Il mondo parallelo di Aki - Monte Pubel - Croce di San Francesco
1 / 24
Il mondo parallelo di Aki: Monte Pubel, Valsugana
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Francesco Leardi, Fausto Maragno 23/02/2021
Autore scheda
Francesco Leardi
Lunghezza dislivello
245m
Quota
1122m
Difficoltà
A0 e 6a/b obbligatorio.
Dedicata a Jacopo Guderzo, Il mondo parallelo di Aki attacca una cinquantina di metri a sinistra del Tempio dell’edera.
Straordinario itinerario che sale la parete sfruttando le parti meno aggettanti aggirando, ove è stato possibile, le parti più strapiombanti. Chiodatura ottima e ravvicinata a spit da 10mm.
Gli ultimi due tiri finali possono essere evitati salendo dalla sosta 9 direttamente alla fine della bastionata; la variante è estetica ma corta ed è stata chiodata solo per uscita di sicurezza, infatti gli ultimi due tiri della linea originale sono molto belli e in totale esposizione. Su tutta la via verticalità ed esposizione garantite.
Aperta in più riprese e dal basso e completata il 22/02/2021 da Francesco Leardi (C.A.A.I. Gruppo Orientale) e Fausto Maragno (C.A.I. Camposampiero).
Straordinario itinerario che sale la parete sfruttando le parti meno aggettanti aggirando, ove è stato possibile, le parti più strapiombanti. Chiodatura ottima e ravvicinata a spit da 10mm.
Gli ultimi due tiri finali possono essere evitati salendo dalla sosta 9 direttamente alla fine della bastionata; la variante è estetica ma corta ed è stata chiodata solo per uscita di sicurezza, infatti gli ultimi due tiri della linea originale sono molto belli e in totale esposizione. Su tutta la via verticalità ed esposizione garantite.
Aperta in più riprese e dal basso e completata il 22/02/2021 da Francesco Leardi (C.A.A.I. Gruppo Orientale) e Fausto Maragno (C.A.I. Camposampiero).
Accesso generale
Solare parete ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna, che rimane però nascosta alla vista salendo per la strada che collega Valstagna a Foza.
La ‘Parete dell'Edera’ si appoggia su una ripida dorsale erboso rocciosa che sprofonda verso la Val Frenzela ed è parte mediana della lunga bastionata che si sviluppa da est ad ovest con altezza variabile dai 200 ai 250 metri, degradando e terminando con la falesia della ‘Val Frenzela'.
Vi sono varie modalità per accedere alla parete a seconda delle stagioni e naturalmente in base alle condizioni di innevamento; la parete data la sua favorevole esposizione è percorribile anche in pieno inverno.
Si può accedervi facilmente dall’alto raggiungendo l’abitato di Foza per poi portarsi verso la chiesetta di San Francesco. Dalla chiesetta dirigersi verso il piazzale della croce e imboccare a ritroso il sentiero Pierino della Zuanna. Dal bivio immediatamente sotto un saltino roccioso attrezzato (panchina del ‘Generale’), andare a destra (di marcia) e con alcuni ripidi tornanti (attenzione in caso di terreno bagnato) portarsi sotto la parete dell’edera (dalla chiesetta 20 minuti in discesa).
In caso di innevamento sulla sommità, si può raggiungere la parete con avvicinamento escursionistico dal ventesimo tornante della Valstagna-Foza, oppure tramite il sentiero Pierino della Zuanna dal tornante 2. Itinerario
L1: Salire l’accennata fessuretta verticalmente uscendo con un lieve obliquo a destra (6b). S1.20m.
L2: A destra della sosta con traversata orizzontale con i piedi su un ottima lista, risalire a destra e quindi dopo un breve saltino riportarsi a sinistra ad una comoda sosta sotto la bastionata (5c/6a) S2.25m.
L3: Direttamente per la bella lama e quindi superare la placca strapiombante gialla uscendo a destra su liste più semplici (5c/7a+ oppure A0). S3.25m.
