Difficoltà obbligatoria
6a+
Via molto bella con fessure di tutti i generi: strette, larghe, camini, tetti, veramente un gioiello di scalata granitica. La versione 2016, oltre a superare lo spettacolare diedro-camino della seconda lunghezza, rende fattibile in libera l’intera via raddrizzandola in alcuni tratti. In tutto 22 fix comprese le soste.
Accesso generale
Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto. Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti, quando la pietraia si esaurisce seguire ancora il sentierino in salita e prima che svolti verso la parete principale prendere una traccia a sx che in pochi minuti porta al settore sinistro. (attacco a quota 1600 m circa, 400m di dislivello, 1 h circa). Si giunge a un grande masso tavolare sotto al bellissimo diedro di Gollum che, come diceva Grassi, assomiglia al “diedro del mistero” ma…rovesciato al contrario. Lasciare zaini e scarpe al masso (per lo spostamento al settore alto le scarpe possono essere utili ma non indispensabili). La doppia vi depositerà qui. Itinerario
Dalla sosta 6 fino alla cengia mediana e poi dalla sosta 4 fino alla base (doppia di quasi 60m). Materiale
2 serie di friends BD fino al n°3 ma dipende da quanto ci si protegge, un n°4 BD. Corde da 60m.
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto voltare a destra verso Cantoira. Indi seguire tutta la val grande sino al suo termine Forno Alpi Graie. Circa 80 km da Torino.
AccessoDa Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto. Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti, quando la pietraia si esaurisce seguire ancora il sentierino in salita e prima che svolti verso la parete principale prendere una traccia a sx che in pochi minuti porta al settore sinistro. (attacco a quota 1600 m circa, 400m di dislivello, 1 h circa). Si giunge a un grande masso tavolare sotto al bellissimo diedro di Gollum che, come diceva Grassi, assomiglia al “diedro del mistero” ma…rovesciato al contrario. Lasciare zaini e scarpe al masso (per lo spostamento al settore alto le scarpe possono essere utili ma non indispensabili). La doppia vi depositerà qui. Itinerario
1° tiro) Dal masso traversare un 30m a sx fin sotto l’evidentissimo diedro camino nerastro in cui a volte scorre l’acqua. La via attacca subito a dx di questo in una larga fessura (nome alla base e cordone blu incastrato come segnavia. Attenzione che sul muro di dx, in un diedrino, si vede un chiodo ma è della via “Una specialità della casa”). Salire la larga fessura in Dulfer (un n°4 BD) e il seguente sistema di belle lame e fessure sino sul fondo del camino. Quando questo diventa rampa erbosa traversare a dx superando uno spigolo appigliato (la via originale andava invece verso la rampa per piegare a dx più in alto), afferrare due lame sovrapposte e ribaltarsi in una nicchia (alberello secco) alla base del grande diedro evidentissimo dalla base. Utili eventualmente alcuni friend doppi medi. Sosta con 2 fix da collegare. Grado 6A+.
2° tiro) Tiro nuovo 2016. Salire la larghissima fessura che forma il diedro (2 fix) e quindi proseguire nel camino fino a giungere alla fessura che solca il tetto con andamento da sx a dx fino all’atletica uscita (1 fix). Ribaltarsi sul terrazzo. Friend 2, 3 e 4 BD. Sosta con 2 fix da collegare. Grado 6B+.
3° tiro) Vincere la stretta e faticosa spaccatura (un passo difficile circa 6C, 1 fix) e proseguire quindi nel diedro passando a sx di una gigantesca stele appoggiata su cui con molta cautela si appoggiano un paio di volte i piedi (prestare attenzione). Seguire quindi interamente il bellissimo diedro fessurato (ignorando i chiodi a dx in placca, percorso originale di Grassi) uscendo a dx su una zona di placche inclinate, sotto al tetto sommitale. Utili alcuni friend medi doppi. Sosta su 2 fix da collegare. Grado 6B con un passo iniziale più duro.
4° tiro) Tiro nuovo 2016. A sx si scorgono i chiodi dell’originale che in A0 superava il tetto. Il nuovo tiro supera invece il tetto nella sua diramazione di dx. Alzarsi fino alla radice del tetto (utili friend 0.75, 0.3 BD) e quindi traversare a dx (uno 0.5 sta nel masso incastrato sotto al tetto, poi 1 fix) sfruttando buone tacche per i piedi. Ribaltarsi nella nicchia (1 vecchio chiodo della via che arriva dal diedro sottostante) e uscire faticosamente dalla strapiombante spaccatura-fessura (ottimo 3BD) sul ripiano sommitale. Sosta di calata con 2 fix + maillon. Grado 6C.
Trasferirsi quindi al settore alto alla base del “diedro di Gollum”. Tre minuti a piedi.
5° tiro) Tiro parzialmente nuovo 2016. Superare in Dulfer la lama iniziale in comune con “Gollum” e “Re Azul” e spostarsi quindi immediatamente nel diedro a sx (le altre due vie vanno a dx) dove si scorge un vecchio cordone incastrato. Giungere al cordone e vincere quindi direttamente l’enorme, bella e atletica lama verticale (2 fix) (la via originale si spostava invece a un pulpito a dx per salire sotto al tetto e traversare a sx) fino a un comodo pulpito roccioso. Sosta con 1 fix + chiodo. Grado 6B.
6° tiro) Ribaltarsi a sx del tettino sopra la sosta (1 fix) e salire quindi la placca seguente (1 fix) fino ad afferrare una bella fessura ad incastro. Ribaltarsi su un piccolo ripiano e attaccare direttamente la seguente fessura (la via originale qui traversava al terrazzino a dx, in comune con la via “Robinson”), prima ad incastro e poi molto grande (2 fix, utile un 4 BD tra le 2 protezioni). Superarla direttamente fino a un comodo ripiano roccioso (l’originale vinceva ancora per pochi metri il diedrino soprastante, però molto sporco e con uscita erbosa). Sosta di calata con 2 fix+maillon. Grado 6B.
DiscesaDalla sosta 6 fino alla cengia mediana e poi dalla sosta 4 fino alla base (doppia di quasi 60m). Materiale
2 serie di friends BD fino al n°3 ma dipende da quanto ci si protegge, un n°4 BD. Corde da 60m.
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Bellezza
Primi salitori
La via originale fu aperta il 13 giugno 1986 da G.C. Grassi e R. Onofri, la versione 2016 è stata realizzata da L. e M. Enrico il 10, 11 e 17 settembre 2016.
Lunghezza dislivello
150m
Quota
1600m
Difficoltà
ED-, 6c max
Difficoltà obbligatoria
6a+
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