Il Cigno Nero - Cima Falkner
Il Cigno Nero sale la linea logica tracciata dalle colate di ghiaccio della parete nord-est di Cima Falkner nel cuore delle Dolomiti di Brenta.
Parcheggiare all’impianto dei Fortini a Madonna di Campiglio.
AccessoUtilizzare la cabinovia (apertura ore 8:30) per arrivare al Rifugio Stoppani. Possibilità di pernottamento ai Rifugi Stoppani e Graffer per anticipare la partenza. Salire verso l’arrivo della seggiovia di Passo Grostè e puntare verso sud seguendo il sentiero scialpinistico di Cima Roma. Lasciare alla vostra destra le pareti di Cima Grostè e contornarla completamente. Continuare in direzione sud mantenendosi sotto la parete est di Cima Grostè fino a intersecare il vallone sud che scende dalla Bocchetta dei Camosci. Risalire il vallone e puntare alla base della evidente parete nord-est di Cima Falkner.
Circa 1:30 / 2 ore in base alle condizioni del manto nevoso. Consigliato avvicinamento con gli scii.
Coordinate GPS della base della via: 46.193745 N,10.906693 E
L1: 30 m, WI4+, Sosta su viti e/o Abalakov. Tiro di riscaldamento su ghiaccio appoggiato che verticalizza solo nel tratto finale dove, a volte, diventa fine.
L2: 30 m, WI5+, M5, Sosta su 2 chiodi da integrare. Lunghezza fisica e divertente su ghiaccio delicato e tratti di roccia proteggibile a friend.
L3: 40 m, M7, Sosta da attrezzare su 2 spuntoni e vite da ghiaccio (presente cordone segna via). Il tiro chiave. Traversare qualche metro a destra ed entrare in un diedro con roccia di bassa qualità da scalare tecnico con qualche incastro di picca. Alla fine del diedro seguire la evidente goulottina di ghiaccio fino alla sosta in corrispondenza di un grosso masso con ghiaccio alla base.
L4: 60 m, WI5, M5, Sosta da attrezzare a friend (presente cordone segna via). Tiro molto bello, lungo e continuo. Scalare la breve colatina di ghiaccio verticale, traversare qualche metro a destra e seguire l’evidente diedro appoggiato con divertenti tratti di misto. Uscire sulla cengia mediana e sostare sotto a un grosso masso.
L5: 60 m, WI5, M7, Sosta su 3 chiodi collegati e attrezzati per calata. Tiro lungo, fisico e ben proteggibile. Seguire la logica della parete alternando fessure e colate di ghiaccio. Uscire sulla cengia superiore e individuare la sosta su roccia in diagonale a sinistra.
L6: 100 m, 40°, sosta non presente. Lunghezza facile da fare in conserva per raggiungere la cima. Seguire l’evidente catino nevoso fino alla sommità della parete. Da lì scendere per tornare alla sosta di L5.
Da non sottovalutare. Vengono proposte 2 opzioni in base alle condizioni del manto nevoso:
1. Calarsi in doppia dalla sosta di L5 per tornare sulla cengia mediana. Da li traversarla a destra (viso a monte) seguendo la ferrata Benini. Arrivati all’ingresso di un evidente canale utilizzare un vecchio anello per calarsi (40 mt) lungo il canale stesso. Dalla base del canale in 5 minuti alla base della via. Rientro da percorrere solo in condizioni di neve sicura.
2. In calata sulla via. Sosta di L5 già attrezzata, mentre soste di L4 e L3 da allestire per le altre calate. Dalla sosta di L2 si arriva alla base della parete.
Materiale2 serie di friend fino al giallo BD, viti da ghiaccio corte e medie, chiodi e martello per integrare le soste.
NotePrimi salitori: Enrico "Cobra" Lovato e Federico Asciolla il 05/01/2024 utilizzando esclusivamente viti da ghiaccio e friend per la progressione e chiodi per le soste.