La perla preziosa - Sass de la Crusc
La Perla preziosa esplora lo spazio ancora libero tra due classicissime e bellissime vie come il Diedro Mayerl e la via Messner al Grande muro, su una delle pareti mito per l’arrampicata dolomitica: la ovest del Sass dla Crusc.
5 giornate in parete distribuite su due anni di ricerca con il "sogno di aprire una via in libera e in stile tradizionale", così è nata questa nuova perla che misura 375m per 8 tiri con difficoltà di IX+ (7c+). Una via che Tondini s’è già tolto la soddisfazione di ripetere in libera e che lui stesso definisce un: "sogno quasi stato perfetto", dove quel pizzico di perfezione persa sta in quegli unici due spit del 6 tiro che nulla però tolgono al grado obbligatorio. Poco male, pensiamo noi, visto che il "90% dei passi chiave di ogni tiro sono tutti obbligatori e tutti sono stati aperti in libera".
Intanto la "Perla", usando sempre le parole di Tondini, si propone come un viaggio di “grande soddisfazione per le molte forti cordate che girano per le Dolomiti alla ricerca di vie “trad" su ottima roccia".
Le possibilità d’accesso alla Val Badia sono molte:
1. Dall’ A22 fino al casello di Bressanone, poi si prende la SS49 della Val Pusteria fino a S.Lorenzo e poi la statale SS244 della Val Badia sino a Corvara.
2. Dall’A22 fino al casello di Chiusa poi si prende la SS242 della Val Gardena, di qui verso il Passo Gardena e poi Corvara.
3. Dall’autostrada A27 fino a Ponte nelle Alpi, poi per la SS203 dell'Agordino, Caprile, Arabba, Passo Campolongo sino a raggiungere Corvara.
4 Dall’ autostrada A27 fino all'uscita di Belluno, SS51 per Cortina d'Ampezzo, Passo Falzarego, Passo Valparola e Alta BadiaUna volta raggiunta Corvara, si seguono le indicazioni per La Villa - Pedraces. Appena entrati nell’abitato di Pedraces si incontrano sulla destra gli impianti di risalita che comodamente conducono all’ospizio di Santa Croce, da dove parte il sentiero che conduce alla base delle pareti.
Dall’Ospizio (2045m), posto ai piedi del Sass dla Crusc, si segue il sentiero (n°7) che conduce alla ferrata prima per prati poi lungo i ghiaioni posti alla base della parete. Il sentiero traversa in piano per ghiaie per poi iniziare a salire verso destra. Lo si abbandona, iniziando a salire per rocce e sentierini (ometti) il lungo e articolato zoccolo che conduce alla base della parete vera e propria. In questa parte è possibile salire quasi ovunque. Seguire le evidenti tracce di passaggio e gli ometti. Nella parte terminale l’ultimo risalto viene superato traversando verso sinistra e risalendo le ghiaie fino alla base del gran diedro.
La via attacca tra il "Diedro Mayerl" e la "Messner al Grande Muro". Chiodo e ometto.
A piedi per sentiero.
MaterialeNuts, Friends (Metolius micro: 1-3; Camelot micro: 3-4; Camelot: 2x0.5-2x0.75-2x1.0-2x2.0-2x3.0-1x4.0), fettuccie e kevlar, 2 corde da 60m
NoteNota (1): tutti i chiodi utilizzati sono stati lasciati. Le due serie di friends dal 0.5 al 3.0 Camelot servono anche per completare 3 soste, che hanno un solo chiodo o nessuno, ma ottime fessure. Sullo schizzo sono riportate le misure di friends necessarie per ogni tiro e per ogni sosta.
Nota (2): i due spit del 6° tiro non riducono l’obbligatorietà dei passaggi: i due tratti più duri (VIII+ obbl.) sono uno prima del primo spit e l’altro dopo il secondo.
Si ringraziano: Nepa climbing, Keyland, Ferrino (DMM e Edelweiss), Marmot.