La Faccia Scura della Luna - Val Brenta Bassa
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La Faccia Scura della Luna: Val Brenta, Dolomiti di Brenta: Matteo Rivadossi sul secondo tiro
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Sarah Haase, Simone Monecchi, Matteo Rivadossi, 2019-2020. Prima ripetizione: S. Monecchi e S. Torcoli 05/02/2020
Autore scheda
Matteo Rivadossi
Lunghezza dislivello
100m
Difficoltà
M8/WI5
Linea molto completa e remunerativa a fianco dell’arcinota Sotto gli Occhi della Luna. Il tiro chiave, che supera un pronunciato strapiombo con arrampicata entusiasmante, è stato aperto e liberato a fine del mite febbraio 2019; mentre per trovare ghiacciato il terzo ed ultimo tiro, gli apritori hanno dovuto attendere il 2020. Completando così, a detta dei ripetitori, una delle proposte più interessanti della Val Brenta.
Accesso generale
A S Antonio di Mavignola (TN) imboccare la deviazione per la Val Brenta e parcheggiare nei pressi della sbarra. Continuare a piedi lungo la pista (a volte ghiacciata!) che si inoltra in Val Brenta. Poco prima della teleferica del Rifugio Brentei, attraversare il torrente e raggiungere la falesia in direzione delle evidenti colate (50 minuti). Accesso
Attacco: 20 m a dx della celeberrima Sotto gli occhi della luna, primo tiro in comune con la colonna di Già salita.
Itinerario
L1: lunghezza su ghiaccio di difficoltà variabile seconda le annate (WI3/3+) con diedro di uscita in roccia (M4). Sosta attrezzata a fix con catena e moschettone, sviluppo 25 metri;
L2: tiro chiave, lungo ed atletico: è possibile ammorbidirlo spezzandolo a metà (sosta facoltativa) e/o trovandolo ghiacciato in alcuni punti.
Dopo un primo passo aggettante che richiede decisione (M7, possibile ghiaccio), segue traverso più facile (M6) fino ad un diedro strapiombante caratterizzato da un’uscita impegnativa in placca (M8-, possibile ghiaccio) verso la nicchia della sosta facoltativa (2 fix con anello). Da qui verso sx la via segue una assai esposta ma ben scalabile tromba strapiombante (M7+) fino all’uscita su breve ghiaccio verticale che conduce in cengia. Raggiungere 6-7 m a sx la sosta a fix con catena e moschettone in comune con “Sotto gli occhi della luna”. Sviluppo 35 metri.
L3: dalla nicchia di sosta guadagnare per fessura verso dx (M6) il chiodo che protegge i primi passi delicati su candela (WI5). Seguono 25m di ghiaccio poco abbondante ma coeso (WI4, 2-2020). Sosta su alberi con cordone e maglia. Sviluppo 40 metri.
N.B.: in caso questa colata non fosse presente o scalabile, è possibile continuare per la terza lunghezza di “Sotto gli occhi della luna” che invece ha un’alta probabilità di formazione (WI5+/6-).
Discesa
Discesa in due comode doppie da 30 e 50 metri. Materiale
Materiale fisso: placchette e fix inox da 8mm con vari cordoni per facilitare i moschettonaggi, soste di calata con fix da 10 mm, catene e moschettoni.
Materiale per una ripetizione: materiale da ghiaccio, 10 rinvii, utili ma non indispensabili 2-3 friends piccoli e medi
A S Antonio di Mavignola (TN) imboccare la deviazione per la Val Brenta e parcheggiare nei pressi della sbarra. Continuare a piedi lungo la pista (a volte ghiacciata!) che si inoltra in Val Brenta. Poco prima della teleferica del Rifugio Brentei, attraversare il torrente e raggiungere la falesia in direzione delle evidenti colate (50 minuti). Accesso
Attacco: 20 m a dx della celeberrima Sotto gli occhi della luna, primo tiro in comune con la colonna di Già salita.
Itinerario
L1: lunghezza su ghiaccio di difficoltà variabile seconda le annate (WI3/3+) con diedro di uscita in roccia (M4). Sosta attrezzata a fix con catena e moschettone, sviluppo 25 metri;
L2: tiro chiave, lungo ed atletico: è possibile ammorbidirlo spezzandolo a metà (sosta facoltativa) e/o trovandolo ghiacciato in alcuni punti.
Dopo un primo passo aggettante che richiede decisione (M7, possibile ghiaccio), segue traverso più facile (M6) fino ad un diedro strapiombante caratterizzato da un’uscita impegnativa in placca (M8-, possibile ghiaccio) verso la nicchia della sosta facoltativa (2 fix con anello). Da qui verso sx la via segue una assai esposta ma ben scalabile tromba strapiombante (M7+) fino all’uscita su breve ghiaccio verticale che conduce in cengia. Raggiungere 6-7 m a sx la sosta a fix con catena e moschettone in comune con “Sotto gli occhi della luna”. Sviluppo 35 metri.
L3: dalla nicchia di sosta guadagnare per fessura verso dx (M6) il chiodo che protegge i primi passi delicati su candela (WI5). Seguono 25m di ghiaccio poco abbondante ma coeso (WI4, 2-2020). Sosta su alberi con cordone e maglia. Sviluppo 40 metri.
N.B.: in caso questa colata non fosse presente o scalabile, è possibile continuare per la terza lunghezza di “Sotto gli occhi della luna” che invece ha un’alta probabilità di formazione (WI5+/6-).
Discesa
Discesa in due comode doppie da 30 e 50 metri. Materiale
Materiale fisso: placchette e fix inox da 8mm con vari cordoni per facilitare i moschettonaggi, soste di calata con fix da 10 mm, catene e moschettoni.
Materiale per una ripetizione: materiale da ghiaccio, 10 rinvii, utili ma non indispensabili 2-3 friends piccoli e medi
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Bellezza
Primi salitori
Sarah Haase, Simone Monecchi, Matteo Rivadossi, 2019-2020. Prima ripetizione: S. Monecchi e S. Torcoli 05/02/2020
Autore scheda
Matteo Rivadossi
Lunghezza dislivello
100m
Difficoltà
M8/WI5
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