L4: Innalzarsi sopra la sosta su un difficile muretto e superare lo strapiombetto su ottime maniglie, obliquare a sinistra e poi verticalmente ad una sosta facoltativa.Salire un gradino e traversare orizzontalmente a sinistra sotto la linea degli spit. (7a/6a/6b oppure con passi di A0). S4.35m.
L5: Diritti evitando il tetto a sinistra quindi verticalmente per una placca grigia alla cengia(sosta facoltativa).Traversare alla sosta (6b/6a+). S5.20m.
L6: A destra fino sotto una parete stratificata.Salire diversi gradoni con alcuni difficili passaggi uscendo alla monolitica sosta sotto una bella pancia strapiombante (6a+/5c). S6.25m.
L7: Direttamente su una pancia decisamente boulderosa ristabilendosi su una comoda lista che a sinistra porta alla sosta (A0). S7.25m.
L8: Superare l’impegnativa placchettina e poi più facilmente per il diedro fessura superiore ad una sosta sotto un albero tagliato alla base della “Variante dei cachi di Aki” (6b/6a oppure A0/6a). S8.20m.
L9: orizzontalmente a sinistra con passaggi espostissimi ristabilendosi alla base di una stupenda placca verticale.Risalirla uscendo alla sosta su una bella cenetta (A0/6c+). S9.25m.
L10: A sinistra ad un alberello sotto una placca compattissima.Risalirla uscendone a destra su una bella lama.Alcuni saltini rocciosi erbosi portano alla sommità e al libro di via.( 7c oppure A0/5c). S10.30m.
Variante dei cachi di Aki alla via Il mondo parallelo di Aki
Sviluppo 20 m.
Chiodata il 01 Marzo 2021 da:
Francesco Leardi, C.A.A.I. Gruppo Orientale
Fausto Maragno, C.A.I. Camposampiero
Variante di uscita che evita gli ultimi due tiri de Il mondo parallelo di Aki
Dalla S9 salire verticalmente su roccia saldissima ad un comodo ballatoio (6b).20 m. Discesa
Discesa (anzi risalita): dall’accogliente ripiano della cima(ambiente stupendo) risalire pochi metri e traversare nella zona più comoda possibile su tracce di camoscio verso destra arrivando alla radura dove termina 'Il tempio dell’edera'. Da qui in obliquo ascendente a destra(segni rossi) che conducono per tracce di camoscio ad imboccare un vago sentierino che si inoltra verso nord est e che con leggeri saliscendi porta al sentiero del PDZ una cinquantina di metri sopra la panchina del generale. Brevemente alla croce di vetta e al parcheggio. Note
A JACOPO
Per papà e mamma affettuosamente e semplicemente AKI; per tutti noi eri Jacopo, a volte Gud, talvolta Guderzo. Ognuno di noi aveva un suo modo per mettersi in contatto con te.
Solare parete ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna, che rimane però nascosta alla vista salendo per la strada che collega Valstagna a Foza.
La ‘Parete dell'Edera’ si appoggia su una ripida dorsale erboso rocciosa che sprofonda verso la Val Frenzela ed è parte mediana della lunga bastionata che si sviluppa da est ad ovest con altezza variabile dai 200 ai 250 metri, degradando e terminando con la falesia della ‘Val Frenzela'.
Vi sono varie modalità per accedere alla parete a seconda delle stagioni e naturalmente in base alle condizioni di innevamento; la parete data la sua favorevole esposizione è percorribile anche in pieno inverno.
Si può accedervi facilmente dall’alto raggiungendo l’abitato di Foza per poi portarsi verso la chiesetta di San Francesco. Dalla chiesetta dirigersi verso il piazzale della croce e imboccare a ritroso il sentiero Pierino della Zuanna. Dal bivio immediatamente sotto un saltino roccioso attrezzato (panchina del ‘Generale’), andare a destra (di marcia) e con alcuni ripidi tornanti (attenzione in caso di terreno bagnato) portarsi sotto la parete dell’edera (dalla chiesetta 20 minuti in discesa).
