Giro De Antruilles
Tra la Croda De r’Ancona e il Taburlo questa facile passeggiata ad anello penetra nel cuore del Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. E fa conoscere i "casoni" delle “Regole di Cortina”, la millenaria istituzione per l’uso, collettivo ed indiviso, del territorio ampezzano da parte delle famiglie originali. Un consorzio che, dall’epoca dei primi insediamenti stanziali, rappresenta il fondamento storico e culturale dei cortinesi, ed ha permesso la savaguardia del loro splendido territorio.
Da Cortina verso Fiammes per la strada di Alemagna SS 51.
AccessoSuperato il Castello di Podestagno si prosegue verso Passo Cimabanche. Dopo alcuni chilometri ad un tornante verso destra, (Km 111, bacheca del Parco Naturale d'Ampezzo), s’imbocca la stradina che sale verso la Malga "Ra Stua” fino al parcheggio del grande piazzale a "S'Uberto” (1428m).
ItinerarioSeguendo le indicazioni "percorso pedonale - Malga Ra Stua" s’imbocca il sentiero che s’inoltra nel fitto bosco. Si procede a sinistra della strada che sale alla Malga Ra Stua fino a riprendere nuovamente la strada in località "Sote Son Pouses" (1515m). Si prosegue per questa, inizialmente in salita e poi in piano, fino ad incontrare sulla sinistra un grosso sasso con l’indicazione: "Antrulies - Col Becchei - Lago di Limo". In discesa per questa nuova mulattiera si arriva ad un primo ponte, a cui ne segue un secondo che annuncia l’ormai prossimo e bellissimo "Casone de Antruilles" (1527m). Dal "Cason” (dove è consigliata una piccola sosta), si continua verso "Pian de Loa-Fiammes" lungo il sentiero che svolta leggermente a destra per poi scendere lentamente. Alla fine della discesa si riprende a salire fino alla staccionata che protegge il vuoto dell'orrido formato dal Rio "Aga de Ciampo de Cròs", qui una panchina offre un ottimo punto di ristoro e di osservazione del territorio del Parco. Ancora in discesa, si prosegue fino al "Pian de Loa" (piano della lupa), e costeggiando la pista di fondo sulla destra si giunge al "Cason de pian de Loa". Proprio di fronte al "casone" possiamo intravedere la punta di un enorme abete rosso che svetta su tutti gli alberi circostanti: è l'albero più grande di Cortina (e abbracciandone il tronco ci si può rendere conto di tutta la sua possanza). Facendo ora attenzione a non rovinare le tracce della pista di fondo, la si percorre in direzione Fiammes fino ad un ponte dal quale (seguendo le indicazioni "Malga Ra Stua") si affronta l’ultimo, breve ma assai faticoso, tratto di sentiero che riconduce a "S'Uberto” e al parcheggio.
DiscesaItinerario ad anello con partenza ed arrivo dal piazzale a "S'Uberto”.
MaterialeNormale dotazione escursionistica da neve, ciaspes, bastoncini. Consigliato il binocolo.
DifficoltàNessun pericolo oggettivo. Itinerario percorribile anche in caso di nevicate.