Hasse Brandler - Cima Grande di Lavaredo
1 / 2
Hasse Brandler
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Lothar Brandler, Dieter Hasse, Jörg Lehne, Sigi Löw, 1958
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
550m
Difficoltà
7a+
Difficoltà obbligatoria
6/A2
Via storica aperta in artificiale, che sale la strapiombante parete nord della Cima Grande con un percorso estremamente diretto. Richiede buon allenamento, poichè si sviluppa per 17/18 lunghezze di corda. Tutte le soste sono attrezzate, anche con spit, i chiodi lungo i tiri sono abbondanti ma non sempre affidabili, portare molti rinvii e cordini (per allungare le protezioni).
Accesso generale
I punti di partenza ideali sono Cortina d'Ampezzo ed Auronzo raggiungibili da nord attraverso la Pusteria e da sud con l’autostrada A27 e poi lungo la statale. Per gli itinerari delle Tre Cime da entrambi i paesi si deve poi raggiungere Misurina, da Cortina valicando il Passo Tre Croci. Infine da Misurina si imbocca la strada a pagamento che risale fino alla base dei versanti meridionali delle Tre Cime. Si lascia l’auto al parcheggio del rifugio Auronzo, dove termina la strada. Per dormire l'ideale è pernottare al rifugio Auronzo o al rifugio Lavaredo, quest’ultimo si raggiunge in 15 min. lungo la strada sterrata (chiusa al traffico) posto proprio sotto le pareti sud, con vista sul favoloso Spigolo Giallo. L’avvicinamento si effettua in tempi brevi data la vicinanza alla parete. Accesso
Dal rifugio Lavaredo si segue il sentiero che conduce alla forcella Lavaredo. Si segue una traccia verso sinistra che attraversa alla base delle pareti nord. L'itinerario parte sul lato destro della parete, vicino allo zoccolo della via Comici. Nelle prime due lunghezze di corda è facile sbagliarsi. La partenza originale supera una placca piuttosto liscia vicino ad un piccolo pilastro fessurato. Si può più facilmente raggiungere la cima di questo spuntone partendo più a destra. Poi si sale in traversata verso sinistra (friabile) in direzione di un piccolo tetto. Si sosta sotto il tetto con chiodi e spit. Da qui non si può più sbagliare. Discesa
Si effettua lungo la via normale sul versante sud. Dall'ultimo tiro traversare verso sinistra lungo la grande cengia fino agli ometti della via normale. Si scende in un canale camino con due corde doppie da 50 m. Si continua arrampicando fino alle ghiaie sottostanti si seguono gli ometti verso sinistra e poi una breve doppia porta in prossimità di una forcella. Si raggiunge la forcella (versante sud-est) che si affaccia su un ripido canalone (est) che si può scendere con numerose corde doppie o arrampicando 2. Il salto finale si evita traversando lungo una cengia verso sinistra e raggiungendo il canalone detritico che divide la Cima Grande dalla Piccola. Materiale
Tutte le soste sono attrezzate, anche con spit, i chiodi lungo i tiri sono abbondanti ma non sempre affidabili, portare molti rinvii e cordini (per allungare le protezioni).
I punti di partenza ideali sono Cortina d'Ampezzo ed Auronzo raggiungibili da nord attraverso la Pusteria e da sud con l’autostrada A27 e poi lungo la statale. Per gli itinerari delle Tre Cime da entrambi i paesi si deve poi raggiungere Misurina, da Cortina valicando il Passo Tre Croci. Infine da Misurina si imbocca la strada a pagamento che risale fino alla base dei versanti meridionali delle Tre Cime. Si lascia l’auto al parcheggio del rifugio Auronzo, dove termina la strada. Per dormire l'ideale è pernottare al rifugio Auronzo o al rifugio Lavaredo, quest’ultimo si raggiunge in 15 min. lungo la strada sterrata (chiusa al traffico) posto proprio sotto le pareti sud, con vista sul favoloso Spigolo Giallo. L’avvicinamento si effettua in tempi brevi data la vicinanza alla parete. Accesso
Dal rifugio Lavaredo si segue il sentiero che conduce alla forcella Lavaredo. Si segue una traccia verso sinistra che attraversa alla base delle pareti nord. L'itinerario parte sul lato destro della parete, vicino allo zoccolo della via Comici. Nelle prime due lunghezze di corda è facile sbagliarsi. La partenza originale supera una placca piuttosto liscia vicino ad un piccolo pilastro fessurato. Si può più facilmente raggiungere la cima di questo spuntone partendo più a destra. Poi si sale in traversata verso sinistra (friabile) in direzione di un piccolo tetto. Si sosta sotto il tetto con chiodi e spit. Da qui non si può più sbagliare. Discesa
Si effettua lungo la via normale sul versante sud. Dall'ultimo tiro traversare verso sinistra lungo la grande cengia fino agli ometti della via normale. Si scende in un canale camino con due corde doppie da 50 m. Si continua arrampicando fino alle ghiaie sottostanti si seguono gli ometti verso sinistra e poi una breve doppia porta in prossimità di una forcella. Si raggiunge la forcella (versante sud-est) che si affaccia su un ripido canalone (est) che si può scendere con numerose corde doppie o arrampicando 2. Il salto finale si evita traversando lungo una cengia verso sinistra e raggiungendo il canalone detritico che divide la Cima Grande dalla Piccola. Materiale
Tutte le soste sono attrezzate, anche con spit, i chiodi lungo i tiri sono abbondanti ma non sempre affidabili, portare molti rinvii e cordini (per allungare le protezioni).
Commenti
12/07/2010 Fabrizio Della Rossa
Brutta sorpresa trovare spit nn solo alle soste ma anche lungo i tiri, lo trovo 1 sputo al valore della via e dei suoi primi salitori, nn solo, anche irrispettoso di quelle cordate che affrontano la via con una preparazione adeguata ad affrontare quelle difficoltà con protezioni trad e nn spit.
26/04/2010 Diego Pezzoli
Fantastica via in ambiente mozzafiato! Impegnativa ma di gran soddisfazione!
Bravi Marco e Mirko! Complimenti ancora per la libera!!! Livello!
21/08/2009 Marco Bermejo
Bellissima via, completata tutta in libera a vista il 16 Agosto '09, anche se alguni tiri erano un po bagnati...
Vale veramente la pena!
Cerco l'indirizzo dei 2 bergamaschi che avevamo dietro, per scambiare foto...
10/09/2006 Christian
Via super con un'esposizione incredibile! La parte bassa non è per niente banale come il primo tiro di 7 nei diedri, noi abbiamo trovato i diedri strpiombanti completamente bagnati però in compenso i camini terminali erano asciutti e secondo noi il grado dato è giusto, ma se si trovano bagnati la difficoltà cambiano completamente.Una via da ripetere!!!
Bellezza
Primi salitori
Lothar Brandler, Dieter Hasse, Jörg Lehne, Sigi Löw, 1958
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
550m
Difficoltà
7a+
Difficoltà obbligatoria
6/A2
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