In caso di innevamento sulla sommità, si può raggiungere la parete con avvicinamento escursionistico dal ventesimo tornante della Valstagna-Foza, oppure tramite il sentiero Pierino della Zuanna dal tornante 2. Itinerario
L1: Salire l’accennata fessuretta verticalmente uscendo con un lieve obliquo a destra (6b). S1.20m.
L2: A destra della sosta con traversata orizzontale con i piedi su un ottima lista, risalire a destra e quindi dopo un breve saltino riportarsi a sinistra ad una comoda sosta sotto la bastionata (5c/6a) S2.25m.
L3: Direttamente per la bella lama e quindi superare la placca strapiombante gialla uscendo a destra su liste più semplici (5c/7a+ oppure A0). S3.25m.
L4: Innalzarsi sopra la sosta su un difficile muretto e superare lo strapiombetto su ottime maniglie, obliquare a sinistra e poi verticalmente ad una sosta facoltativa.Salire un gradino e traversare orizzontalmente a sinistra sotto la linea degli spit. (7a/6a/6b oppure con passi di A0). S4.35m.
L5: Diritti evitando il tetto a sinistra quindi verticalmente per una placca grigia alla cengia(sosta facoltativa).Traversare alla sosta (6b/6a+). S5.20m.
L6: A destra fino sotto una parete stratificata.Salire diversi gradoni con alcuni difficili passaggi uscendo alla monolitica sosta sotto una bella pancia strapiombante (6a+/5c). S6.25m.
L7: Direttamente su una pancia decisamente boulderosa ristabilendosi su una comoda lista che a sinistra porta alla sosta (A0). S7.25m.
L8: Superare l’impegnativa placchettina e poi più facilmente per il diedro fessura superiore ad una sosta sotto un albero tagliato alla base della “Variante dei cachi di Aki” (6b/6a oppure A0/6a). S8.20m.
L9: orizzontalmente a sinistra con passaggi espostissimi ristabilendosi alla base di una stupenda placca verticale.Risalirla uscendo alla sosta su una bella cenetta (A0/6c+). S9.25m.
L10: A sinistra ad un alberello sotto una placca compattissima.Risalirla uscendone a destra su una bella lama.Alcuni saltini rocciosi erbosi portano alla sommità e al libro di via.( 7c oppure A0/5c). S10.30m.
Variante dei cachi di Aki alla via Il mondo parallelo di Aki
Sviluppo 20 m.
Chiodata il 01 Marzo 2021 da:
Francesco Leardi, C.A.A.I. Gruppo Orientale
Fausto Maragno, C.A.I. Camposampiero
Variante di uscita che evita gli ultimi due tiri de Il mondo parallelo di Aki
Dalla S9 salire verticalmente su roccia saldissima ad un comodo ballatoio (6b).20 m. Discesa
Discesa (anzi risalita): dall’accogliente ripiano della cima(ambiente stupendo) risalire pochi metri e traversare nella zona più comoda possibile su tracce di camoscio verso destra arrivando alla radura dove termina 'Il tempio dell’edera'. Da qui in obliquo ascendente a destra(segni rossi) che conducono per tracce di camoscio ad imboccare un vago sentierino che si inoltra verso nord est e che con leggeri saliscendi porta al sentiero del PDZ una cinquantina di metri sopra la panchina del generale. Brevemente alla croce di vetta e al parcheggio. Note
A JACOPO
Per papà e mamma affettuosamente e semplicemente AKI; per tutti noi eri Jacopo, a volte Gud, talvolta Guderzo. Ognuno di noi aveva un suo modo per mettersi in contatto con te.
Commenti
Ancora nessun commento...
Bellezza
Primi salitori
Francesco Leardi, Fausto Maragno 23/02/2021
Autore scheda
Francesco Leardi
Lunghezza dislivello
245m
Quota
1122m
Difficoltà
A0 e 6a/b obbligatorio.
Itinerari nello stesso gruppo montuoso
News correlate