Dìmonios - Punta Ferula
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Dìmonios
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Marco Marrosu, Isabella Zuddas il 3/10/12
Autore scheda
Marco Marrosu
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
215m
Difficoltà
VI- R3
Via consigliabile, molto estetica. Il tratto più difficile dell’ultimo tiro è eventualmente azzerabile, mentre nei tiri sottostanti si riesce a mettere protezioni ogni 6/7m.
Accesso generale
Da Porto Vecchio si prende la strada D859 per Ajaccio.
Parcheggio coordinate: 41°37'36.66"N, 9° 8'53.84"E, WGS84
Avvicinamento al Col di Ferula: individuare dalla parte opposta del parcheggio, di fronte all’imbocco della sterrata, un sentiero che sale nella fitta macchia. Dopo una breve salita si mantiene quasi sempre sulla curva di livello, dirigendosi verso sud arriva ad un caratteristico passo, Col di Ferula. Quà si apre la macchia e sono ben visibili le pareti. Nel passo si trovano delle piazzole erbose sotto gli alberi e un angolo attrezzato per fare il fuoco. Omini, 20’ di cammino.
Accesso
Da Col di Ferula raggiungere l’imbocco del ripido canalone come per Punta Chantata. All’imbocco del canalone, quando questo comincia ad essere delimitato da pareti, si segue la base delle pareti di destra passando agevolmente su rocce e blocchi dal versante est a quello ovest. Seguire la base della parete ovest sino a raggiungere il punto più basso, omini, da dove nasce una lunga placca inclinata e delimitata a destra dalla placca di Punta Capitellu. L’attacco è indicato con omini e con una freccia di vernice rossa. Sotto la parete si trovano una quercia e un agrifoglio. 30’. Coordinate attacco: 41°37'7.36"N, 9° 8'17.48"E WGS84 Itinerario
Superato un tratto verticale, 8 m, si prosegue sempre dritti su placca, cordino, sino a costruire nel restringimento di una canaletta la S1 (spuntone e friend), IV+/V, 50 m; dritti verso il breve strapiombo sovrastante, seguendo una canaletta poco accentuata. Passare lo strapiombo, V+, in un intaglio che lo segna in posizione quasi centrale. Sostare sopra in una comoda cengetta, S2 (spuntone e friend piccoli medi), V/V+, 45 m; dritti su placca, III+, sino a raggiungere una larga cengia dalla quale si continua dritti con balzi a tratti verticali, cordino, passi di IV+. Superare a sinistra V+ un tratto verticale con fessure oblique per imboccare e risalire una canaletta. Sostare su grande spuntone quasi alla fine della canaletta, S3, 50 m, V+ oppure proseguire per altri 10 m di III sino ad un largo ripiano. In questo punto ci si collega alla cresta e con 20 m facili ci si sposta in una nicchia sotto il pilastro finale, S4, 30 m; salire un muretto leggermente strapiombante, V+, per poi proseguire dentro un diedrino, VI-, sormontato da un albero, cordino. Più facilmente si prosegue con passaggi di placca e un canale sino ad arrivare in vetta, S5, 40 m, VI-. Discesa
Calata di 25 m dal versante opposto su spuntone, cordino. Con la calata si entra in un canale alberato da non scendere. Traversare questo e un altro canale dirigendosi verso est sino a raggiungere il canalone che porta a Punta Chantata e quindi a Col di Ferula o all’attacco (40’).ia, oppure, percorrendo a ritroso il percorso dell’andata, in circa 30’ Col di Ferula. Materiale
Cordini, friend piccoli e medi, utili cordini lunghi per le soste. Cartografia
Corse du sud 1.60000 Edition Didier Richard; Sartène – Montagne de Cagna 4254OT, 1.25000, I.G.N.; utile ma non indispensabile anche Porto Vecchio 4254ET, 1.25000, I.G.N.
Da Porto Vecchio si prende la strada D859 per Ajaccio.
Da Bonifacio si svolta alla prima rotonda in direzione di Ajaccio (strada N196). Sempre dritti per poi svoltare al primo incrocio a destra in direzione Figari / PortoVecchio (D859). Continuare per poi svoltare a sinistra imboccando la D59, direzione Carbini / Levie (la strada porta anche a Zonza). La strada risale le colline incontrando una sorgente e l’imbocco per una sterrata a sinistra (questa porta al villaggio disabitato di Bitalza, 7 km, e alla sorgente del Pinu Biancu) sino a raggiungere il passo di Col di Bacino (cartello indicatore e piccola area-sosta panoramica). Parcheggiare al Km 30,500 quando, superato l’imbocco della sterrata, si trova a destra uno slargo in terra battuta con un bel leccio da dove nasce una sterrata che scende ripida a destra (cartello indicatore LEV 28). Sono circa 40 km da Bonifacio.
Parcheggio coordinate: 41°37'36.66"N, 9° 8'53.84"E, WGS84
Avvicinamento al Col di Ferula: individuare dalla parte opposta del parcheggio, di fronte all’imbocco della sterrata, un sentiero che sale nella fitta macchia. Dopo una breve salita si mantiene quasi sempre sulla curva di livello, dirigendosi verso sud arriva ad un caratteristico passo, Col di Ferula. Quà si apre la macchia e sono ben visibili le pareti. Nel passo si trovano delle piazzole erbose sotto gli alberi e un angolo attrezzato per fare il fuoco. Omini, 20’ di cammino.
Da Col di Ferula raggiungere l’imbocco del ripido canalone come per Punta Chantata. All’imbocco del canalone, quando questo comincia ad essere delimitato da pareti, si segue la base delle pareti di destra passando agevolmente su rocce e blocchi dal versante est a quello ovest. Seguire la base della parete ovest sino a raggiungere il punto più basso, omini, da dove nasce una lunga placca inclinata e delimitata a destra dalla placca di Punta Capitellu. L’attacco è indicato con omini e con una freccia di vernice rossa. Sotto la parete si trovano una quercia e un agrifoglio. 30’. Coordinate attacco: 41°37'7.36"N, 9° 8'17.48"E WGS84 Itinerario
Superato un tratto verticale, 8 m, si prosegue sempre dritti su placca, cordino, sino a costruire nel restringimento di una canaletta la S1 (spuntone e friend), IV+/V, 50 m; dritti verso il breve strapiombo sovrastante, seguendo una canaletta poco accentuata. Passare lo strapiombo, V+, in un intaglio che lo segna in posizione quasi centrale. Sostare sopra in una comoda cengetta, S2 (spuntone e friend piccoli medi), V/V+, 45 m; dritti su placca, III+, sino a raggiungere una larga cengia dalla quale si continua dritti con balzi a tratti verticali, cordino, passi di IV+. Superare a sinistra V+ un tratto verticale con fessure oblique per imboccare e risalire una canaletta. Sostare su grande spuntone quasi alla fine della canaletta, S3, 50 m, V+ oppure proseguire per altri 10 m di III sino ad un largo ripiano. In questo punto ci si collega alla cresta e con 20 m facili ci si sposta in una nicchia sotto il pilastro finale, S4, 30 m; salire un muretto leggermente strapiombante, V+, per poi proseguire dentro un diedrino, VI-, sormontato da un albero, cordino. Più facilmente si prosegue con passaggi di placca e un canale sino ad arrivare in vetta, S5, 40 m, VI-. Discesa
Calata di 25 m dal versante opposto su spuntone, cordino. Con la calata si entra in un canale alberato da non scendere. Traversare questo e un altro canale dirigendosi verso est sino a raggiungere il canalone che porta a Punta Chantata e quindi a Col di Ferula o all’attacco (40’).ia, oppure, percorrendo a ritroso il percorso dell’andata, in circa 30’ Col di Ferula. Materiale
Cordini, friend piccoli e medi, utili cordini lunghi per le soste. Cartografia
Corse du sud 1.60000 Edition Didier Richard; Sartène – Montagne de Cagna 4254OT, 1.25000, I.G.N.; utile ma non indispensabile anche Porto Vecchio 4254ET, 1.25000, I.G.N.
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Bellezza
Primi salitori
Marco Marrosu, Isabella Zuddas il 3/10/12
Autore scheda
Marco Marrosu
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
215m
Difficoltà
VI- R3
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